Il ritorno al futuro di Daniel Arsham alla Galleria Perrotin tra sculture fatte di polvere e automobili di minerali a grandezza naturale

Eroded Delorean, 2018; acciaio inossidabile, vetro rinforzato con plastica, cristallo di quarzo, pirite, pittura| photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Delorean, 2018; acciaio inossidabile, vetro rinforzato con plastica, cristallo di quarzo, pirite, pittura| photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Tra a alchimia e cinema alla galleria Perrotin di New York è andata in scena ‘3018’ la personale del giovane ma già affermatissimo artista statunitense Daniel Arsham. La mostra era ambientata in un futuro distopico ma stiloso in cui tutti gli oggetti che fanno parte del nostro presente e passato prossimo, nonché della nostra memoria collettiva, si sono tramutati in reliquie del passato.

Reperti archeologici di polvere solida. E non si tratta di un modo di dire perché l’eclettico Daniel Arsham, che spazia dalla scultura alla performance, dal video all’architettura (senza disdegnare incursioni, come artista, nel mondo della danza e della moda), usa materiali improbabili come polvere di roccia vulcanica, frammenti di ossidiana o vetro, quarzo e minerali vari. Il tutto ricomposto in materia solida ed elegantemente iperrealista.

Niente colori però. La narrazione di Arsham si snoda tra bianco, grigio e sfumature varie. Vuoi perché l’artista è quasi completamente daltonico, vuoi perché l’assenza di toni vivi rende meglio l’idea del viaggio nel tempo.

Alla galleria Perrotin, Daniel Arsham fa correre l’anno 3018 e agli archeologi del futuro (nonché visitatori) dà la possibilità di scoprire reperti importanti di cinematografica memoria: una Ferrari 250 GT California (dal film Ferris Bueller’s Day Off ) e una Delorean del ‘81 (da Ritorno al Futuro). Le auto, rigorosamente a grandezza naturale, sono state riprodotte in ogni minimo particolare con un mix di materiali inusuali e svelano segni di erosione che permettono di vedere cristalli di minerali là dove c’erano motore e ingranaggi vari.

Oltre a queste due monumentali sculture Arsham propone grandi depositi di oggetti d’uso comune (pneumatici, macchine fotografiche ecc.) creati con polvere di roccia glaciale, cenere vulcanica e via discorrendo. Bassorilievi con effigiati personaggi dei cartoni animati e una carta da parati a motivo erosione, realizzata in collaborazione a Calico Wallpaper completano il tutto.

Le sculture-reperti di Daniel Arsham, poi, sono al centro di veri e propri piacevoli film brevi firmati dall’artista (inserisco in coda a questo post ‘Future Relic 02’).

La mostra ‘3018’ alla galleria Perrotin di New York si è conclusa il 21 ottobre. Ma per continuare a viaggiare nel tempo con Daniel Arsham basterà consultare il suo sito internet o (perché no?!) seguirlo via instagram. (via Designboom)

Eroded Delorean (particolare), 2018; photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Delorean (particolare), 2018; photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Ferrari, 2018; acciaio, fibra di vetro, pirite, quarzo. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Ferrari, 2018; acciaio, fibra di vetro, pirite, quarzo. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Ferrari (partcolare), 2018. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Ferrari (partcolare), 2018. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Welcome to the Future, 2015; ceneri vulcaniche, polvere di roccia glaciale, frammenti di ossidiana, frammenti di quarzo rosa, frammenti di acciaio, vetro polverizzato, sabbia, marmo frantumato, idrostone, metallo. Photo per courtesy Contemporay Art …

Welcome to the Future, 2015; ceneri vulcaniche, polvere di roccia glaciale, frammenti di ossidiana, frammenti di quarzo rosa, frammenti di acciaio, vetro polverizzato, sabbia, marmo frantumato, idrostone, metallo. Photo per courtesy Contemporay Art Center, Cincinnati, Ohio

Welcome to the Future (particolare), 2015. Photo per courtesy Contemporay Art Center, Cincinnati, Ohio

Welcome to the Future (particolare), 2015. Photo per courtesy Contemporay Art Center, Cincinnati, Ohio

