Le fotografie di Alma Haser che fondono i gemelli identici in un unico puzzle

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Nella sua ultima serie. la giovane fotografa tedesca Alma Haser. ha ritratto dei gemelli omozigoti e ha trasformato le loro immagini in puzzle. Ma non si è limitata a questo, perché ha anche rimescolato i pezzi tra loro.

Per completare il lavoro Alma Haser ha dovuto scattare delle fotografie a diverse coppie di gemelli. Poi ha fatto stampare i ritratti su puzzler da 500-1000 tessere. E a questo punto, pazientemente, ha assemblato le immagini mischiando i ritratti: 50 per cento di tessere da una fotografia e cinquanta per cento dall’altra. In questo modo la Haser riflette sul concetto di identità e esprime la sua fascinazione per la genetica.

Le opere che ne risultano non sembrano frutto del mix di fotografie scattate a due soggetti separati. A tradire il segreto solo qualche piccola discordanza che diventa più evidente negli occhi dei soggetti.

La Haser aveva già usato il puzzler per lavorare sui gemelli identici in passato. Ma in precedenza si era limitata al viso lasciando il resto del corpo inalterato.

Recentemente qualche pezzo della serie è stato esposto nella collettiva ‘The Body Issue: Human Stories’ alla NOW Gallery di Londra. Ma per seguire il lavoro di Alma Haser non è necessario spingersi oltremanica perché si possono sbirciare le sue foto sia sul sito intenet che attraverso l’account instagram dell’artista. (via Hi-Fructose)

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The Alternativity: la Natività Alternativa di Banksy e Danny Boyle, a Betlemme, in Cisgiordania

Si tratta di uno spettacolo teatrale sovversivo e apparentemente innocente. 'The Alternativity' ideato dall'artista britannico Banksy e diretto dal regista Danny Boyle ('Trainspotting', premio Oscar nel 2009 per 'The Millionaire') in collaborazione alla regista palestinese Riham Isaac, mima una recita nataliazia di bambini. E in effetti il soggetto è la Natività e gli attori sono proprio bambini palestinesi.

'The Alternativity' è andato in scena a Betlemme in Cisgiordania accanto all'art-hotel di Banksy (il 'Walled Off Hotel' di cui ho parlato qui) e stasera verrà trasmesso da BBC2 come strenna natalizia (il sito non permette di vedere i programmi dall'Italia in diretta ma appena disponibile lo aggiungerò al post).

Il documentario qui sopra è stato girato quasi interamente in Cisgiordania nei pressi del 'Walled Off' (è andato in onda qualche giorno fa sulla rete televisiva d'oltremanica) e ricostruisce la realizzazione del progetto.

Banksy, la cui identità resta avvolta nel mistero (anche se l'ipotesi più accreditata è che si tratti di un collettivo di street-artists guidati da Robert Del Naja dei Massive Attack) ha sottolineato l'importanza dell'evento con due nuovi graffiti (ne ho parlato qui), uno dei quali proprio sul muro di contenimento israeliano.

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Banksy sulla barriera di contenimento israeliana

Banksy sulla barriera di contenimento israeliana

Banksy, di fronte alla Chiesa della Natività di Betlemme

Banksy, di fronte alla Chiesa della Natività di Betlemme

Riappare a Miami una manona di Lorenzo Quinn. Questa volta lancia un missile sugli States

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Dopo il successo di ‘Support’ posizionata in occasione della Biennale di Venezia (in cui due enormi mani si levavano dal Canal Grande per sostenere la città, minacciata dal riscaldamento climatico), Lorenzo Quinn è tornato a far parlare le sue mani giganti con la scultura ‘A Dangerous Game’ (Un gioco pericoloso). 
L’opera di Lorenzo Quinn ha fatto la sua comparsa a Miami durante la settimana dell’arte (‘Miami Art Week’ che ha il suo fulcro nella tappa statunitense della fiera ‘Art Basel’) e rappresenta una mano umana, rigorosamente bianca, mentre regge con leggerezza, quasi si trattasse di un giocattolo, un missile colorato in modo realistico. Ad ispirare ‘A Dangerous Game’ è stata una mostra sulla crisi cubana visitata da Quinn e, c’è da supporre, la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord.

Vedo i leader delle nazioni' giocare 'con i loro militari come bambini in un pericoloso gioco di sfida- ha spiegato l'artista- E’ spaventoso vedere come giocano con i loro missili come se fossero delle freccette. Non daresti una freccia a un bambino che non è consapevole delle conseguenze che le sue azioni potrebbero causare ".

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

La scultura monumentale di Miami è alta circa 6 metri e supera i 10 metri di lunghezza. E’ stata collocata di fronte alla parete esterna del centro eventi Mana Wynwood su cui è rappresentato il simbolo delle Nazioni Unite, che quindi, appariva come un bersaglio
Lorenzo Quinn è uno dei figli dell’attore Antony Quinn. Nato a Roma, ha vissuto tra Italia e Stati Uniti, per poi trasferirsi in Spagna. Le sue sculture non sono molto apprezzate dalla critica ma hanno un costante riscontro di pubblico. Attualmente lavora con la Halcyon Gallery di Londra che ha contribuito alla sua affermazione professionale ed ha promosso la realizzazione sia di ‘Support’ a Venezia che di ‘A Dangerous Game’.

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Lorenzo Quinn ha recentemente dichiarato in un’intervista a Lifegate che le mani giganti che componevano ‘Support’, per quanto fatte interamente in materiale riciclabile, non verranno distrutte ma usate per una nuova installazione. A chiedergliele sarebbero stati in molti e uno dei progetti prevede di posizionarle come se sostenessero la Torre di Pisa ma l’artista si è detto contrario perché "il fatto che la torre penda non è dovuto ai cambiamenti climatici. ”. Quinn pensa invece di usarle per sostenere un ghiacciaio e di filmare in timelapse l’immagine: "avere le mani che inizialmente sostengono il ghiacciaio e un anno dopo che reggono il nulla perché questo non c’è più.” (via Designboom)

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom

Lorenzo Quinn, A Dangerous Game, Miami; photo © designboom