Il collettivo spagnolo Boa Mistura con un mix di arte, design e sensibilità sociale è riuscito a trasformare le favelas brasiliane in un luogo che farebbe piacere visitare. Merito di una ricetta semplice: un colore (modaiolo) più una parola (dal significato senza tempo ma dai caratteri contemporanei). Il tutto cucinato secondo le antiche regole dell’anamorfismo.
Il team multidisciplinare Boa Mistura (che tra le altre cose l'anno scorso è stato ospite al MAXXI di Roma) ha recentemente aggiunto un nuovo tassello al progetto di street-art ‘Luz nas vielas’ (Luce nei vicoli) cominciato nel 2012 ed ambientato nelle favelas brasiliane. Le parole ‘Magica’ (magia) e ‘Poesia’ (poesia) hanno, infatti, fatto la loro comparsa rispettivamente dipinte su un fondo verde acido e lavanda.
Prima di queste scritte il collettivo spagnolo aveva scelto: ‘Amor’ (amore, in giallo), ‘Doçura’ (dolcezza, in rosa), ‘Firmeza’ (fermezza, in turchese), ‘Beleza’ (bellezza, in blu oltremare) e ‘Orgulho’ (orgoglio, ancora in giallo).
L’intervento di Boa Mistura si propone di semplificare la complessità spaziale dei vicoli con l’anamorfosi. In pratica le parole si estendono tra gli edifici secondo una traiettoria ben precisa. In modo che viste da un determinato punto sembrino diritte e chiaramente leggibili, in barba alla fuga prospettica. Quasi fluttuanti. Da vicino invece appaiono deformate.
L’anamorfismo o anamorfosi è un effetto di illusione ottica praticato dagli artisti fin dal Rinascimento. Dimenticato o quasi, è stato recentemente riscoperto da alcuni youtubers e street artists, che lo usano per realizzare la pittura 3d (è il caso di Stefan Pabst di cui ho parlato qui).
‘Luz nas vielas’ sia in passato che adesso è stato realizzato in collaborazione con gli abitanti. E intende mettere in luce gli aspetti positivi delle comunità che abitano le favelas. (via Streetartnews)