AMERICAN ART: Da domani a Palazzo Strozzi 40 Anni d'Arte a Stelle e Strisce. Dalla Guerra in Vietnam all'11 Settembre

Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh,Pennsylvania 1928-New York 1987), Sixteen Jackies, 1964,acrilico, smalto su tela, cm 204,2 x 165,9.Minneapolis, Walker Art Center.Art Center Acquisition Fund, 1968.© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.

Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh,Pennsylvania 1928-New York 1987), Sixteen Jackies, 1964,acrilico, smalto su tela, cm 204,2 x 165,9.Minneapolis, Walker Art Center.Art Center Acquisition Fund, 1968.© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.

Dagli iconici ritratti di Jackie di Andy Warhol al quarto capitolo della serie Cremaster di Matthew Barney e alle sagome senza pace di Kara Walker, "American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker", nata dalla collaborazione tra Palazzo Strozzi e lo Walker Art Center di Minneapolis, è una mostra ambiziosa e storiograficamente accurata. Che, oltre a portare a Firenze opere, talvolta presentate per la prima volta in Italia, mette in fila tutti i movimenti e gli artisti che hanno fatto 40 anni d ’arte americana. Ma anche gli avvenimenti più importanti della Storia degli Stati Uniti tra la guerra in Vietnam e la tragedia dell’11 Settembre, fino a spingersi alle origini di movimenti come #MeToo e Black Lives Matter.

"American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker", curata da Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), si compone di 80 opere di artisti già passati alla Storia come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker. Testimoniando la poliedrica produzione artistica a stelle e strisce tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, ma anche il dibattito interno al Paese in un periodo di ascesa e sviluppo.

"Gli Stati Uniti d’America- dice Vincenzo de Bellis- rappresentano un complesso meltin’ pot di culture, tradizioni e identità diverse:uno dei prototipi storici della democrazia contemporanea che ancora oggi più che mai racchiude in sé profonde contraddizioni sociali, razziali, di genere. L’arte ci permette di poter raccontare le stratificazioni di una società tanto complessa. Ed è questo che si prefigge di fare la mostra American Art 1961-2001, concepita come un racconto attraverso le molteplici espressioni artistiche degli USA. Questa narrazione si avvale delle straordinarie opere provenienti dal Walker Art Center di Minneapolis, che accoglie una delle più singolari e importanti collezioni museali degli Stati Uniti e del mondo."

La mostra rappresenta un importante momento di svolta per Palazzo Strozzi di Firenze dopo la lunga chiusura imposta dal Covid-19 e in generale per i luoghi della cultura italiani colpiti al cuore dalle restrizioni. E ricordati dall’artista JR nell’opera “La Ferita” (“The Wound”) che ancora lacera la facciata principale di Palazzo Strozzi.

"Dopo un anno difficile come il 2020, la mostra vuole dare un segnale di ripartenza- spiega Arturo Galasino- American Art 1961-2001 si pone come un grande evento culturale che celebra l’arte americana affrontando anche importanti temi come le lotte per i diritti civili e il ruolo della donna nell’arte: un progetto originale e suggestivo per una rinnovata riflessione sull’idea di “American Dream” grazie alle opere di artisti che ridefiniscono il ruolo e le possibilità dell’arte, anche come strumento per affrontare e mettere in luce questioni e contraddizioni che toccano la politica, la società e l’identità individuale, americane e non solo."

Da domani a Palazzo Strozzi di Firenze (28 maggio 2021) "American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker" , in collaborazione con lo Walker Art Center di Minneapolis, resterà aperta fino al 29 agosto 2021. Ed è assolutamente da non perdere.

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Mark Rothko (Markus Rothkowitz; Dvinsk, Lettonia 1903-New York 1970), No. 2, 1963, olio, acrilico, colla su tela,cm 203,8 x 175,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Mark Rothko Foundation, Inc., 1985© 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko / ARS,New York

Mark Rothko (Markus Rothkowitz; Dvinsk, Lettonia 1903-New York 1970), No. 2, 1963, olio, acrilico, colla su tela,cm 203,8 x 175,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Mark Rothko Foundation, Inc., 1985© 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko / ARS,New York

Louise Nevelson (Leah Berliawsky; Pereyaslav, Imperorusso 1899-New York 1988), Sky Cathedral Presence,1951-1964, legno, vernice, cm 310,5 x 508 x 60,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton, 1969© Estate of Louise Nevelson

Louise Nevelson (Leah Berliawsky; Pereyaslav, Imperorusso 1899-New York 1988), Sky Cathedral Presence,1951-1964, legno, vernice, cm 310,5 x 508 x 60,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton, 1969© Estate of Louise Nevelson

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928-Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat TheRed Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B.Walker Foundation, 1963Robert Indiana, The Green Diamond Eat The RedDiamond Die© Robert Indiana By SIAE 2021

Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928-Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat TheRed Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B.Walker Foundation, 1963Robert Indiana, The Green Diamond Eat The RedDiamond Die© Robert Indiana By SIAE 2021

