Banksy ha fatto il presepe. Si chiama Cicatrice di Betlemme (Scar of Bethlehem ) ed è stato esposto nella reception del suo hotel (The Walled Off hotel) a Betlemme in Cisgiordania. La natività che l’artista su Instagram ha definito “modificata” è molto classica in realtà. Ci sono la Madonna, San Giuseppe e Gesù bambino, accanto a loro il bue e l’asinello, ma i personaggi trovano riparo sotto il Muro di Protezione di Israele. La barriera è anche stata bucata con un arma da guerra.
Dopo il suo consueto murale delle feste ( l’onore è toccato a Birmingham) Banksy ha spostato il riflettore della sua arte su Betlemme in Cigiordania. Niente di nuovo anche in questo caso: da tempo a Natale lo street artist fa un intervento nella città simbolo del Cristianesimo. L’anno scorso aveva messo in scena la recita natalizia Alternativity, usando come attori dei bambini palestinesi, e realizzato dei murales.
Dal punto di vista formale Scar of Bethlehem segue lo stesso copione: Banksy ripropone le rassicuranti tradizioni occidentali del 25 dicembre, cambiandole quel tanto che basta per comunicare il suo messaggio. Garbo e ironia sono le parole d’ordine. Che, nel caso del presepe 2019, si concretizzano in un buco nel muro dalle sembianze di una stella stilizzata.
"È un ottimo modo per far apparire la storia di Betlemme- ha detto il direttore dell'hotel Wissam Salsaa ad AFP- la storia di Natale, in un modo diverso - per far riflettere di più la gente".