L’ artista canadese Guy Laramée (di cui ho già parlato qui) crea sculture di carta memorabili, intagliando e dipingendo i libri vintage. Di solito usa tomi corposi, con la copertina rigida, come bibbie ed enciclopedie.
I soggetti che affronta sono vari, a volte simbolici, sempre atemporali.
Ha una predilezione per i paesaggi visti dall’alto; soprattutto le montagne. Spesso fanno la loro comparsa antiche strutture architettoniche. Ma un punto resta fermo: nelle sue composizioni non ci sono mai figure umane.
La nuova serie di sculture che, Guy Laramée, ha recentemente presentato, evidenzia l’abilità crescente dell’artista nel riprodurre angoli di territorio, statue o edifici. Le scene scolpite a partire da uno o più libri, sono incredibilmente realistiche, riprodotte in modo minuzioso.
Le opere di Guy Laramée sono interamente fatte a mano dall’artista. Niente software che dicono ad una macchina cosa fare. Vengono modellate con una fresa, poi rifinite, dipinte con colori ad olio, inchiostri, pigmenti, pastello. Lo scultore applica anche adesivi e cera d’api, per consolidare le forme e lucidare alcune superfici.