Nella serie fotografica 'Not Longer Life' le nature morte degli antichi maestri rappresentano frutta imballata in plastica

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Nella serie fotografica ‘Not Longer Life’, lo studio di architettura e design spagnolo Quatre Caps, ha reinterpretato un classico della rappresentazione pittorica: la natura morta. Gli autori hanno parzialmente ricalcato le composizioni di frutta di alcuni antichi maestri. Solo che nella versione contemporanea tutto ha spessi imballaggi in plastica.

Nelle immagini, angurie, fichi, uva ma anche pane, conserva di pomodoro, bottiglie di bibite e acqua minerale (al posto delle brocche del passato), emergono da chiaroscuri drammatici. Quatre Caps ha tratto ispirazione da Claude Monet, Michelangelo Merisi da Caravaggio e Juan Sánchez Cotán, ma pur mantenendo vivo l’assetto compositivo e non discostandosi più di tanto dal set dei dipinti, ha scelto di presentare ogni singolo alimento riprodotto nel suo packaging originale. Direttamente dal supermercato alla rappresentazione.

‘Not Longer Life’ è una riflessione sulla quantità di plastica che le aziende usano, per imballare, rendere appetibile ma anche facilitare il consumo di frutta e verdura. E’ il caso del succo di limone contenuto in una bottiglietta che riproduce l’agrume o delle arance già sbucciate e inscatolate. E’ poi sottolineata la varietà di packaging non biodegradabili e la loro sostanziale inutilità (le reti che proteggono angurie dalla buccia solida).

Questo progetto fotografico si basa sulla rilettura del genere pittorico della natura morta, ma richiama un po’ alla mente il lavoro della fotografa Suzanne Jongmans (che ha, invece, preso a soggetto il ritratto). (via Colossal)

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Le sezioni di palline da golf fotografate da James Friedman rivelano colori vivaci e tessiture sempre diverse

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Al fotografo dell’Ohio James Friedman è venuta l’idea di immortalare l’interno delle palline da golf. La serie di immagini intitolata ironicamente Interior Design, mostra colori vari e vivaci che spiccano incorniciati dal candido rivestimento. E tessiture cangianti.

I materiali di cui è composto l’interno, poi, non sono sempre gli stessi. Anzi. Proprio per questo motivo Friedman ha pensato di tagliare le palline in diversi modi. Creando un universo tattile e scultoreo.

Posizionate su fondo nero e fotografate in un immutabile primo piano frontale le sfere fanno virare l’immagine verso l’astrattismo e ricordano un po’ dei pianeti. "Per alcuni spettatori, le mie fotografie di questa serie, intitolata Interior Design , alludono ai corpi celesti e al sublime- scrive James Friedman sul suo sito web- A me, la loro squisita elasticità strutturale e la loro sottile e appassionato gamma di colori, hanno ispirato nuove esplorazioni fotografiche".

Per vedere altri scatti di James Friedman ci sono il suo sito web e l’account Instagram. (via My Modern Met)

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I vigili del fuoco salgono sul tetto di Notre Dame, in un video del 1934. Guarda questa raccolta di riprese d'epoca della cattedrale di Parigi!

Notre Dame di Parigi è andata a fuoco ieri di fronte agli occhi attoniti del mondo. Guglia e tetto sono perduti, sulle opere d’arte conservate all’interno si saprà di più oggi . Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto: “Ricostruremo Notre Dame!”

La possibilità di restaurare ciò che è stato danneggiato e costruire nuovamente le parti crollate si deve allo sconfinato patrimonio di immagini e testimonianze della cattedrale francese di cui disponiamo.

Questa collezione di video d’epoca ne è un esempio. Per lo più di British Pathé (un produttore inglese di documentari dal 1910 fino agli anni ‘70), mostra Notre Dame, e la vita intorno alla cattedrale, tra gli albori del secolo scorso e il 1963.

Quasi profetiche le immagini che riguardano i vigili del fuoco. Nel video The Super Ladder del 1934, ad esempio, mostrano la capacità di salire sul tetto di Notre Dame in tempi rapidissimi. Mentre in Beau Jet! (1933) riforniscono gli idranti nella Senna per poi annaffiare con il potente getto la zona retrostante la cattedrale. In un video degli anni ‘20 della Reuters , poi, i vigili del fuoco puliscono la facciata con gli idranti.

La guglia è, invece protagonista delle riprese di Reuters nel 1969, quando un gruppo di contestatori riesce a introdursi nottetempo nel punto più alto e appendere una bandiera dei Viet Cong.

Sempre British Pathé in un video del ‘29 (Gothic! A Paris Cameo) ci illustra la moltitudine di gargoyle che adornano l’iconica chiesa madre parigina. Mentre il restauratore Guy Jones (di cui ho parlato qui) restituisce alla vita il traffico del piazzale antistante nel ‘28. In coda il documentario di British Pathé (il più lungo della serie, gli altri sono brevissimi) che illustra le celebrazioni per l’ottocentesimo anniversario di vita di Notre Dame (1963).