L’artista cinese Liu Wei per la Biennale di Venezia 2019, May you Live In Interesting Times, curata da Ralph Rugoff, ha creato una monumentale composizione scultorea che rievoca il Modernismo. Riproduce molecole, elementi, protoni e altre entità microscopiche, su larga scala. Tanto da far sentire l’osservatore un lillipuziano.
“Microworld” è stata realizzata partendo da semplici lastre di alluminio lucido (va ricordato che Liu Wei ha a libro paga un vasto numero di assistenti a cui delega il lavoro manuale) e isolata da lastre di vetro. In questo modo chi guarda l’opera è costretto a rimanere a distanza. L’illuminazione, forte e geometrica , poi, gioca un ruolo importante nel rispetto che il complesso scultoreo incute. Questo mondo micro, solitamente invisibile a occhio nudo, diventato macro, luccica, congelato e misterioso, come uno spicchio di cosmo, d’un tratto vicinissimo ma comunque irraggiungibile.
“Questo mondo solitamente invisibile a occhio nudo- spiega la guida di May you Live in Interesting Times- stimola la curiosità e l’immaginazione. Il ritratto soggettivo e romanzato che Liu Wei fa della sfera microscopica risulta seducente e drammatico, e le sue dimensioni fanno rimpicciolire lo spettatore, ricordandoci che l’invisibile fa parte dell’ordine di un universo dalla portata sconfinata.”