Le strane mele fotografate da William Mullan, che sanno di torta alla fragola o hanno la forma di una rana

Pink Pearl © 2021 William Mullan. All images courtesy of the artist and Hatje Cantz

Pink Pearl © 2021 William Mullan. All images courtesy of the artist and Hatje Cantz

Ce ne sono di tutti i tipi. Alcune hanno la forma di una stella, altre sono insolitamente allungate e ce n’è persino una varietà che ricorda la sagoma di una rana. Sono le mele. Un frutto, raccontato dal fotografo newyorkese William Mullan nel suo ultimo libro Old Apples con una serie coloratissime nature morte, sempre capace di riservare sorprese.

Da anni ormai William Mullan fotografa mele. Il libro, che raccoglie 90 immagini, dedicate ad altrettante varietà (ognuna con dettagliate descrizioni del gusto), è il risultato di quattro anni di lavoro. Ma Mullan ha cominciato prima. Ad interessarlo sono la straordinaria moltitudine di forme, colori e sapori che una semplice mela è in grado di regalare.

"A causa della loro natura eterozigote- ha spiegato Mullan- ogni melo che cresce con successo dal seme sarà un melo nuovo di zecca, con tratti provenienti dal genitore seme e dal genitore impollinatore". Una peculiarità che combinata con l'alto numero di geni della specie (tra i 42.000 e i 44.000, quasi il doppio di quelli umani), ha portato a oltre 7000 varietà diverse e ad: "Una splendida serie di caratteristiche estetiche e gustative: dalle mele a polpa rossa e rosa, alle mele a forma di stelle, candele e rospi, a mele che sanno di liquirizia e torta alla fragola"

Mulligan raccoglie i soggetti delle sue nature morte: nei mercati, nelle aziende agricole, accanto alle strade o nei parchi cittadini. E concentra la sua attenzione sulle varietà più rare. Alcune delle mele che ha fotografato sono cultivar relativamente recenti ma altre sono decisamente antiche. Come la Calville Blanc D'Hiver le cui origini risalgono al 1600.

Il libro Old Apples, realizzato dal fotografo statunitense in collaborazione con il design italo-colombiano Andrea Trabucco-Campos e pubblicato dalla casa editrice tedesca Hatje Cantz, è il vendita sull’omonimo sito. Ma le colorate nature morte di William Mullan si possono vedere anche su instagram. (via Cretive Boom)

Knobbed Russet © 2021 William Mullan

Knobbed Russet © 2021 William Mullan

Grenadine © 2021 William Mullan

Grenadine © 2021 William Mullan

Kathleen Ryan che scolpisce limoni ammuffiti ricoperti di pietre preziose

“Emerald City” (2019), alt. view. All images courtesy the artist and Josh Lilley, London. Photographs by Lance Brewer.

“Emerald City” (2019), alt. view. All images courtesy the artist and Josh Lilley, London. Photographs by Lance Brewer.

Le sculture dell’artista statunitense Kathleen Ryan si potrebbero definire iperrealiste per la somiglianza al soggetto e la cura maniacale dei dettagli. Solo che sono grandi, molto grandi rispetto alle dimensioni dei frutti marci che rappresentano. E ricoperte di pietre preziose.

I migliori risultati li raggiunge con i limoni ma Kathleen Ryan, originaria di Santa Monica, residente a New York e formatasi professionalmente alla Carlson & Company (cioè lo studio dove sono state realizzate fisicamente alcune delle più famose opere contemporanee tra le quali alcuni Baloon Dog di Jeff Koons), scolpisce una grande varietà di frutti. Per colorarli li riveste interamente di pietre preziose e semi-preziose come malachite, onice, quarzo, giada. quarzo fumé ma anche turchese, smeraldo, agata ecc.

Le sculture alte tra i 15 e i 75 centimetri circa sono realizzate in schiuma, dipinte sommariamente per permettere all’artista di avere una mappa di toni da seguire. A questo punto la Ryan applica le piccole gemme ad una ad una con degli spilli. Ogni opera è il frutto di 2 mesi di lavoro e conta circa una scorza di 10mila pietre.

