Per la prima volta è stato fotografato il rarissimo pinguino giallo

Tutte le immagini © Yves Adams / Kennedy News. Condivise da Colossal

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Il fotografo belga Yves Adams ha catturato una serie di scatti di un rarissimo esemplare di pinguino durante una spedizione in una piccola isola della Georgia del Sud, nel dicembre 2019. L’animale, chiamato pinguino giallo, era l’unico in mezzo alla colonia di pinguini reali con un piumaggio chiarissimo, macchie di un bel giallo caldo sulla livrea e occhi verdi.

Gli esperti non concordano sul motivo per cui questo pinguino fosse così diverso dagli altri. Anche se l’ipotesi più accreditata sembra essere quella del leucismo (una patologia che può colpire il piumaggio, per intero o solo in parte, e che altera la sintesi della melanina).

Nemmeno sul fatto che Adams sia il primo a fotografare il pinguino giallo c’è l’unanimità. Di certo però i suoi scatti sono i più esaustivi e completi. E il pinguino, talmente raro da essere ai limiti della realtà, il più chiaro mai osservato così da vicino.

Yves Adams, infatti, è stato favorito dal momento (era appena sbarcato) e dalla posizione in cui è arrivato il pinguino sulla terra ferma:

Siamo tutti impazziti quando ci siamo resi conto di quello che stava succedendo - ha raccontato- Abbiamo lasciato cadere tutte le attrezzature di sicurezza e abbiamo afferrato le nostre macchine fotografiche. Siamo stati così fortunati che l'uccello sia atterrato proprio dove eravamo. La nostra vista non era bloccata da un enorme mare di animali. Normalmente è quasi impossibile spostarsi su quella spiaggia a causa di tutti loro ".

Il fotografo naturalistico, Yves Adam, ha già visitato 35 Paesi per il suo lavoro. Gli scatti del pinguino giallo che lo hanno reso famoso si uniscono a quelli di tanti altri animali catturati nella loro vita quotidiana dall’Atlantico alle Galapagos e condivisi sul suo sito internet o sulla sua pagina Instagram.

Tutte le immagini © Yves Adams / Kennedy News

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I complessi diagrammi degli acquari giapponesi tracciano le storie d'amore dei pinguini

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Matrimoni, Tradimenti, gelosie, ma anche semplici amicizie e legami ambigui. E chi l’avrebbe mai detto che la vita sentimentale dei pinguini fosse tanto movimentata! Eppure è tutto nei dettagliati diagrammi del Sumida Acquarium di Tokio e del Kioto Acquarium. Che da due anni appassionano persone di tutto il mondo come una soap opera con dei simpatici protagonisti dal dress code un po’monotono.

A sfatare il mito del pinguino dolce e monogamo c’era già riuscita una ricerca che focalizzava la sua attenzione su una colonia di pinguini imperatore in piena Antartide. Così spinti dall’intereresse che l’argomento aveva suscitato i due acquari giapponesi hanno deciso di tracciare la vita affettiva dei loro ospiti bianconeri. L’hanno fatto con dei grafici particolareggiati che mostrano la foto di ogni pennuto, oltre al nome e ad alcune caratteristiche. Ognuno è collegato agli altri con frecce di vari colori (che possono essere reciproche o condurre semplicemente verso un altro). Quelle rosse indicano l’amore, gialle l’amicizia, verde antipatia, blu una relazione terminata, fucsia un rapporto i simpatia che potrebbe anche trasformarsi in qualcosa di più. Gli acquari hanno deciso di interire anche le foto dei custodi, che sono parte integrante di questo fitto intreccio e spesso hanno aggiunto delle note che accompagnano i grafici e contribuiscono a chiarire degli aspetti.

Purtroppo tutto è scritto solo in giapponese. Ma anche limitandosi a guardando i grafici si possono scoprire tante cose. Per esempio che nell’acquario di Kioto c’è una pinguina a cui quest’anno è stato spezzato il cuore per ben 6 volte (non preoccupatevi ha già un nuovo amore). Oppure che a quello di Tokio c’è una custode che con la sua amicizia con un pinguino si è attirata le ire della sua compagna che la odia cordialmente.

Pare che i pinguini esprimano la felicità nel vedere chi gli fa battere il cuore agitando le ali o muovendo il collo da destra a sinistra e che quando interrompono una relazione siano molto tristi e lo mostino rifiutando il cibo anche per più di un giorno.

Le immagini ad alta risoluzione dei diagrammi della vita affettiva dei pinguini durante il 2020 si trovano sui siti del Sumida Acquarium e del Kioto Acquarium. Gli indirizzi ovviamente vanno conservati per scoprire cosa succederà il prossimo anno. (via Spoon and Tamago)

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Conseguenze inaspettate della crisi: Si è scoperto che ai pinguini non piacciono gli impressionisti ma amano Caravaggio

all images courtesy of nelson-atkins museum by gabe hopkins

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Il sei maggio Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City era chiuso al pubblico come molti altri spazi espositivi nel mondo. Tuttavia ha ricevuto dei visitatori d’eccezione. Tre pinguini di Humboldt, originari delle coste sudamericane e arrivati direttamente dallo zoo della città del Missuri. Che hanno girato per il museo e mostrato una spiccata predilezione per le opere di Caravaggio.

Il Nelson-Atkins Museum ha una vasta collezione che tocca fotografia, design e arti decorative. Oltre a pittura e scultura di maestri del passato, statunitensi, europei, africani e orientali. Ma il fulcro della collezione si colloca nelle sale dedicate agli impressionisti e agli autori barocchi.

Il direttore e amministratore delegato del museo, Julián Zugazagoitia, ha detto a TIME che si aspettava che i pinguini rispondessero al fascino di Monet per la sensazione rilassante delle opere e perchè assomigliano all’acqua. E invece no. I piccoli visitatori degli Impressionisti non ne volevano proprio sapere. Invece si fermavano incuriositi di fronte alle opere degli autori barocchi e di Caravaggio in particolare: “I pinguini lo amano assolutamente!” ha dichiarato il direttore dello zoo Randy Wisthoff

"Non so cosa provino, cosa passi per la loro mente- ha aggiunto Zugazagoitia- Si fermano, guardano e si meravigliano."

La visita dei pinguini è servita al museo e allo zoo per mantenere il contatto con il pubblico e per portare a tutti un sorriso in un periodo buio. Ma è stata utile anche ai graziosi animaletti che per qualche ora hanno sconfitto la noia e la solituine. Pare, infatti, che i chiassosi visitatori dello zoo gli manchino.parecchio.

I pinguini di Humboldt, Bubbles (5 anni), Maggie ( 7) e Berkley (8), hanno poi fatto ritorno allo zoo. Ma la loro visita al Nelson-Atkins Museum di Kansas City rimarrà impressa nella memoria collettiva a lungo.

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