Roy Lichtenstein (New York 1923-1997), Artist's StudioNo. 1 (Look Mickey), 1973, olio, vernice Magna, sabbia sutela, cm 244,2 x 325,4.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton e T.B. Walker Foundation,1981.© Estate of Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein (New York 1923-1997), Artist's StudioNo. 1 (Look Mickey), 1973, olio, vernice Magna, sabbia sutela, cm 244,2 x 325,4.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton e T.B. Walker Foundation,1981.© Estate of Roy Lichtenstein

Claes Oldenburg (Stockholm 1929), Shoestring PotatoesSpilling from a Bag, 1966, tela, kapok, colore acrilico, cm 274,3 x 132,1 x 101,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B. Walker Foundation, 1966.© 1966 Claes Oldenburg

Claes Oldenburg (Stockholm 1929), Shoestring PotatoesSpilling from a Bag, 1966, tela, kapok, colore acrilico, cm 274,3 x 132,1 x 101,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B. Walker Foundation, 1966.© 1966 Claes Oldenburg

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Frank Stella (Malden, Massachusetts 1936), Sketch Les Indes Galantes, 1962, olio su tela, cm 181,9 x 181,9.Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B. WalkerFoundation, 1964.© Frank Stella by SIAE 2021

Frank Stella (Malden, Massachusetts 1936), Sketch Les Indes Galantes, 1962, olio su tela, cm 181,9 x 181,9.Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B. WalkerFoundation, 1964.© Frank Stella by SIAE 2021

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Felix Gonzalez-Torres (Guáimaro, Cuba 1957-Miami1996), “Untitled” (Last Light), 1993, lampadine, cavo elettrico, prese elettriche in plastica, interruttore dimmer, edizione: 14/24.Minneapolis, Walker Art Center. Dono Gilbert e Lila Silverman, Detroit, Michigan, 2003 Pubblicato da A.R.T. Press, Los Angeles e Andrea Rosen Gallery, New York Felix Gonzalez-Torres, “Untitled” (Last Light) © Felix Gonzalez-Torres. Courtesy of the Felix Gonzalez-Torres Foundation

Felix Gonzalez-Torres (Guáimaro, Cuba 1957-Miami1996), “Untitled” (Last Light), 1993, lampadine, cavo elettrico, prese elettriche in plastica, interruttore dimmer, edizione: 14/24.Minneapolis, Walker Art Center. Dono Gilbert e Lila Silverman, Detroit, Michigan, 2003 Pubblicato da A.R.T. Press, Los Angeles e Andrea Rosen Gallery, New York Felix Gonzalez-Torres, “Untitled” (Last Light) © Felix Gonzalez-Torres. Courtesy of the Felix Gonzalez-Torres Foundation

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Catherine Opie (Sandusky, Ohio 1961), Norma & Eyenga, Minneapolis, Minnesota, 1998, stampa cromogenica, edizione: 1/5, cm 103,2 x 128,6 x 4,4.Minneapolis, Walker Art Center. Clinton and Della Walker Acquisition Fund, 1999. © Catherine Opie. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Catherine Opie (Sandusky, Ohio 1961), Norma & Eyenga, Minneapolis, Minnesota, 1998, stampa cromogenica, edizione: 1/5, cm 103,2 x 128,6 x 4,4.Minneapolis, Walker Art Center. Clinton and Della Walker Acquisition Fund, 1999. © Catherine Opie. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker

Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker

Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955) “BLACK POWER”, 1998, stampa in rilievo su carta, cm 65,1 x 101,6. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 1999 © Kerry James Marshall. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955) “BLACK POWER”, 1998, stampa in rilievo su carta, cm 65,1 x 101,6. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 1999 © Kerry James Marshall. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana 1941), Art Make-Up, 1967-1968, pellicola da 16mm (colore, muto, sonoro) trasferita su video, 40’.Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 2002. © Bruce Nauman by SIAE 2021

Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana 1941), Art Make-Up, 1967-1968, pellicola da 16mm (colore, muto, sonoro) trasferita su video, 40’.Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 2002. © Bruce Nauman by SIAE 2021

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955), Blind Ambition, 1990, acrilico, collage su tela, cm 218,8 x 142,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono RBC Wealth Management in onore di John Taft, 2016. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York.

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955), Blind Ambition, 1990, acrilico, collage su tela, cm 218,8 x 142,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono RBC Wealth Management in onore di John Taft, 2016. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York.

