La lotteria di Banksy: "Chi indovina quanto pesa la mia scultura se la porta a casa per 2 euro"

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Attraverso il suo account Instagram Banksy, tre giorni fa ha dato l’avvio a una riffa. Il vincitore si aggiudicherà la scultura ‘Exodus’, firmata dallo stesso artista britannico e già esposta nel parco a tema Dismaland. L’opera, sarà ceduta per sole due sterline (circa 2 euro e 24 che andranno in beneficenza) a chi ne indovinerà il peso.

Come in ogni lotteria che si rispetti c’è un prezzo da pagare. Sarà infatti, necessaria una micro-donazione di 2 sterline all’associazione di supporto ai rifugiati Choose Love per entrare in gara. Ma , dopo che un’opera di Banksy, venduta per 1 milione di sterline, si è autodistrutta in asta (leggi com’è finita qui), c’è da credere che saranno in parecchi a voler tentare la fortuna.

Calcolatrice alla mano, se tutte le persone che fino a questo momento hanno messo mi piace al post di Banksy (448.518) facessero una sola donazione da 2 sterline, il totale che verrebbe devoluto in beneficenza sarebbe di 897mila sterline. Insomma un successo.

L’ironica scultura, che rappresenta un gruppo di migranti su un barcone, è telecomandata e può raggiungere la velocità di 3 nodi. Così viene descritta sul sito dell’associazione Choose Love: “È un'opera d'arte oscuramente satirica o un giocattolo telecomandato di pessimo gusto? Potrebbe essere entrambi. Certamente è unico e potrebbe essere tuo in tempo per Natale...

Indovinare il peso dell’opera tuttavia, non sembra impresa da poco. Sulla rete le opinioni sono disparate e le ipotesi vanno da meno di uno a più di 28 chili

Per tentare la fortuna alla lotteria di Banksy c’è tempo fino alle 20 del 22 dicembre. Maggiori informazioni sulla scultura (dimensioni, materiali) si possono trovare sul sito dell’associazione benefica, (via Collateral)

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Gli austriaci che hanno realizzato la cupola del Louvre di Abu Dhabi annunciano l'insolvenza dopo il rifiuto del museo a onorare completamente la parcella

louvre di abu dhabi, immagine di mohamed somji / tutte le immagini © louvre abu dhabi

louvre di abu dhabi, immagine di mohamed somji / tutte le immagini © louvre abu dhabi

La stabilità finanziaria della società di ingegneria siderurgica austriaca Waagner-biro, che ha costruito la spettacolare e mastodontica cupola progettata da Jean Nouvel del Louvre di Abu Dhabi, è a rischio dopo oltre 160 anni di attività. E la responsabilità sarebbe proprio del museo mediorientale.

Recentemente, infatti, Waagner-Biro ha annunciato l'insolvenza della sua controllata SBE Alpha AG della holding Waagner-Biro AG oltre ad affermare che "il resto del gruppo è in pericolo di insolvenza". Un'altra filiale, la Waagner-Biro Austria Stage Systems AG, invece sarà venduta. E come se non bastasse ci sarebbero "intense discussioni" sul futuro di un'altra sussidiaria (Waagner-Biro Bridge Systems AG).

Alla base di questo quadro tumultuoso ci sarebbe una delle commissioni più importanti di sempre: la realizzazione da 80 miloini di euro della cupola del Louvre d Abu Dhabi.

Grande come 5 campi da calcio (178 metri di diametro), la cupola del Louvre di Abu Dhabi, progettata dal famoso architetto francese Jean Nouvel, è il cuore pulsante del museo. Mentre crea giochi di luce cangianti, riesce ad evocare ad un tempo formalità ed elegante sfarzo. Da sola vale già un viaggio (come dimostra il milione di visitatori che ha visitato il museo durante il suo primo anno d’attività), basti pensare che è composta da 7850 stelle che si ripetono in dimensioni ed angolazioni diverse su otto strati sovrapposti.

Con oltre 160 anni d’esperienza, 1300 dipendenti e sedi in Europa,Medio-Oriente e Sud-Est Asiatico, la Waagner-Biro sembrava il soggetto giusto per dar vita alla spettacolare ed imponente cupola. Ma le cose non sono andate per il verso giusto. Ci sono stati ritardi nei pagamenti ma soprattutto il Louvre di Abu Dhabi si è rifiutato di pagare interamente l’importo dell’opera facendo aumentare i costi per la società.

Prima della cupola del Louvre di Abu Dhabi la Waagner-Biro si era già occupata di progetti prestigiosi come le scenografie della Sydney Opera House e della State Opera House di Berlino, la costruzione della cupola del Reichstag a Berlino, il tetto della Queen Elizabeth II Great Court al British Museum, il Fjordenhus,di Olafur Eliasson in Danimarca e del Botlek Bridge a Rotterdam che è il più grande ponte di sollevamento del mondo. (via Designboom, theartnewspaper, alaraby)

louvre di abu dhabi, immagine di mohamed somji / tutte le immagini © louvre abu dhabi

louvre di abu dhabi, immagine di mohamed somji / tutte le immagini © louvre abu dhabi

louvre di abu dhabi, immagine di roland halbe/ tutte le immagini © louvre abu dhabi

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La storia della coppia di gatti che da due anni cerca di entrare in un museo giapponese

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Da due anni una coppia di gatti cerca infruttuosamente di varcare la soglia del piccolo museo di Onomichi, nella prefettura di Hiroshima. La loro ostinazione, tuttavia non è passata inosservata. Anzi ha fatto il giro del mondo. E il museo è diventato famoso.

Tutto è cominciato nel 2016 quando un gatto nero ha tentato per la prima volta di introdursi nell’atrio. "Immagino che attraverso il vetro abbia visto alcuni degli oggetti esposti- ha detto a The Guardian il curatore del museo, Shinji Umebayashi,- E dal momento che le foto includevano quelle di alcuni gatti neri, deve aver pensato di aver trovato dei nuovi amici. E poi è semplicemente tornato."

Ken-chan, come lo staff aveva preso a chiamarlo, dopo poco tempo ha portato con se un micione rosso, immediatamente ribattezzato Go-chan. I due hanno fatto amicizia con la guardia del museo, che nonostante ciò continua a vietare loro l’accesso.

Con il passare del tempo Ken-chan e Go-Chan hanno cominciato ad attirare l’interesse del pubblico. Finchè le immagini di loro due che cercano di entrare attraverso le porte scorrevoli degli spazi espositivi di Onomichi sono diventate virali. E il piccolo museo è diventato famoso. Di recente ha cominciato anche a produrre articoli ispirati alla coppia di cocciuti felini ottenendo un insperato successo. Tanto che tener testa alla domanda è risultato difficile.

Persino alla luce dei buoni affari a Ken-chan e Go-Chan non è stato consentito l’ingressso. Ma a questo punto tutto il mondo tifa per loro: fateli entrare, che diamine!