Trovata in Olanda una ciotola romana in vetro blu. E' stata sottoterra per 2000 anni ma non ha un graffio

Tutte le immagini courtesy courtesy Marieke Mom. via Colossal

La scoperta è stata fatta nei pressi di Nimega (Nijmegen), una piccola città dei Paesi Bassi ai confini con la Germania, che un tempo fu accampamento militare romano. Si tratta di una semplice ed elegante ciotola in vetro blu con motivi curvilinei in rilievo. Nulla di speciale, se non fosse per lo straordinaio stato di conservazione del manufatto.

Si stima, infatti, che la ciotola sia stata creata circa 2000 anni fa e che sia rimasta sepolta nell’insediamento agricolo di Bataven per centinaia d’anni. Nonostante ciò è stata rinvenuta integra: senza crepe, scheggiature o graffi di sorta.

Adesso gli studiosi si stanno battendo per darle una degna collocazione: “Ho visto oggetti di vetro simili conservati nei musei italiani.” ha detto alla stampa olandese, l’archeologo Pepijn van de Geer, attualmente alla guida degli scavi.

Per fabbricarla gli artigiani dell’epoca avrebbero usato uno stampo e modellato i motivi decorativi a mano mentre il vetro era ancora caldo. Il colore invece, sarebbe stato ottenuto aggiungendo ossido di metallo.

Le origini della manifattura sono ancora oggetto di dibattito. La ciotola, infatti, è stata realizzata secondo il gusto e le tecniche di lavorazione utilizzate all’epoca dai romani, ma potrebbe provenire dalle colonie tedesche di Xanten o Colonia, oppure dalla stessa Italia.

In quest’ultimo caso, la popolazione che all’epoca abitava l’area di Nimega, potrebbe essersela procurata commerciando con i romani, o come pagamento per prestazioni militari.

Già da anni gli studiosi sapevano che sotto il ivello del suolo c’era un antico cimitero ma ultimamente un progetto residenziale ha reso urgente un’analisi approfondita dell’area, riferisce il quotidiano De Stentor.

Così gli archeologi olandesi, oltre alla ciotola blu, hanno rinvenuto resti umani ma anche brocche, coppe e gioielli.

Vandalizzate due facciate di Palazzo Strozzi per fare una proposta di matrimonio a Jeff Koons

Nella notte tra martedì e mercoldì scorso due facciate di Palazzo Strozzi sono state vandalizzate con la scritta “Jeff Koons marry me” (“Jeff Koons sposami”). Nell’edificio rinascimentale fiorentino è in corso l’importante mostra “Shine” che ripercorre oltre trent’anni della carriera di Koons.

Jeff Koons è una vera e propria star dell’arte contemporanea. Da anni sulla cresta dell’onda con un’opera apparentemente banale eppure preziosa, che mixa riferimenti alti alle immagini della cultura di massa. Noto a tutti per essere l’artista vivente più pagato al mondo, alla sua fama hanno contribuito anche altre vicende ( azioni legali, la politica, i figli, il matrimonio con l’ex porno diva Cicciolina). Viene da se che quando c’è di mezzo lui l’interesse si polarizzi, accendendo dibattiti e opinioni discordanti. Non a caso la mostra “Jeff Koons: Shine” (ospitata da Palazzo Strozzi dallo scorso 2 ottobre fino al 30 gennaio 2022) ha già superato le 100mila presenze:.”Posizionandosi tra gli eventi espositivi più visitati in Italia”, hanno detto con orgoglio gli organizzatori.

Ma che a qualcuno sia passato per la testa di fare una proposta di matrimonio a Koons (per altro felicemente sposato con l’artista Justine Wheeler Koons, con cui ha avuto ben cinque figli), imbrattando le pareti esterne di uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani, riesce difficile da credere.

Anche se Jeff Koons è il primo artista al mondo la cui opera sia stata vandalizzata digitalmente.

“Jeff Koons marry me” è stato scritto con una bomboletta spray bianca. Vergato in bei caratteri, metà in maiuscolo (“Jeff Koons” sulla facciata principale) e metà minuscolo (“marry me” girato l’angolo su una parete laterale). Non proprio un’opera di street art insomma, ma comunque un lavoro eseguito con una certa cura. E fortunatamente con vernice ad acqua, che dovrebbe minimizzare il rischio di antiestetici aloni sul bugnato di Palazzo Strozzi, già ripulito dai tecnici nella mattinata di ieri.

Ovviamente il gesto è stato condannato all’unisono. "Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un fatto così grave- ha detto Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi- Un atto come questo va contro il decoro della città, il rispetto della sua bellezza e della sua storia e, più in generale, del bene comune che tutti dobbiamo difendere". Mentre il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, in un commento rilasciato al quotidiano La Nazione ha proposto di aumentare le multe per atti vandalici.

Attualmente si stanno visionando le telecamere di sicurezza per stanare il colpevole. Per vedere invece le opere che hanno suscitato a qualcuno l’incontenibile desiderio di fare una proposta di matrimonio a Jeff Koons si può andare a Palazzo Strozzi per godersi la mostra “Shine” o semplicemente per osservare da vicino il “Balloon Monkey Blue” installato nel cortile (e accessibile a tutti gratuitamente).

Jeff Koons a Palazzo Strozzi. Ritratto © Jeff Koons, Photo: Ela Bialkowska OKNOstudio

In streaming il film "Paper & Glue" in cui JR realizza la sua street art anamorifica

Il film “Paper & Glue”, diretto dal regista francese Mathieu Kassovitz e interamente dedicato all’artista parigino JR, domani sarà visibile in anteprima mondiale sul canale statunitense MSNBC. Anche in streaming. Il documentario segue JR nella realizzazione dei suoi progetti più iconnici come “The Woud” (“La Ferita”) creato a Plazzo Strozzi di Firenze in piena pandemia.

JR, al secolo Jean René, si è costruito un nome e una solida fama su dei progetti di street art basati sulla fotografia. Ha scattato ritratti di persone della zona in cui si svolgeva il lavoro, li ha stampati in formati enormi e li ha appesi ai muri. Spesso ha composto enormi mosaici con le foto, oppure si è affidato all’anamorfosi. Come nel caso del Louvre o in quello di Palazzo Strozzi di Firenze sulla cui facciata “The Woud” (“La Ferita”) ha sintetizzato il malessere suscitato dai luoghi della cultura inacessibili durante la pandemia.

Kassovitz, ha montato materiale video dei primi progetti, conservato dallo stesso JR, con riprese recenti realizzate per il documentario.

Il film è il culmine di anni di lavoro- ha detto JR- e include un archivio di fotografie e video che risalgono alla mia adolescenza . All'epoca di molte di queste registrazioni, non avevo alcuna intenzione o consapevolezza che potessero essere usate in questo modo".

“Paper & Glue” già quest’estate è stato presentato al Tribecca Film Festival e proiettato a Roma (erano presenti sia JR che Kassovitz). Tuttavia la gran parte del pubblico europeo non ha ancora avuto la possibilità di vederlo.

Negli Stati Uniti sono cominciate in questi giorni le proiezioni e per l’occasione l’emittente americana MSNBC lo trasmetterà in anteprima mondiale il 10 dicembre 2021. Purtroppo l’orario, fissato secondo il fuso d’oltreoceano, in Italia corrisponde alle 4 di notte. Senza fare le ore piccole per vedere “Paper & Glue” bisognerà aspettare ancora un po’ ma il sito internet di JR e il suo account instagram consentono di vedere o rivedere le sue opere. (via Colossal)