L’installazione “Narcissus garden”, dell’artista 87enne Yayoi Kusama, con le sue 1300 sfere-specchio, sembra così attuale e invece replica un lavoro presentato per la Biennale di Venezia di ben 50 anni or sono. A dimostrazione che la poesia è senza tempo.
“Narcisuss garden” è stata ricreata dall’artista giapponese, per il parco della “the glass house” nel Connecticut. E il dialogo tra uno degli edifici più importanti progettati dall’architetto statunitense, Philip Johnson, dove il vetro la fa da padrone, lo stagno e le sfere-specchio di Yayoi Kusama, è incessante.
Le sfere sono la variante tridimensionale di uno dei motivi che ossessionano la Kusama fin dalla gioventù: i pois. Che sono diventati uno dei suoi elementi ricorrenti più noti anche per essere state al centro di una collaborazione con Marc Jacobs e la Luis Vuitton. Da cui sono nati decine d’abiti e un’intera collezione di borse.
L’installazione occupa 49 acri di parco ed è stata inaugurata il primo maggio (sarà possibile visitarla fino al 30 novembre). Le sfere che la compongono, come si è detto, sono 1300 ed ognuna misura 30 centimetri. Sono state collocate nello stagno.
Una posizione molto azzeccata. Galleggiando, sulla superficie mobile dello specchio d’acqua, infatti, cambiano posizione insieme alle correnti e seguono il vento. Riflettendo, quindi, giorno dopo giorno, ora dopo ora, particolari diversi del paesaggio. (via Designboom, immagini © copyright 2016 kusama studio)