Certo Yayoi Kusama non delude mai. A più di ottant’anni, con le sue opere che riescono a conciliare surreale e psichedelico, è sempre in grado di far ripercorrere allo spettatore ansie e desideri del secolo scorso, inducendolo contemporaneamente a guardare verso il futuro e dentro se stesso.
Ma “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, che sta per essere inaugurata allo Smithsonian’s Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington (dal 23 febbraio al 14 maggio) non è una normale mostra dell'artista giapponese. Ci saranno ben sei stanze di specchi: le “Infinity Mirrors rooms”, create dalla Kusama in oltre cinquant’anni di lavoro e confluite per la prima volta in un unico spazio espositivo. Oltre a installazioni su larga scala, dipinti, sculture morbide e lavori su carta.
Le zucche e i pois naturalmente abbonderanno.
Un’enorme mole di opere firmate Yayoi Kusama destinata a viaggiare in tutto il Nord America. Perché “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, dopo aver inaugurato all’ Hirshhorn , farà tappa allo Seattle Art Museum, al The Broad di Los Angeles, all’ Art Gallery of Ontario ed al Cleveland Museum of Art.
“Yayoi Kusama è una degli artisti contemporanei più influenti” dice il direttore dell’Hirshhorn, Melissa Chiu “Un fenomeno mondiale, lei ha creato una vasta opera che sfida le tradizionali classificazioni, e noi siamo onorati di presentare la prima ricognizione sulle sue Infinity Mirror Rooms.”
“Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, inoltre, porta in scena ancora una volta una delle storie più affascinati dell’arte contemporanea. Quasi una favola circolare. Quella di un’artista che soffre di allucinazioni fin dall’infanzia eppure riesce a scalare le vette della creatività e trasformare le sue ossessioni in splendide opere. Quella di una giovane giapponese che da una famiglia tradizionale partecipa alla controcultura newyorkese degli anni ‘60, attraversando i movimenti d'avanguardia più importanti della seconda metà del '900. Di un'artista che lancia un marchio d'abbigliamento ("Kusama Dress and textile") scrive romanzi e poesie . Quella di una signora di 87 anni che continua a lasciare il pubblico a bocca aperta, che vive in un istituto psichiatrico ma tutti i giorni ne esce per andare nel suo studio a dipingere.
L'esposizione ce la mostra capace di passare dall’allegria ossessiva dell’installazione “The Obliteration Room” (la replica a grandezza naturale di un sala con tanto di mobili e accessori d’arredo completamente bianca su cui i visitatori sono invitati ad applicare dei pois multicolore) alla poesia senza tempo di “Souls of Millions of Light Years Away” (Anime lontane milioni di anni luce) una delle sue “Infinity Mirrors Rooms”, buia, completamente ricoperta di specchi e disseminata di luci che si moltiplicano all’infinito.
Di “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors” faranno parte anche le storiche stanze di specchi“Infinity Mirror-Phalli’s Field” e“Love Forever”.