Ce ne sono di tutti i tipi. Alcune hanno la forma di una stella, altre sono insolitamente allungate e ce n’è persino una varietà che ricorda la sagoma di una rana. Sono le mele. Un frutto, raccontato dal fotografo newyorkese William Mullan nel suo ultimo libro Old Apples con una serie coloratissime nature morte, sempre capace di riservare sorprese.
Da anni ormai William Mullan fotografa mele. Il libro, che raccoglie 90 immagini, dedicate ad altrettante varietà (ognuna con dettagliate descrizioni del gusto), è il risultato di quattro anni di lavoro. Ma Mullan ha cominciato prima. Ad interessarlo sono la straordinaria moltitudine di forme, colori e sapori che una semplice mela è in grado di regalare.
"A causa della loro natura eterozigote- ha spiegato Mullan- ogni melo che cresce con successo dal seme sarà un melo nuovo di zecca, con tratti provenienti dal genitore seme e dal genitore impollinatore". Una peculiarità che combinata con l'alto numero di geni della specie (tra i 42.000 e i 44.000, quasi il doppio di quelli umani), ha portato a oltre 7000 varietà diverse e ad: "Una splendida serie di caratteristiche estetiche e gustative: dalle mele a polpa rossa e rosa, alle mele a forma di stelle, candele e rospi, a mele che sanno di liquirizia e torta alla fragola"
Mulligan raccoglie i soggetti delle sue nature morte: nei mercati, nelle aziende agricole, accanto alle strade o nei parchi cittadini. E concentra la sua attenzione sulle varietà più rare. Alcune delle mele che ha fotografato sono cultivar relativamente recenti ma altre sono decisamente antiche. Come la Calville Blanc D'Hiver le cui origini risalgono al 1600.