I ritratti di famiglie sottovuoto del fotografo giapponese Photographer Hal

photographer hal, serie fotografie "fresh love all": inafuku family

photographer hal, serie fotografie "fresh love all": inafuku family

Il fotografo giapponese Haruhiko Kawaguchi, in ate Photographer Hal, scatta da anni immagini di coppie impacchettate nel cellophane. Nella sua ultima serie “Fresh Love All” si è spinto ad eseguire interi ritratti di famiglia, in cui tutto, ma proprio tutto (persone, case, automobili, giardini) è stato messo sottovuoto.

L’ idea del sottovuoto nasce tempo fa, almeno in parte, per immortalare coppie colte in momenti intimi, ammantando di mistero qualcosa che altrimenti avrebbe potuto apparire pornografico o morboso. Ma nel tempo è diventata un marchio distintivo e un simbolo (di condiviosione, eclusione, alienazione, emotività a seconda del punto di vista da cui la si guardi). Nella serie “Fresh Love All”, ad esempio, descrive un amore esclusivo tra gruppi di persone che, estendendosi all’ambiente in cui vivono, però potrebbe finire per diventare collettivo.

La realizzazione delle fotografie richiede una lunga preparazione, velocità e una grande precisione. Phoographer Hal, infatti,alla fine ha a disposizione solo una decina di secondi per scattare senza che la situazione diventi pericolosa. Malgrado ciò tutte le famiglie che compongono la serie di ritratti si sono offerte volontarie per essere al centro di queste immagini scenografiche e pudiche.

Ho iniziato un progetto per confezionare sottovuoto una coppia e il paesaggio intorno a loro- dice l'artista- non solo una coppia che si ama quindi, ma anche tutto ciò che li circonda è sottovuoto, e alla fine l'intero paesaggio è sottovuoto, creando un'immagine in cui tutto nel mondo è un'unica esistenza". (via designboom)

yakabe family

yakabe family

yamada family

yamada family

matsushima family

matsushima family

okamoto family

okamoto family

Suzanne Jongmans ricrea i ricchi costumi dei dipinti fiamminghi con vecchi materiali da imballaggio

SuzanneJongmans_05.jpg

L’artista olandese Suzanne Jongmans crea degli elaboratissimi ritratti fotografici che ricalcano i capolavori nord-europei del XV, XVI e XVII secolo. Ricostruisce tutto in modo minuzioso, anche e soprattutto i ricchi abiti dell’epoca ma anziché usare merletti e stoffe pregiate la Jongmans si serve di materiali riciclati e tessuti improbabili come fogli di plastica, polistirolo e scampoli di spessa pellicola

Così i protagonisti delle tele di Rembrandt, Holbein il Giovane e Rogier van der Weyden rivivono in un mondo in bilico tra passato e presente, dove la bellezza chiede nuovi spazi, l’eleganza percorre sentieri fatti di transitorietà e leggerezza. Da una parte l’artista sembra recuperare le icone della Storia dell’Arte dall’altra usa il loro splendore senza tempo per esemplificare il suo sguardo sulle piccole cose della nostra epoca.

"Un pezzo di plastica con un testo stampato- spiega sul suo sito web- utilizzato per impacchettare una macchina da caffè o la televisione può somigliare a un drappo di seta. E il coperchio di una lattina di purea di pomodoro può sembrare un anello. "

Suzanne Jongmans è scultrice, costumista e fotografa. La sua abilità con ago e filo è un retaggio della sua storia familiare. E il recupero di materiali da imballaggio (leggeri e flessibili ma rigidi) è entrato a far parte della sua pratica abituale perchè le consente di fonderla con la scultura.

"Una volta- ha detto- volevo fare un mantello medievale senza costruzione e quando l'ho cucito, è rimasto in piedi . Allo stesso tempo era una scultura!"

Per vedere altre fotografie di Suzanne Jongmans si può dare uno sguardo al suo sito internet o sbirciare la sua pagina Facebook. (via Colossal)

SuzanneJongmans_08.jpg
SuzanneJongmans_01.jpg
SuzanneJongmans_02.jpg
SuzanneJongmans_06.jpg
SuzanneJongmans_04.jpg
SuzanneJongmans_07.jpg

I dipinti iperrealisti di Shen Shaomin che riproducono i capolavori del MoMa impacchettati nel pluriball e scocciati per benino

handle with care – MoMA no. 10, 2017olio su tela | 27 x 36 1/2 inches (68.6 x 92.7 cm)all images courtesy klein sun gallery, © shen shaomin

handle with care – MoMA no. 10, 2017
olio su tela | 27 x 36 1/2 inches (68.6 x 92.7 cm)
all images courtesy klein sun gallery, © shen shaomin

Le opere di Shen Shomin sembrano capolavori del passato avvolti nel pluriball ed assicurati all’imballaggio con qualche striscia di nastro adesivo. Invece sono dipinti iperrealisti in cui tutto è stato riprodotto a mano dall’artista cinese. Pluriball compreso ovviamente.