Secondo l’autrice questi frutti preziosi e decadenti sono ambivalenti, perchè la loro bellezza non coincide con la vita ma con la morte, e la ricchezza dei materiali celebra la perdita.

"Non sono solo opulente- ha dichiarato in un'intervista rilasciata al New York Times- c'è un senso intrinseco di declino incorporato in loro"

Kathleen Ryan è rappresentata dalla Josh Lilley Gallery di Londra e dalla François Ghebaly Gallery di Los Angeles.

“Emerald City” (2019), detail

“Emerald City” (2019), detail

“Soft Spot” (2019), amber, amethyst, rhodonite, rose quartz, serpentine, tree agate, jungle jasper, smokey quartz, garnet, agate, turquoise, olive jade, bone, pink lepidonite, glass, steel pins on coated polystyrene, 6 x 8 x 6 inch

“Soft Spot” (2019), amber, amethyst, rhodonite, rose quartz, serpentine, tree agate, jungle jasper, smokey quartz, garnet, agate, turquoise, olive jade, bone, pink lepidonite, glass, steel pins on coated polystyrene, 6 x 8 x 6 inch

“Emerald City” (2019), amazonite, onyx, quartz, rose quartz, turquoise, emerald, jasper, serpentine, smokey quartz, olive jade, fluorite, amethyst, tree agate, Ching Hai jade, lapis lazuli, agate, Russian serpentine, marble, ruby in zoisite, abalone…

“Emerald City” (2019), amazonite, onyx, quartz, rose quartz, turquoise, emerald, jasper, serpentine, smokey quartz, olive jade, fluorite, amethyst, tree agate, Ching Hai jade, lapis lazuli, agate, Russian serpentine, marble, ruby in zoisite, abalone shell, bone, coral, freshwater pearl, glass, steel pins on coated polystyrene, 18 x 29 x 20 inches

“Bad Lemon (Creep)” (2019), amazonite, aventurine, black onyx, Italian onyx, turquoise, labradorite, carnelian, ocean jasper, sesame jasper, serpentine, fluorite, Ching Hai jade, snow quartz, magnesite, agate, breccicated jasper, rhodonite, rhodochr…

“Bad Lemon (Creep)” (2019), amazonite, aventurine, black onyx, Italian onyx, turquoise, labradorite, carnelian, ocean jasper, sesame jasper, serpentine, fluorite, Ching Hai jade, snow quartz, magnesite, agate, breccicated jasper, rhodonite, rhodochrosite, red agate, garnet, tree agate, rose quartz, amethyst, lilac stone, limestone, marble, mother of pearl, bone, freshwater pearl, glass, steel pins on coated polystyrene, 20 x 20 x 28 1/2 inches

“Bad Lemon (Creep)” (2019)

“Bad Lemon (Creep)” (2019)

“Bad Lemon (Creep)” (2019), detail

“Bad Lemon (Creep)” (2019), detail

“Bad Peach” (2019), rose quartz, agate, carnelian, pink opal, rhodonite, rhodochrosite, calcite, amber, quartz, fluorite, tree agate, magnesite, turquoise, serpentine, bone, coral, jasper, tiger eye, labradorite, red malachite, mother of pearl, glas…

“Bad Peach” (2019), rose quartz, agate, carnelian, pink opal, rhodonite, rhodochrosite, calcite, amber, quartz, fluorite, tree agate, magnesite, turquoise, serpentine, bone, coral, jasper, tiger eye, labradorite, red malachite, mother of pearl, glass, steel pins on coated polystyrene, 15.5 x 16.5 x 16 inches

“Bad Lemon (Sour Sparkle)” (2019), serpentine, aventurine, labradorite, rhodonite, rhodochrosite, pink aventurine, rose quartz, black onyx, citrine, unakite, tektite, smoky quartz, quartz, carnelian, limestone, pink lepidolite, tree agate, red agate…