Eroded Ferrari (partcolare), 2018. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Eroded Ferrari (partcolare), 2018. photo by guillaume ziccarelli, courtesy perrotin

Future, 2017; intonaco, schiuma, vernice. Photo Courtesy VDNH, Mosca, Russia

Future, 2017; intonaco, schiuma, vernice. Photo Courtesy VDNH, Mosca, Russia

Una guida oltre 100 anni fa insegnava agli artisti giapponesi a disegnare le onde è ora scaricabile online. Gratis

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Hamonshū è una pubblicazione giapponese del 1903 in cui si susseguono decine e decine di onde stilizzate disegnate dall’artista Mori Yuzan. All’ epoca i tre volumi che compongono questa guida servivano a supportare gli artigiani nel loro lavoro, inegnandogli come potevano tracciare il profilo delle onde sulle ceramiche piuttosto che su una spada o su degli oggetti religiosi.

I libri sono stati digitalizzati recentemente e resi disponibili per essere scaricati gratuitamente. .Al giorno d’oggi le persone potranno consultarli per la loro bellezza ma anche usarli come libri da colorare, o servirsene nel campo della grafica e in altri settori creativi.

A mettere a disposizione i volumi sono state le Smithsonian Libraries che insieme a molte altre fonti di risorse (alcune italiane) compongono la biblioteca digitale senza scopo di lucro Internet Archive (oltre ai libri ci sono vecchi videogiochi, immagini, suoni ecc.) (via My Modern Met)

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Sembrano dipinti barocchi le fotografie subacquee di Christy Lee Rogers

Christy Lee Rogers, Cloud Nine (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Cloud Nine (2018), Muses Collection

Le pose dei corpi, i colori vivi, gli intensi chiaroscuri, tutto nelle immagini dell’artista hawaiana Christy Lee Rogers, induce a pensare alla pittura dei grandi maestri del passato. Da Tiziano a Rubens, da Caravaggio a Delacroix. Solo che lei non usa pigmenti e pennelli.

Christy Lee Rogers scatta fotografie subacquee che hanno dell’incredibile per la capacità di dare alla realtà afflato epico, al racconto tono corale, all’immagine qualità pittorica.

Potrebbe sembrare un risultato difficile da ottenere sia dal punto di vista dei mezzi che della tecnologia. In realtà le immagini della Rogers sono state scattate convincendo un gruppo di amici ad immergersi di notte in una piscina illuminata.

"Quello che voglio più che mai- ha detto in un’intervista Chirsty Lee Rogers- è esprimere ed ispirare speranza e libertà, un senso di meraviglia e tranquillità, creare un luogo sicuro per sognare selvaggiamente, e soprattutto ispirare l'idea che ci sono ancora cose misteriose e incredibilmente belle sulla Terra. Non solo nella nostra immaginazione. "

Chirsty Lee Rogers è nata a Kailua nelle isole Hawaii e forse è da lì che ha origine il suo amore e la sua ossessione visiva per l’acqua che riempie le sue opere e stà al centro della sua organizzazione Wateramore. Vive a Nashville ma le splendide isole della sua infanzia continuano ad essere il set di ogni sua opera.

Per capire meglio come crea le sue opere, in fondo a questo post ho inserito un video sul dietro le quinte del lavoro di Christy Lee Rogers.

Le fotografie subacquee pubblicate in questo post fanno parte della serie più recente dell’artista: Muses. Chirsty Lee Rogers ha esposto il suo lavoro al Photofairs di Shangai (dal 21 al 23 settembre) ma per vedere altre sue opere senza muoversi dalla propria poltrona preferita ci sono Vimeo (fa anche video) e Facebook. (via Boooooom)

Christy Lee Rogers, Evolution (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Evolution (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, A Dream Dreamed in the Precence of Reason (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, A Dream Dreamed in the Precence of Reason (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Awaken (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Awaken (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Rhapsody (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Rhapsody (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Harmony (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Harmony (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Apparition (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Apparition (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Our Hopes and Expectations (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Our Hopes and Expectations (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Love Live (2018), Muses Collection

Christy Lee Rogers, Love Live (2018), Muses Collection