L’artista statunitense Stan Douglas, su commissione dell'Empire State Development in collaborazione con il Public Art Fund, ha ricostruito con un pionieristico mix di computer grafica e fotografia digitale la vita brulicante e la suntuosa architettura della scomparsa Pennsylvania Station o New York Penn Station.
Il progetto si chiama "Penn Station’s Half Century", e si compone di nove immagini che rappresentano altrettanti momenti cardine della storia della centralissima diramazione ferroviaria in stile Beux Arts abbattuta a partire dal ‘63 del secolo scorso pr far posto al Madison Square Garden.
“C'è una tendenza generale nel mio lavoro- ha spiegato Stan Duglas- in cui cerco di guardare ai momenti di transizione della Storia, quelli in cui accade qualcosa di cruciale in termini di sviluppo della società. Di solito mi interessa una sorta di rottura. "
Per selezionare i nove momenti dirimenti di cui “Penn Station’s Half Century" si compone, Stan Duglas, ha lavorato con un ricercatore e letto migliaia di articoli. Le scene vanno dallo spettacolo improvisato dagli artisti di Vaudeville nel ‘14, (prima del ‘15, quando fecero la loro comparsa lungometraggi muti, gli attori si spostavano tutti i giorni in treno per portare l’intrattenimento nelle città del Paese), bloccati da una tempesta di neve in stazione insieme ad altri passeggeri. Fino alla ricostruzione della Penn Station negli studi della MGM di Los Angeles per il film The Clock di Vincent Minnelli nel ‘45. Ma soprattutto nel ‘41 lo snodo diverrà unn paesaggio iconico per migliaia di soldati che salutavano le loro fidanzate con un bacio prima di partire per il fronte.
Di lì in poi il traffico aereo avrebbe prevalso lasciando che la Penn Station cadesse in disuso.
Per creare “Penn Station’s Half Century", Stan Duglas, ha scansionato e fotografato oltre 400 attori, vestiti con 500 costumi d’epoca, durnte 4 giorni di riprese in una struttura sportiva di Vncouver. Gli elementi architettonici sono stati ricostruiti attraverso in computr grafica da uno studio di effetti visivi nominato agli Emmy.
“Quando ho visto la documentazione che mi hanno inviato sul progetto- ha proseguito Duglas- e mi hanno mostrato le immagini della vecchia Penn Station. Mi sono ricordato de ?Il bacio dell'assassino? di Stanley Kubrick. Una delle scene di apertura è stata ambientata negli atri della Penn Station, e ho immediatamente immaginato di raffigurare la vita quotidiana di quel luogo usando sia la computer grafica che l'azione dal vivo, e ci ho provato ".