La bibbia messa in ordine alfabetico da Sideline Collective rivela di essere un libro di buoni sentimenti ma terribilmente maschilista

Immagini per gentile concessione di Sideline Collective

Immagini per gentile concessione di Sideline Collective

Il collettivo Sideline Collective (e in particolare il direttore creativo e artista anglo-portoghese, Joseph Ernst, e il programmatore belga, Jan Van Bruggen) ha messo in ordine alfabetico la Bibbia.

Ognuna delle parole, pubblicate nelle 1.364 pagine della Bibbia di Re Giacomo, sono state accorpate e spostate.per seguire la nuova logica del testo. In qusto modo il libro sacro ha perso il signifficato originario, assumendone, tuttavia, di nuovi, che prima rimanevano nascosti nel racconto.

E’ bastato un software personalizzato per scoprire le parole che ricorrono più spesso e quelle che sono state usate solo una manciata di volte. Così, le pagine, da guardare come fossero un quadro astratto, hanno sfatato la crudeltà di alcuni passi e gli accenti dark di altri.

La Bibbia è sicuramente è un libro in cu i buoni sentimenti la fanno da padroni. Infatti, "buono" è usato ben 720 volte, mentre"cattivo" solo 18. "Amore" è scritto 308 volte e "odio" 87 . "Felice" meno, 28 volte, ma sempre più del doppio rispetto alle 11 di "triste". "Giusto" appare 358 volte, "sbagliato" solo 26. E "vita" 451 volte, tutto sommato con un buon vantaggio delle 371 di "morte". Poi "paradiso" nominato ben 582 volte, mentre "inferno" solo 54. Gli "angeli"sono 94 e i "diavoli" 55. E via di questo passo.

La Bibbia se la cava bene anche sul fronte razzismo, malgrado il termine “bianco” con le sue “75” volte sia in stragrande maggioranza sulle misere 18 di “nero”. Perchè ne fanno parte 256 "ebrei", 254 "filistei", 98 "egiziani", 61 "siriani", 14 "greci", 10 "cushi" (nordafricani), 10 "assiri", 7 "romani", 7 "samaritani", 5 "persiani", 4 "babilonesi", 2 "libici", 2 "cristiani" e un "arabo".

A livello di discriminazioni di genere però la Bibbia sembra un vero e proprio libro nero. Chiaramente a favore degli uomini e poco interessata a parlare dei punti di vista femminili. Basti pensare che compare ben 8.472 volte la parola "suo" e solo 3 misere volte il testo recita"di lei". E non solo ci sono 1.653 riferimenti a "uomini" e solo 181 a "donne". "Lui" è usato 10.404 volte (!), "lei" solo 982.

Altre informazioni sul progetto The Bible di Sideline Collective si trovano sul sito internet del gruppo di creativi. (via Designboom)

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