Le Hybrid Webs di Tomás Saraceno, sculture di ragnatele tessute da vari tipi di ragni entrano a far parte della collezione Rolls-Royce

hybrid dark solitary semi-social cluster BD–15 3966  built by: a duet of nephila edulis — six weeks, a quintet of cyrtophora citricola — eight weeks, rotated 180, 2018 spidersilk, carbon fibre, metal, ink acrylic (detail)

hybrid dark solitary semi-social cluster BD–15 3966
built by: a duet of nephila edulis — six weeks, a quintet of cyrtophora citricola — eight weeks, rotated 180, 2018
spidersilk, carbon fibre, metal, ink acrylic (detail)

L’artista di origine argentina Tomás Saraceno cerca ispirazione in discipline come astrofisica, ingegneria, termodinamica e biologia, ma forse quella che gli è più cara è l’ aracnologia. I ragni, infatti, sono i suoi collaboratori prediletti (anche se ha pure un nutrito gruppo di umani che lavorano per lui). E nella serie Hybrid Webs li spinge a cimentarsi in ardite ragnatele tridimensionali, che poi vende a musei e collezionisti in eleganti teche di plexiglass. Ha perfino inventato un macchinario in grado di scansionarle in tutta la loro complessità, visto che gli strumenti esistenti non ne erano in grado.

Tra gli estimatori delle aracno-sculture di Saraceno si è recentemente aggiunta anche Rolls-Royce. Certo, l’uomo della strada, potrebbe sorridere pensando che uno dei marchi che rappresentano il lusso a livello mondiale abbia comprato una teca piena di ragnatele. Ma l’arte contemporanea si sà, non è fatta per l’uomo della strada.

Dopo essere stata presentata al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, infatti, una nuova scultura della serie Hybrid Webs di Tomás Saraceno (o meglio dei suoi collaboratori a otto zampe) entrerà a far parte della collezione permanente Rolls-Royce, conservata nel quartier generale della casa automobilistica a Goodwood (nel Sussex occidentale).

L’opera si intitola “Hybrid dark solitary semi-social cluster BD–15 3966 built by: a duet of nephila edulis – six weeks, a quintet of cyrtophora citricola -eight weeks, rotated 180’” ("Ibrido semi-sociale solitario scuro cluster BD-15 3966 costruito da: un duetto di nephila edulis - sei settimane, un quintetto di cytrtophora citricola - otto settimane, ruotato di 180"). E’ stata realizzata con il contributo del Rolls-Royce Art Programme e scolpita da un gruppo di ragni sociali e uno di ragni semi-sociali spinti a riempire più o meno interamente lo spazio della teca ruotandola di 180 gradi.

Quello che stiamo facendo è costruire ragnatele ibride- ha spiegato tempo fa Saraceno in un’intervista- Stiamo intrecciando diverse specie e gradi di socialità tra ragni. I risultati sono reti che non sono mai esistite prima”.

Nel corso della stessa intervista ha anche chiarito che normalmente i ragni non coprirebbero lo spazio della teca come nella serie Hybrid Webs, ma che per natura costruiscono il loro nido parallelo al terreno. Così l’artista li lascia tessere per un po’ e poi gira la teca. I ragni per quanto ciechi attraverso il peso del corpo capiscono cos’è successo e riprendono la loro opera in senso inverso.

Il risultato sono delle forme strane e affascinanti simili a disegni tridimensionali. Una sorta di eteree isole fluttuanti che fanno pensare a un altro chiodo fisso di Saraceno: le città sospese.

Tomás Saraceno, solo lo scorso anno protagonista della grande mostra On Air al Palais de Tokyo di Parigi, è stato ospite alla Biennale di Venezia del 2009 e di una importante esposizione all’Hangar Bicocca di Milano nel 2012. Inutile dire che le sue personali sono caldamente sconsigliate a chi soffre di vertigini e agli aracnofobici (via Designboom)

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built by: a duet of nephila edulis — six weeks, a quintet of cyrtophora citricola — eight weeks, rotated 180, 2018
spidersilk, carbon fibre, metal, ink acrylic (detail)

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La scultura di Joana Vasconcelos a Le Bon Marché Rive-Gauche come un'astronave vestita di pizzi e lustrini

Joana Vasconcelos, Branco Luz. All images Courtesy Joana Vasconcelos

Joana Vasconcelos, Branco Luz. All images Courtesy Joana Vasconcelos

Lunga 30 metri e mezzo, larga 12 e alta 10, l'ultima scultura della famosa artista portoghese Joana Vasconcelos, realizzata per Le Bon Marché Rive-Gauche, fa parte della serie Valkyrie e sembra una navicella aliena- Ma vestita di pizzi e lustrini. Ha pure un nome civettuolo : si chiama Simone.