“Bad Lemon (Sour Sparkle)” (2019), serpentine, aventurine, labradorite, rhodonite, rhodochrosite, pink aventurine, rose quartz, black onyx, citrine, unakite, tektite, smoky quartz, quartz, carnelian, limestone, pink lepidolite, tree agate, red agate, grey agate, black agate, breccicated jasper, hematite, mother of pearl, bone, freshwater pearl, 19 3/4 x 20 x 29 inches

“Bad Lemon (Sour Sparkle)” (2019), detail

“Bad Lemon (Sour Sparkle)” (2019), detail

Come dipinti dei maestri olandesi le rose fotografate da Nick Knight sul tavolo di casa

Friday 8th June, 2018, hand-coated pigment print, 2019. All images © Nick Knight, courtesy of the artist and Albion Barn

Friday 8th June, 2018, hand-coated pigment print, 2019. All images © Nick Knight, courtesy of the artist and Albion Barn

Realizzate nell’arco di oltre un ventennio, le immagini della serie Roses, del fotografo britannico Nick Knight, sono la riedizione contemporanea e la citazione ossessiva delle nature morte dei maestri olandesi vissuti tra il XV e il XVI secolo. Così simili a dipinti da non avere niente a che fare con la documentazione del reale, Nick Knight le ha scattate nel suo soggiorno, dopo aver posato sul tavolo un mazzo di fiori.

Nick Knight è un fotografo di moda molto famoso e un regista di video musicali dallo stile inconfondibile. La sua è una bellezza che sfida gli stereotipi e si reinventa, trasgressiva, a volte cupa, senza essere volgare. Ha lavorato tra gli altri con Bjork, Lady Gaga, John Galliano e Alexander McQueen. Gli scatti dedicati alle rose per lui sono un divertissement. Già nel corpo commerciale del suo lavoro, tuttavia, si intravedono degli elementi che Roses rende evidenti: la pittoricità della fotografia, l’importanza del colore, una romantica attrazione verso la decadenza e una certa tendenza all’astrazione.

Knight affronta la storia della pittura vanitas- scrive la galleria Albion Barn che ha in corso una sua mostra- incapsulando la fragilità del ciclo vitale di una rosa sia nella composizione che nel mezzo; le rose stanno morendo, la vernice gocciola. Sta documentando un momento che scivola dalla nostra presa.”

Nelle immagini di Nick Knight le rose sembrano fluttuare, le composizioni complesse esaltano la bellezza dei fiori, malgrado siano catturati in momenti diversi della loro vita (dalla piena apertura dei petali fino a quando sono completamente appassiti). Alla delicatezza dei colori pastello poi, Knight, contrappone ombre inquietanti.

Le rose, il fotografo britannico le coglie nel suo giardino per poi metterle sul tavolo del soggiorno e immortalarle. Usa solo luce naturale e pochi oggetti di scena (vasi, bicchieri in cui immerge le piante). Ma la cosa più interessante è la tecnica che usa. Niente photoshop. Mette, invece, la carta fotografica al contrario nella stampante per impedire che i colori vengano assorbiti nel modo corretto. Sempre in questa fase, a volte, introduce acqua e calore per incoraggiare gli inchiostri a colare. Ultimamente ha sperimentato l’intelligenza artificiale per sovrapporre e mixare milioni di immagini di rose in modo da riempire gli spazi vuoti aumentando le dimensioni e la risoluzione di ogni immagine.

Nick Knight ha ovviamente un sito internet che presenta un estratto della sua vasta produzione. Più immagini delle sue rose si trovano sul sito della galleria Albion Barns dell’Oxfordshire che ha in corso una sua mostra (fino al 22 settembre 2019). (via Designboom)

Sunday 6th September, 2015, hand-coated pigment print, 2019

Sunday 6th September, 2015, hand-coated pigment print, 2019

Saturday 24th October, 2015, hand-coated pigment print, 2019

Saturday 24th October, 2015, hand-coated pigment print, 2019

Saturday 14th July, 2018, hand-coated pigment print, 2019

Saturday 14th July, 2018, hand-coated pigment print, 2019

Sunday 25th June, 2017, hand-coated pigment print, 2019

Sunday 25th June, 2017, hand-coated pigment print, 2019