Questa serie di lavori di Shen Shaomin si intitola “MoMa”, perché adotta come soggetti i capolavori iconici conservati al Museum of Modern Art. Dall’Espressionismo Astratto al Surrealismo fino al Cubismo Shaomin inganna lo spettatore con la sua pittura accurata. Che per un artista concettuale come lui è un plus-valore e una garanzia di completezza.
“MoMa” è attualmente parte della mostra personale “Shen Shaomin: Keep Upright” alla Klein Sun Gallery di New York (fino al 29 di aprile).

Non è, comunque, la prima volta che al centro del suo lavoro ci sono opere d’avanguardia imballate a prescindere dalla collezione in cui sono conservate e dal movimento all’interno del quale videro la luce.

Classe 1956, Shen Shaomin vive tra Sydney in Australia e Beijing in Cina. E’ un artista concettuale che usa vari medium espressivi a seconda del risultato che intende ottenere. La sua opera è stata esposta nei musei del mondo. Solo nei primi mesi del 2017: al Jorge B. Vargas Museum, all’University of the Philippines e al Metro Manila sempre nelle Filippine.
Nelle serie in cui riproduce i capolavori imballati (come “MoMa”), Shaomin, mette l’accento sulla movimentazione dei capolavori, sottolineando contemporaneamente il branding che sta alla base delle grandi mostre e la mercificazione della Storia dell’Arte.

“Copiando i famosi dipinti della storia dell'arte acquisiti da importanti musei, l'artista fa una critica alle istituzioni - spiega il comunicato della Klein Sun Gallery- Cui egli contesta la conservazione dei classici, così come la promozione di opere d’arte che sono vere e proprie ‘celebrità’.’’

Shen Shaomin non ha un sito internet ma le gallerie che si occupano di lui si e ognuna ha una pagina dedicata alla sua biografia e mostra una selezione di sue opere (compresa la Klein Sun Gallery), per vedere altre immagini poi si può sempre seguirlo su Facebook. (via Designboom)

handle with care – MoMA no. 15, 2017olio su tela | 74 3/4 x 47 1/4 inches (190 x 120 cm)

handle with care – MoMA no. 15, 2017
olio su tela | 74 3/4 x 47 1/4 inches (190 x 120 cm)

handle with care – MoMA no. 20, 2017oil on canvas | 85 1/4 x 64 7/8 inches (216.5 x 164.8 cm)

handle with care – MoMA no. 20, 2017
oil on canvas | 85 1/4 x 64 7/8 inches (216.5 x 164.8 cm)

handle with care – MoMA no. 8, 2017oil on canvas | 28 7/8 x 24 inches (73.4 x 60.8 cm)

handle with care – MoMA no. 8, 2017
oil on canvas | 28 7/8 x 24 inches (73.4 x 60.8 cm)

handle with care – MoMA no. 4, 2017oil on canvas | 45 5/8 x 32 inches (116 x 81.4 cm)

handle with care – MoMA no. 4, 2017
oil on canvas | 45 5/8 x 32 inches (116 x 81.4 cm)

handle with care – MoMA no. 12, 2017oil on canvas | 75 5/8 x 59 5/8 inches (192.1 x 151.4 cm)

handle with care – MoMA no. 12, 2017
oil on canvas | 75 5/8 x 59 5/8 inches (192.1 x 151.4 cm)

handle with care – MoMA no. 19, 2016oil on canvas | 50 x 50 inches (127 x 127 cm)

handle with care – MoMA no. 19, 2016
oil on canvas | 50 x 50 inches (127 x 127 cm)

handle with care – MoMA no. 9, 2017oil on canvas | 23 3/4 x 36 3/8 inches (60.3 x 92.4 cm)

handle with care – MoMA no. 9, 2017
oil on canvas | 23 3/4 x 36 3/8 inches (60.3 x 92.4 cm)