L’esposizione, intitolata Branco Luz (Luce Bianca, fino al 24 marzo) , perpetua la tradizione inaugurata dai grandi magazzini parigini nel 2016 con Ai Weiwei e continuata con Chiharu Shiota e Leandro Erlich gli anni successivi.

La Vasconcelos ha così commentato, in un’intervista rilasciata al magazine di Le Bon Marché, questo connubio tra moda e arte diventato ormai un appuntamento: “Conosco bene Le Bon Marché. Quando mi fermo a Parigi prima vado a vedere qualche mostra al Centre Georges Pompidou e poi a Le Bon Marché per capire l’aria che si respira nel mondo del fashion e del design. Questo mi dice quali sono gli attuali trend in termini di looks, packaging, etc. e mi da la sensazione del momento. E’ importante peer me capire come la pensano i designers del mio tempo”.

L’installazione , interamente creata nello studio portoghese di Joana Vasconcelos, si compone di una struttura di elementi gonfiabili (ma anche cavi d’acciaio e ventilatori) su cui sono stati sovrapposti tessuti fatti o lavorati a mano di ogni genere. Dal pizzo in lana ai ricami. Senza dimenticare lustrini, piume, led e ornamenti vari. Le forme poi sono morbide e ricordano un variegato mix di creature animali e vegetali fuse insieme da uno stregone ubriaco.

Fin qui niente di strano: la ricchezza della serie Valchirie è sempre incontenibile. Particolare è, invece, la scelta di giocare la scultura sui toni del bianco. Decisione che la Vasconcelos ha spiegato come una citazione alla settima del bianco (inventata a Le Bon Marché). L’opera si chiama Simone in omaggio a Simone de Beauvoir e Simone Weil

Il suo nome, Simone, è collegato all'aspetto guerriero della donna, che è incarnato da due figure femminili francesi che si sono distinte nella storia per il loro attivismo: Simone de Beauvoir e Simone Weil. Ma, soprattutto, rende omaggio a tutte le donne di oggi!

Per veder altre opere di Joana Vasconcelos il sito internet e l’account facebook dell’artista saranno d’aiuto. (via Designboom)

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Apre lo Sparrow Mart, un coloratissimo supermercato dove si vendono solo golose opere d’arte in feltro

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Lo Sparrow Mart, che ad agosto aprirà le serrande a Los Angeles (dall' 1 al 31), non è il primo negozio per l’artista britannica Lucy Sparrow ma sarà il più grande. Un vero e proprio supermercato con 31mila prodotti esposti negli scaffali e commessi pronti ad assistere i clienti. Ci saranno formaggi, salumi, carne, bibite, frutta, verdura, snacks, prodotti per la cura della persona, vecchi film e chi più ne ha più ne metta. Tutto sarà rigorosamente di feltro.

La storia di Lucy Sparrow comincia qualche anno fa quando, affascinata dai colorati prodotti dei supermarket (che già trasformava in creazioni artigianali di feltro) e animata dalla passione per il potere di aggregazione dei negozi di vicinato, decide di aprire il suo primo temporay shop e vendere le sue piccole opere d’arte come fossero prodotti di largo consumo. Di lì in poi le sue installazioni, che fondono una scultura massiva e colorata alla performance, sono diventate sempre pù popolari e nel 2016, in occasione delle celebrazioni per il 90esimo compleanno della regina, la BBC le commissionò la realizzazione dei gioielli della corona (in feltro ovviamente).

Lo Sparrow Mart di Los Angeles avrà una sezione di film degli anni ‘80. Le sculture in feltro d questo settore riprodurranno i formati in uso allora (VHS e Betamax).

"Da bambina, ero ossessionata dall'esotico scintillio in turbo-technicolor emanato dall'altra parte dell'Atlantico- ha dichiarato l’artista- La fonte di questo arcobaleno al neon era Los Angeles - un posto apparentemente mitico per un bambino cresciuto nel grigio Regno Unito post-recessione - e un luogo che ha influenzato enormemente la mia pratica artistica. Grazie al fantastico team di The Standard, Downtown, il feltro sta finalmente tornando a casa nella città dalle infinite possibilità e colori.

Infatti lo Sparrow Mart di Lucy Sparrow sarà realizzato in collaborazione all’hotel The Standard, Downtown LA  e supportato da Discover Los Angeles. Per vedere altre coloratissime opere dell’artista inglese ci sono poi il suo sito internet e gli account Instagram e Facebook.(via Designboom)

1,046 Likes, 19 Comments - Lucy Sparrow (@sewyoursoul) on Instagram: "One year ago today! And in 7 weeks, we're gonna do it all again in @discoverla Los Angeles. See you..."

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