Stormi di uccelli in volo come ipnotici disegni a matita nel video e nelie foto di Xavi Bou

Stormi di uccelli ma anche singoli volatili sono al centro della serie Ornitographies del fotografo spagnolo Xavi Bou. Che nei suoi scatti si tramutano, quando in lievi tratti di matita, quando in energici e flessuosi segni d’inchiostro.

Xavi Bou che recentemente ha realizzato il video Murmurations, in cui diversi stormi di uccelli si muovono sincroni formando onde eleganti e forme tondegginati simili a pozzanghere tratteggiate, ha rispolverato un’antica tecnica fotografica per trasformare il volo degli uccelli in quelli che sembrano disegni.

Antesignana del cinema la cronofotografia, di moda tra la fine dell’ottocento e i primi del ‘900, infatti, è la pratica su cui si basa il suo lavoro. Ma Bou la bilancia con la tecnologia per ottenere risultati quasi astratti, profondamentediversi da quelli che furono per esempio di Eadweard Muybridge.

"Xavi Bou si concentra sugli uccelli, la sua grande passione-spiega il sito internet del fotografo- al fine di catturare in un unico lasso di tempo, le forme che generano durante il volo, rendendo visibile l'invisibile. A differenza di altre analisi del movimento che l'hanno preceduta, le ornitografie si allontanano dall'approccio scientifico della cronofotografia utilizzato da fotografi come Eadweard Muybridge ed Etienne-Jules Marey. "

La passione per il comportamento degli uccelli gli viene dalle lunghe passeggiate in mezzo alla natura che da bambino faceva con il nonno.

"Da allora l'interesse del fotografo per gli uccelli ha continuato a crescere, diventando infine il fulcro del suo progetto Ornitographies."

I risultati della sua ricerca spesso assomigliano a eliche, più simili a spazzolini o a strani pesci che a uccelli impegnati in spettacolari acrobazie aeree. O a tratti di pennarello. Ma proprio per questo attirano l’attenzione e consentono a chi li osserva di cogliere in un unico sgiardo ciò che i loro occhi non gli consentirebbero di vedere. Nel video Murmurations, invece, la moltitudine di uccelli che si muovono all’unisono e la distanza tramut il volo degli storni in un mutevole chiaroscuro a matita dalla punta fine.

"In inverno, gli storni si uniscono in stormi composti da migliaia di individui per cercare di confondere i falchi che li attaccano, facendo una danza ipnotica" (via Colossal)

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Nella serie fotografica 'Not Longer Life' le nature morte degli antichi maestri rappresentano frutta imballata in plastica

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Nella serie fotografica ‘Not Longer Life’, lo studio di architettura e design spagnolo Quatre Caps, ha reinterpretato un classico della rappresentazione pittorica: la natura morta. Gli autori hanno parzialmente ricalcato le composizioni di frutta di alcuni antichi maestri. Solo che nella versione contemporanea tutto ha spessi imballaggi in plastica.

Nelle immagini, angurie, fichi, uva ma anche pane, conserva di pomodoro, bottiglie di bibite e acqua minerale (al posto delle brocche del passato), emergono da chiaroscuri drammatici. Quatre Caps ha tratto ispirazione da Claude Monet, Michelangelo Merisi da Caravaggio e Juan Sánchez Cotán, ma pur mantenendo vivo l’assetto compositivo e non discostandosi più di tanto dal set dei dipinti, ha scelto di presentare ogni singolo alimento riprodotto nel suo packaging originale. Direttamente dal supermercato alla rappresentazione.

‘Not Longer Life’ è una riflessione sulla quantità di plastica che le aziende usano, per imballare, rendere appetibile ma anche facilitare il consumo di frutta e verdura. E’ il caso del succo di limone contenuto in una bottiglietta che riproduce l’agrume o delle arance già sbucciate e inscatolate. E’ poi sottolineata la varietà di packaging non biodegradabili e la loro sostanziale inutilità (le reti che proteggono angurie dalla buccia solida).

Questo progetto fotografico si basa sulla rilettura del genere pittorico della natura morta, ma richiama un po’ alla mente il lavoro della fotografa Suzanne Jongmans (che ha, invece, preso a soggetto il ritratto). (via Colossal)

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Mohamed L'Ghacham che trasforma le fotografie vintage in grandi murales

Separación De Poderes II, Ostenda (Belgio) 2019

Separación De Poderes II, Ostenda (Belgio) 2019

Lo street artist spagnolo di origini marocchine Mohamed L'Ghacham, usa come soggetto dei suoi grandi murales le fotografie della fine dello scorso secolo. Immagini vintage di vita quotidiana, scattate per congelare un momento, che dipinte in grande formato, diventano più emotivamente risonanti.

Mohamed L'Ghacham usa una tavolozza di colori tenui che non entra in contrasto con il paesaggio circostante (di solito periferie urbane o aree rurali) e pennellate liquide, vagamente impressioniste. Le forme non sono mai completamente finite accentuando il senso di nostalgia e curiosità suscitato dai suoi personaggi senza nome

Sono molto interessato a rappresentare piccole scene della vita di tutti i giorni a cui diamo poca importanza- ha spiegato in un’intervista- Dai bambini che giocano a casa, alla famiglia a cena..”

L’artista riproduce anche oggetti d’uso comune che, tuttavia, sceglie per la loro atemporalità. O meglio per la capacità che hanno di rievocare il tempo passato senza necessariamente appartenervi.

Ci sono murales di Mohamed L'Ghacham anche in Italia (Monte San Giusto, Ragusa, Caposele, Lioni). Si possono vedere altre sue opere sia sul sito internet che su Instagram. (via Colossal)

Le Cadeau IV, Jacksonville, Florida (USA) 2017

Le Cadeau IV, Jacksonville, Florida (USA) 2017

Aquí no et faltarà pa..., Granollers (Spagna), 2018

Aquí no et faltarà pa..., Granollers (Spagna), 2018

Cena para dos II, Fuerteventura, Isole Canarie (Spagna)

Cena para dos II, Fuerteventura, Isole Canarie (Spagna)

Separación De Poderes, Monte San Giusto (Italia)

Separación De Poderes, Monte San Giusto (Italia)

Por Angelo!, Lioni (Italia), 2018

Por Angelo!, Lioni (Italia), 2018

Untitled, Mataró, (Spagna) 2018

Untitled, Mataró, (Spagna) 2018