Poster House, il nuovo museo di Nyc, regalerà una pubblicità da star a chi ridarà vita ai vecchi manifesti americani con l'animazione

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Se pensate di avere talento e ne sapete qualcosa dei processi di animazione siete capitati sul post che fa per voi. Il Museo Poster House di New York in collaborazione con la Libreria del Congresso degli Stati Uniti hanno indetto un concorso aperto a tutti (professionisti, studenti, dilettanti) a cui si può partecipare da casa. L’obbiettivo è ridare vita agli storici manifesti statunitensi con l’animazione. Non servono strumenti particolari o conoscenze esclusive, vanno bene anche le semplici gift animate.

I vincitori si aggiudicheranno la pubblicità che si riserva alle star.

Il museo Poster House inaugurerà nel 2019 a Manhattan. Dedicato al design e alla storia dei manifesti, nasce con il proposito di essere un attore del dibattito culturale. insomma non si limiterà ad esporre vecchi pezzi di carta ma cercherà di restituirgli l’interesse del grande pubblico costruendo eventi. In questa direzione va il concorso di animazione che ne precede l’apertura.

Si intitola semplicemente Poster Animation Competition e per parteciparvi bisognerà scaricare una delle 31 immagini ad alta risoluzione di manifesti che la Library of Congress ha raccolto nella sezione Free to Use and Reuse Sets (cioè dove si trovano delle collezioni già divise per argomento tra materiale non coperto da copyright e messo a disposizione del pubblico.) e usarli per creare delle animazioni "uniche, avvincenti e divertenti.".

Le venti animazioni vincenti saranno mostrate in digitale nella vetrina della Poster House sulla 23esima Strada di Manhattan, fino alla grande inaugurazione del museo nel 2019. Saranno poi presenti sui vari canali di social media e sul sito Web di Poster House. I nomi degli autori saranno scritti, infine, in vinile sulla finestra del museo. Senza contare che i vincitori avranno diritto ad un abbonamento di un anno al museo per due (che prevede l'accesso speciale a Poster House prima dell'apertura al pubblico).

Le animazioni vanno spedite via mail al museo entro la mezzanotte del 31 dicembre. Per saperne di più c’è il sito di Poster House.

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I colori psichedelici e le strane forme dei laghi salati australiani nelle fotografie aeree di Leah Kennedy

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Senza una spiegazione la serie ‘Salis’ dell’australiana Leah Kennedy (di cui ho già parlato qui) resta un enigma. Le immagini che la compongono sembrano illustrazioni astratte, troppo dense per essere acquerelli, troppo calligrafiche per essere fatte ad acrilico o olio. Invece sono fotografie aeree che ritraggono alcuni laghi salati australiani.

Immortalati dall’alto, i laghi salati di Leah Kennedy, perdono definizione, fin quasi dissolvere i loro confini nei bruni, negli ocra e nei rossi del riarso paesaggio circostante. Ma più delle forme sono i colori, perlacei o straordinariamente vivi che siano, a. stupire

“I laghi salati sono ciò che rimane di un paesaggio antico- spiega Leah Kennedy sul suo sito internet- quando il clima era più umido e i fiumi lasciavano il segno del loro passaggio. I minerali e forse le alghe determina il loro colore. Laghi abbastanza vicini nello spazio possono avere colori drammaticamente diversi.”

Il punto d’osservazione inconsueto, ha anche il pregio di regalarci l’affresco di una natura incontaminata e primordiale, su cui i segni lasciati dall’uomo per quanto, lievi spiccano come elementi alieni.

Leah Kennedy scatta le sue fotografie aerea da sola, senza aver paura dell’altezza. Ha vinto diversi premi per le sue immagini e rientra nella ristretta rosa dei fotografi emergenti australiani.

Lei del suo lavoro parla così: “La mia fotografia è ispirata dalla passione per i viaggi, le nuove esperienze, la curiosità e da un'insaziabile vena creativa. Mi sforzo di trovare l'insolito e l'unico, (...) credendo fermamente che la bellezza sia ovunque. La fotografia per me è un misto di arte, immaginazione, realtà e tecnologia”.

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La lotteria di Banksy: "Chi indovina quanto pesa la mia scultura se la porta a casa per 2 euro"

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Attraverso il suo account Instagram Banksy, tre giorni fa ha dato l’avvio a una riffa. Il vincitore si aggiudicherà la scultura ‘Exodus’, firmata dallo stesso artista britannico e già esposta nel parco a tema Dismaland. L’opera, sarà ceduta per sole due sterline (circa 2 euro e 24 che andranno in beneficenza) a chi ne indovinerà il peso.

Come in ogni lotteria che si rispetti c’è un prezzo da pagare. Sarà infatti, necessaria una micro-donazione di 2 sterline all’associazione di supporto ai rifugiati Choose Love per entrare in gara. Ma , dopo che un’opera di Banksy, venduta per 1 milione di sterline, si è autodistrutta in asta (leggi com’è finita qui), c’è da credere che saranno in parecchi a voler tentare la fortuna.

Calcolatrice alla mano, se tutte le persone che fino a questo momento hanno messo mi piace al post di Banksy (448.518) facessero una sola donazione da 2 sterline, il totale che verrebbe devoluto in beneficenza sarebbe di 897mila sterline. Insomma un successo.

L’ironica scultura, che rappresenta un gruppo di migranti su un barcone, è telecomandata e può raggiungere la velocità di 3 nodi. Così viene descritta sul sito dell’associazione Choose Love: “È un'opera d'arte oscuramente satirica o un giocattolo telecomandato di pessimo gusto? Potrebbe essere entrambi. Certamente è unico e potrebbe essere tuo in tempo per Natale...

Indovinare il peso dell’opera tuttavia, non sembra impresa da poco. Sulla rete le opinioni sono disparate e le ipotesi vanno da meno di uno a più di 28 chili

Per tentare la fortuna alla lotteria di Banksy c’è tempo fino alle 20 del 22 dicembre. Maggiori informazioni sulla scultura (dimensioni, materiali) si possono trovare sul sito dell’associazione benefica, (via Collateral)

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