Mohamed L'Ghacham che trasforma le fotografie vintage in grandi murales

Separación De Poderes II, Ostenda (Belgio) 2019

Separación De Poderes II, Ostenda (Belgio) 2019

Lo street artist spagnolo di origini marocchine Mohamed L'Ghacham, usa come soggetto dei suoi grandi murales le fotografie della fine dello scorso secolo. Immagini vintage di vita quotidiana, scattate per congelare un momento, che dipinte in grande formato, diventano più emotivamente risonanti.

Mohamed L'Ghacham usa una tavolozza di colori tenui che non entra in contrasto con il paesaggio circostante (di solito periferie urbane o aree rurali) e pennellate liquide, vagamente impressioniste. Le forme non sono mai completamente finite accentuando il senso di nostalgia e curiosità suscitato dai suoi personaggi senza nome

Sono molto interessato a rappresentare piccole scene della vita di tutti i giorni a cui diamo poca importanza- ha spiegato in un’intervista- Dai bambini che giocano a casa, alla famiglia a cena..”

L’artista riproduce anche oggetti d’uso comune che, tuttavia, sceglie per la loro atemporalità. O meglio per la capacità che hanno di rievocare il tempo passato senza necessariamente appartenervi.

Ci sono murales di Mohamed L'Ghacham anche in Italia (Monte San Giusto, Ragusa, Caposele, Lioni). Si possono vedere altre sue opere sia sul sito internet che su Instagram. (via Colossal)

Le Cadeau IV, Jacksonville, Florida (USA) 2017

Le Cadeau IV, Jacksonville, Florida (USA) 2017

Aquí no et faltarà pa..., Granollers (Spagna), 2018

Aquí no et faltarà pa..., Granollers (Spagna), 2018

Cena para dos II, Fuerteventura, Isole Canarie (Spagna)

Cena para dos II, Fuerteventura, Isole Canarie (Spagna)

Separación De Poderes, Monte San Giusto (Italia)

Separación De Poderes, Monte San Giusto (Italia)

Por Angelo!, Lioni (Italia), 2018

Por Angelo!, Lioni (Italia), 2018

Untitled, Mataró, (Spagna) 2018

Untitled, Mataró, (Spagna) 2018

JR trasforma il Louvre con l'anamorfosi e 2000 strisce di carta. Ma sbaglia i calcoli

Immagini via @JRArt su Twitter

Immagini via @JRArt su Twitter

Il famoso street artist JR in occasione del trentesimo compleanno della Piramide del Louvre ha realizzato un’installazione fragile e monumentale, lieve ed epica, al tempo stesso. Con 2000 pezzi di carta e il supporto di 400 volontari che lo hanno aiutato a incollare i fogli sul selciato, ha fatto in modo che il suolo (visto da una certa distanza ed angolazione) si tramutasse in una cava e la piramide apparisse più grande. L’intervento intitolato "The Secret of the Great Pyramid" sfruttava l’antica tecnica dell’ anamorfosi. Concepito per durare un fine settimana, si è in realtà deteriorato nel giro di poche ore.

L’impermanenza, l’illusione e il sogno sono, infatti, i cardini concettuali su cui si reggeva questa grande opera d’arte pubblica. Che, all’atto pratico, aveva anche il pregio di non prevedere lavoro extra per il servizio di nettezza urbana della capitale francese. Tuttavia, la grande immagine anamorfica si è rivelata più fragile del previsto ed è durata solo poche ore. "Le immagini, come la vita, sono effimere"- ha minimizzato JR - "Una volta incollata, l'opera d'arte vive da sola. Il sole asciuga la leggera colla e ad ogni passo le persone strappano pezzi di fragile carta. Il processo si basa sulla partecipazione di volontari, visitatori e raccoglitori di souvenir. Questo progetto riguarda anche la presenza e l'assenza, la realtà e i ricordi, l'impermanenza. "

In passato l’artista aveva fatto sparire la Piramide del Louvre nascondendola dietro una foto del palazzo retrostante. Nella stessa occasione aveva collaborato con l’artista Liu Bolin (di cui ho parlato spesso, ad esempio qui) che si era dipinto il corpo in modo da scomparire di fronte all’installazione di JR. (via Colossal)

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Lo street artist Rone riempie di ritratti femminili a piena parete una splendida dimora art decò abbandonata

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Rone è un famoso street-artist australiano. Il suo lavoro è sempre uguale e sempre diverso. Dipinge enormi ritratti di volti femminili su edifici in disuso, facendo così riferimento alla caducità della bellezza, alla transitorietà della vita e all’inafferrabilità del presente. Ma è innegabile che il progetto Empire, che inaugurerà il 6 marzo 2019 (fino al 22 aprile) nella dimora art decò abbandonata di Burnham Beeches, ne scandisca una tappa.

Un punto di passaggio che congiunge questi murali iperrealisti con l’impeto capriccioso e inumano della Storia.

Completata nel 1933 Burnham Beeches, nei presse di Melbourne, fu la residenza ricercata e faraonica del magnate Alfred Nicholas. Ai tempi d’oro includeva una stanza della musica, case riservate alle orchidee, un caseificio con mucche premio Jersey. Senza contare i giardini decorati da piante rare, dove c'erano cascate artificiali, un lago e l'illuminazione notturna. In tempo di guerra la dimora si trasformò in un ospedale per bambini, dopo venne usata come istituto di ricerca. Ma il vero cambiamento avvenne tra la seconda metà degli anni ‘70 e gli anni ‘80 quando il parco venne ceduto alla contea e la casa venduta per trasformarsi in un hotel. Nel 2008 la proprietà fu abbandonata e, nonostante un controverso progetto di riqualificazione, tale è rimasta.

Con Empire, Rone mixa gli antichi fasti della tenuta al momento della decadenza. Il progetto, infatti, non si limita, come ad esempio Alpha Project, a mettere a confronto la bellezza dei volti di giovani donne con il decadimento dell’edificio in cui vengono dipinti . Empire è una vera e propria installazione estesa e multisensoriale, simile al set di un film, in cui ogni particolare è frutto di riflessione e dell’opera di un team. Persino ritratti non sono quelli di una ragazza qualsiasi ma rappresentano l’attrice Lily Sullivan. L’arredamento è stato ricostruito, fiori appassiti, rampicanti, foglie secche e altri elementi vegetali non sono che il frutto del lavoro dello studio di design Loose Leaf. Ci sono poi composizioni musicali (di Nick Batterham) e profumi che cambiano di stanza in stanza (Kat Snowden). oltre a un’illuminazione ad hoc (John Mckissock).

Chi non si trovasse in Australia nel prossimo mese e mezzo, può comunque godersi le immagini dei ritratti di Rone attraverso il suo sito internet o l’account instagram, (via Designboom)

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