Gli antichi capolavori reimmaginati da Ignasi Monreal sono diventati #GucciHallucination l’edizione limitata felpe e T-shirt di Gucci

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L’illustratore spagnolo Ignasi Monreal, giovanissimo, è già una figura centrale nel mondo dell’alta moda. Nei mesi scorsi le immagini che ha creato per la campagna pubblicitaria primavera\estate 2018 di Gucci sono apparse sulle riviste di tutto il mondo. Adesso si sono trasformate in un’edizione limitata di felpe e T-shirt. 
Si chiama #GucciHallucination in onore della fantasia surreale di Monreal e dell’onnipresente mondo dei social. 

Del resto Ignasi Monreal, che ha cominciato a collaborare con il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, con il progetto #guccigram nel 2015, non si può definire un nostalgico. Lavora sempre in digitale e ha dichiarato : “i miei strumenti di lavoro sono un tablet e Photoshop.”

#GucciHallucination non fa eccezione. Per quanto, tutte le illustrazioni che compongono la campagna pubblicitaria da cui prende le mosse, siano un mix di immagini provenienti da mondi diversi (mito, fumetto, cartone animato ecc.), è la Storia dell’Arte la loro stella polare. I capolavori dei grandi pittori del passato, infatti, sono il canovaccio da cui prende le mosse ogni singola composizione.

Ho una selezione molto eclettica di maestri di riferimento- ha detto in un’intervista rilasciata alla rivista Esquire- ma le mie più grandi influenze sono quelle che provengono dai grandi maestri spagnoli, come Velázquez, Dalì, Goya e Picasso. Le loro straordinarie creazioni hanno sicuramente influenzato il mio lavoro.” Forse perché un po’ di sano campanilismo anche nell’iper-globalizzato mondo dell’arte male non fa.
Anche se non si può non notare in questa serie di immagini l’influsso plasmante del Surrealismo.

Sia come sia l’edizione limitata #GucciHallucination porta questo strano universo su capi basici come magliette e felpe. La tiratura è di 200 pezzi per ogni modello e il prezzo è tutt'altro che popolare.  Per tenersi aggiornati sul lavoro di Ignasi Monreal, invece, basta consultare il suo sito internet o seguirlo sui vari social, instagram, ovviamente, in prima linea.

tutte le immagini per gentile concessione di Gucci / Ignasi Monreal

tutte le immagini per gentile concessione di Gucci / Ignasi Monreal

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La street-art di Spy che per per 4 giorni ha trasformato Plaza Mayor di Madrid in un prato erboso

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Per il 400esimo anniversario della piazza principale di Madrid, la famosa Plaza Mayor, sono stati organizzati molti eventi (ne ho già parlato qui) tra cui ‘Cesped’ dello street-artist madrileno Spy. Per realizzare il progetto sono stati necessari 35mila metri quadri d’erba, visto che consisteva nel trasformare il centro della grande piazza in un prato. 

 Un perfetto cerchio di erba verde che per quattro giorni ne ha modificato l’uso e l’architettura.

L’installazione è stata posizionata lo scorso autunno e nel brevissimo periodo di permanenza ha visto la bellezza di 100mila visitatori. Ovviamente le persone erano libere di passeggiare, stendersi a prendere il sole o giocare. Proprio come se si fossero trovati in un parco.

L’artista specializzato in arte pubblica Spy, con una carriera ultra-ventennale alle spalle, è madrileno ma molto attivo anche in Italia ed altri paesi europei. I suoi interventi, sempre minimali e concisi, riescono a unire un forte impatto estetico alla sintesi formale ed allo humor.

Per vedere altre opere di Spy conviene dare un’occhiata al suo sito internet mentre per seguire il suo lavoro nel tempo l’account instagram è di sicuro l’opzione migliore. (via Designboom)

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Janet Echelman fa volare su Madrid un’enorme scultura intrecciata a mano per celebrare i 400 anni di Plaza Mayor

all images © janet echelman, inc., 2018, photos by joao ferrand

all images © janet echelman, inc., 2018, photos by joao ferrand

Le sculture monumentali dell’artista statunitense Janet Echelman (ne ho già parlato qui) fondono semplicità e ricerche all’avanguardia. D’altra parte sono fatte per essere installate in cielo. 
1.78’ posizionata nella Plaza Mayor di Madrid (fino al 19 febbraio 2018) fluttuava come le altre al di sopra delle ansie e degli affanni del caos urbano.

Eppure, sarà stato per il suo ondeggiare e modificare leggermente le forme quando c’era vento, o per la palette di colori accesi, ma non ha smesso neppure un istante di essere parte integrante della città.

Janet Echelman ha creato ‘1.78’ per celebrare i 400 anni di vita della piazza principale madrilena. L’opera, è stata realizzata annodando a mano poco meno di 124 chilometri di fili in fibra altamente ingegnerizzata (un materiale particolarmente resistente, leggero e flessibile). Per un totale di 1 milione e 600mila nodi. 

Il titolo fa riferimento a quel granello di tempo perso dalla giornata dopo che un singolo evento fisico ha spostato la massa terrestre (1,78 microsecondi in meno appunto). La Echelman cita questa variazione infinitesimale per ricordarci che non esiste un tempo unico e che le scale temporali si influenzano tra loro.

"Negli ultimi quattrocento anni le persone si sono radunate a Plaza Mayor per assistere alle corride e ai roghi dell'Inquisizione spagnola"- ha detto la Echelman- "Oggi ci riuniamo con l'arte che esplora il nostro concetto di tempo, per discutere di idee. Questa è una traiettoria felice per l'umanità ".

Tutte le sculture di Janet Echelman alla notte vengono illuminate per essere, se possibile, ancora più scenografiche. E intensificare il sempre vivo dialogo con l’architettura circostante. 
Per vedere altre sue opere si può consultare il sito internet o seguire l’account Facebook dello Studio Echelman. (via Designboom)

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