Le opere di Shen Shomin sembrano capolavori del passato avvolti nel pluriball ed assicurati all’imballaggio con qualche striscia di nastro adesivo. Invece sono dipinti iperrealisti in cui tutto è stato riprodotto a mano dall’artista cinese. Pluriball compreso ovviamente.
Questa serie di lavori di Shen Shaomin si intitola “MoMa”, perché adotta come soggetti i capolavori iconici conservati al Museum of Modern Art. Dall’Espressionismo Astratto al Surrealismo fino al Cubismo Shaomin inganna lo spettatore con la sua pittura accurata. Che per un artista concettuale come lui è un plus-valore e una garanzia di completezza.
“MoMa” è attualmente parte della mostra personale “Shen Shaomin: Keep Upright” alla Klein Sun Gallery di New York (fino al 29 di aprile).
Non è, comunque, la prima volta che al centro del suo lavoro ci sono opere d’avanguardia imballate a prescindere dalla collezione in cui sono conservate e dal movimento all’interno del quale videro la luce.
Classe 1956, Shen Shaomin vive tra Sydney in Australia e Beijing in Cina. E’ un artista concettuale che usa vari medium espressivi a seconda del risultato che intende ottenere. La sua opera è stata esposta nei musei del mondo. Solo nei primi mesi del 2017: al Jorge B. Vargas Museum, all’University of the Philippines e al Metro Manila sempre nelle Filippine.
Nelle serie in cui riproduce i capolavori imballati (come “MoMa”), Shaomin, mette l’accento sulla movimentazione dei capolavori, sottolineando contemporaneamente il branding che sta alla base delle grandi mostre e la mercificazione della Storia dell’Arte.
“Copiando i famosi dipinti della storia dell'arte acquisiti da importanti musei, l'artista fa una critica alle istituzioni - spiega il comunicato della Klein Sun Gallery- Cui egli contesta la conservazione dei classici, così come la promozione di opere d’arte che sono vere e proprie ‘celebrità’.’’