Comparso ieri, nella cittadina costiera di Margate (61mila abitanti, nel Kent, a sud-est dell’Inghilterra), "Valentine’s day mascara", il nuovo murale di Banksy, ha già suscitato la sua consueta dose di polemiche.
Nell’opera, una donna armata di guanti da cucina, rappresentata come nelle pubblicità degli anni ‘50 del ‘900, butta via un uomo di cui vediamo solo le gambe. La protagonista ha un dente rotto e un occhio nero (di qui il titolo: in italiano “Il mascara di San Valentino”). Con lei, il noto writer britannico fa un evidente riferimento alla violenza sulle donne.
Un problema serio anche in Italia. Basti pensare che nell’anno appena trascorso, secondo i dati forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, su 104 persone di sesso femminile assassinate, 88 omicidi sono maturati in ambito familiare o affettivo. Insomma per mano del partner. Senza contare gli stupri, di cui oltre il 62 per cento delle volte sono colpevoli uomini con cui le vittime hanno avuto una relazione. E si parla solo di quelli denunciati. Per non entrare nel girone delle molestie, contro le quali in Italia non c’è ancora neppure una legge.
Banksy, con quest’opera, invita le donne a interrompere i rapporti violenti. E lo fa con la consueta ironia.
Ma nella piccola e sonnolenta Margate, in attesa del turismo estivo (chiamata Sunny Margate per il clima mite, la cittadina è un’importante località balneare del Regno Unito da 250 anni), non ha potuto che suscitare un polverone.
"Valentine’s day mascara", infatti, è stato dipinto in un vicolo. Una stradicciola tranquilla ma sporca. Un particolare che ha fornito a Banksy il materiale necessario per dare forma all’opera. La protagonista, infatti, getta il cattivo in un oggetto vero e proprio. Nella prima versione (come documenta un altro account di Instagram), doveva essere un semplice bidone dell’immondizia. Ma poi, per migliorare il colpo d’occhio, Banksy ha deciso di usare un congelatore orizzontale abbandonato. Una sedia da giardino in pessime condizioni avrebbe dovuto completare il lavoro, dando risalto alle gambe dell’uomo immaginato dall’artista mentre si inabissa nei rifiuti.
Fatica sprecata. La nettezza urbana di Margate, sollecitata dall’amministrazione, è intervenuta subito per ripulire. I residenti si sono detti stupiti visto che, di solito, nonostante le loro ripetute segnalazioni, l’immondizia resta lì per mesi.
Chi di dovere ha però avvertito che, appena messo in sicurezza, almeno il rottame di congelatore tornerà a completare l’opera.