Toshihiko Shibuya ha appena inaugurato una mostra personale alla galleria Houmura di Sapporo. L’esposizione si intitola “White Generation origin-birth” e presenta lavori vecchi e nuovi. Tra loro un capitolo della serie “White Generation” realizzato per l’occasione. Le opere sono dei pezzi di legno che Shibuya ha raccolto, dipinto di bianco e ricoperto di puntine da disegno a testa sferica. Ben 800. puntine
L’artista giapponese Toshihiko Shibuya in tutte le sue opere parla di rinnovamento, della capacità della vita di rigenerarsi e prendere il sopravvento. Un lavoro silenzioso e discreto in cui l’opera è la natura stessa e all’artista spetta solo il compito di evocare, sottolineando uno spettacolo misterioso che si ripete sempre uguale e sempre diverso sotto i nostri occhi resi ciechi dalla distrazione e dall’abitudine.
Per questo Shibuya dà il meglio di se durante gli interventi all’aria aperta sia in estate che nel nevoso inverno di Hokkaido. Le opere che fanno parte della mostra, tuttavia, appaiono come un riuscito compromesso tra interno ed esterno. I rami e i tronchi raccolti dall’artista sono stati scelti per le loro forme complesse e vissute, ma soprattutto la stratificata tessitura è stata mantenuta inalterata. Così muschio, incrostazioni e irregolarità varie possono arricchire il fascino di questi oggetti che il colore bianco rende simili a fossili o rocce intagliate in modo primordiale.
Le puntine da disegno, come note di una partitura musicale , fioriscono in ordine sparso sulle linee tracciate dalla corteccia. L’artista ne ha posizionate 800, divise su 7 pezzi di legno, nella sola nuova serie di lavori del ciclo ‘White Generation’.
"In questo modo- dice Toshihiko Shibuya- ho evocato immagini di vita che si espande. Dovrebbero essere guardati come la massa di uova depositate dai pesci, o dagli anfibi oppure come fossero molluschi, funghi e muffe."
In queste opere come in tutta la produzione dell’artista di Sapporo si nasconde un messaggio in qualche modo nostalgico: “La legge dei "cicli naturali" ha cominciato a perdersi a poco a poco.!” ripete.