Carlo Ratti (ho parlato di lui qui) in occasione della Milan Design Week ha creato una spartana struttura architettonica nell’Orto Botanico di Brera. O meglio l’ha coltivata. Una struttura semplice ma affascinante, fatta di un’infilata di archi svettanti che si succedono e sovrappongono. Non a caso le forme si ispirano all’opera di Antoni Gaudì. E sono fatte interamente di micelio. Che significa radici di fungo.
L’installazione si intitola Circular Garden ed è composta da sessanta archi, alti quattro metri ciascuno e legati l’uno all’altro con delle corde. Per una lunghezza totale di circa un chilometro, che non è cosa da poco se si pensa al materiale di cui sono fatti. E se si tiene in considerazione che sono stati coltivati per un periodo di sei settimane dal micelio "proprio come si fa con i funghi reali",
"I giardini sono bellissimi sistemi circolari che l'umanità utilizza da migliaia di anni", ha spiegato Carlo Ratti- Così ci siamo chiesti, potremmo creare un'architettura che cresca come una pianta o come un fungo?"
Il micelio è al centro degli interessi di designers e architetti da qualche tempo a questa parte. Viene considerato un materiale interessante perchè completamente eco-compatibile. Sulle prime è stato immaginato come isolante o rivestimento, fino a che non si è cominciato a sperimentarne le potenzialità costruttive. L’installazione di Ratti va in questa direzione. Tuttavia si tratta ancora di pochi tentativi per la sua fragilità.
"Abbiamo fatto alcuni test strutturali-ha spiegato Ratti- e abbiamo scoperto che, mentre il micelio non è troppo forte in trazione, è forte nella compressione"