Matthew Barney (San Francisco 1967), Cremaster 2: The Drones’ Exposition, 1999. Minneapolis, Walker Art Center. Collection Walker Art Center and San Francisco Museum of Modern Art, T.B. Walker Acquisition Fund, 2000. © 1999 Matthew Barney Production still: © 1999 Matthew Barney, Photo: Chris Winget, Courtesy Gladstone Gallery, New York and Brussels

Matthew Barney (San Francisco 1967), Cremaster 2: The Drones’ Exposition, 1999. Minneapolis, Walker Art Center. Collection Walker Art Center and San Francisco Museum of Modern Art, T.B. Walker Acquisition Fund, 2000. © 1999 Matthew Barney Production still: © 1999 Matthew Barney, Photo: Chris Winget, Courtesy Gladstone Gallery, New York and Brussels

Dipinti 150mila cuori sul "The National Covid Memorial Wall "di Londra per ricordare ogni singola vittima del virus

All photos © Henri Calderon for Colossal

All photos © Henri Calderon for Colossal

150mila cuori, uno per ogni vittima del COVID-19 nel solo Regno Unito, sono stati dipinti su un muro che costeggia il Tamigi nel tratto prossimo al parlamento inglese. Il progetto si chiamaThe Covid National Memorial Wall”. A tracciare questi immediati e scenografici ricordi sono stati i famliari di chi è mancato e un gruppo volontari (spesso il personale sanitario che li ha assistiti o amici). Per percorrere questa straziante distesa, lunga mezzo chilometro, occorrono dieci minuti di buon passo.

Le associazioni dei familiari delle vittime del virus sono presenti un po’ ovunque e chiedono cose molto simili. A cominciare dall’ammissione dei propri errori da parte dei governi. In Italia, per esempio, esiste l’Associazione Italiana Vittime Emergenza Covid-19. In Regno Unito c’è la COVID-19 Bereaved Families For Justice che ha coordinato quest’iniziativa svoltasi tra trai ponti di Westminster e Lambeth. A dirigerlo c’ha pensato il Signor Matt Fowler che lo scorso anno ha perso il padre di appena 56 anni.

"Quando vedi tutti i cuori-ha dichiarato a The Guardian- e pensi a ciò che ognuno rappresenta, è assolutamente spaventoso".

Gli organizzatori stanno ancora raccogliendo fondi per finanziare il completamento del The Covid National Memorial Wall” . Nel frattempo, si parla di conservare questo grande murale, composto da cuorii nomi e frasi d’affetto, a memoria dei caduti inglesi della pandemia.

I mezzi d’informazione del Regno Unito hanno diffuso questa notizia. Le immagini, invece, scattate dal giovane fotografo Henri Calderon, sono state condivise dal sito statunitense This is Colossal.

"Scène de rue à Montmartre" di Vincent Van Gogh sarà visibile al pubblico per la prima volta da quando fu dipinto nel 1887

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)” (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)” (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

Quando verrà battuto all’asta il prossimo 25 marzo “Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)” (“Scena di strada a Montmartre”) di Vincent Van Gogh, uscirà per la terza volta dalla casa che lo ha ospitato per oltre 100 anni. E anche le immagini a colori e particolarggiate, sono una novità per quest’opera dipinta nel 1887 dal famosissimo pittore olandese, che era stata riprodotta solo una volta non in bianco e nero ma in dimensioni minuscole.

D’altra parte quando Sotherby’s batterà quest’opera, stimata tra i 5 e gli 8 milioni di euro, si ritiene che la famiglia che l’ha posseduta ininterrottamente almeno dal 1920, aumenterà considerevolmente le proprie ricchezze. Se come osserva The Art Newspaper, sulla base dei dati forniti dall’Art Institute of Chicago, il prezzo originale di quest’opera, si può comparare a "Terrasse et pont d'observation au Moulin de Blute-Fin, Montmartre" (dipinto quasi contemporaneamente nel 1887). Quest’ultimo, infatti, che raffigura il punto d’osservazione dei mulini sulla collina, pur essendo molto più piccolo di “Scena di strada a Montmartre”, fu venduto acuni anni più tardi, quando i prezzi delle opere di Van Gogh erano cresciuti, per sole 300 sterline (circa 1200 euro al cambio attuale). Il prezzo, sempre secondo le foti citate sopra, sarebbe paragonabile a 15mila sterline di oggi (circa 17mila euro).

Tuttavia Sotherby’s non ha reso noto alcun particolare sulla famiglia che per ora possiede l’opera. Se non che è francese.

“Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)” di Vincent Van Gogh è una tra le opere che segnano il passaggio dell’artista al suo caratteristico stile. E’ increspata da una tensione vivace che fa sentiree all’osservatore i clima di Parigi di quel giorno se non un sotterraneo alone di mistero quasi mistico. Descrivendo allo stesso tempo uno scorcio del quartiere della capitale francese, dove all’epoca abitava lo stesso Van Gogh.

Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)” (“Scena di strada a Montmartre”) di Vincent Van Gogh, dopo l’asta da Sotheby’s, verrà esposto al pubblico per la primma volta ad Amsterdam (1-3 marzo 2021), Hong Kong (9-12 marzo 2021) e infine Parigi (16-23 marzo 2021, Drouot e Sotheby's). Restrizioni COVID-19 permettendo. (via Colossal)

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's

“Scène de rue à Montmartre Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre)”, particolare, (1887), olio su tela, 46,1 x 61,3 centimetri. Immagine per gentile concessione di Sotheby's