One minute art history: il corto dipinto a mano che condensa secoli di stili artistici in un solo minuto

‘One minute art history’ (o ‘oneminutearthistory) è un sorprendente cortometraggio sperimentale del giovane filmaker ed insegnate cinese Cao Shu
Interamente fatto a mano, fotogramma per fotogramma, è composto in varie tecniche (pittura, disegno, elaborazione software ecc.) ed in innumerevoli stili. Come dice il nome, infatti, l’obbiettivo del mini-film è accennare a tutta la storia dell’arte in un solo minuto di visione.

Cao Shu ha scelto di centrare la veloce narrazione su un unico personaggio che fa cose di tutti i giorni: cammina, guarda l’ora, si siede, fuma una sigaretta, beve, si rialza. Ma in ogni frame cambia lo stile usato per rappresentarlo. Si comincia con i graffiti degli antichi egizi per procedere con le opere a inchiostro cinesi, le stampe cinesi e poi l’Impressionismo, il Cubismo e tanti, tantissimi altri stili pittorici che sfilano velocemente di fronte agli occhi dello spettatore, modificando ritmicamente il personaggio. La narrazione è veloce sciolta.

‘One minute art history’  ricorda vagamente ‘Loving Vincent’ ma si basa su un’idea più ardita e un progetto più semplice in cui il regista riveste praticamente tutti i ruoli (non sono suoi solo produzione e musica).
Cao Shu è giovane, vive e lavora a Hangzhou, dove insegna alla China Academy of Art.

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Il magico mini-film animato di Azuma Makoto nato per spiegare alla figlia la vita dei fiori

Tempo fa l'artista Azuma Makoto ha cercato di spiegare alla figlia di 5 anni il ciclo di vita delle piante. Ma, ne le parole, ne il disegno, erano adatti a far cogliere completamente il concetto alla bambina.

Così nasce il mini-film d'animazione "Story of flowers" (Storia dei fiori).

Un gioiello di appena 3 minuti e mezzo, diretto da Azuma Makoto, illustrato da Katie Scott e animato da James Paulley.

Il video, poetico senza dimenticare la sintesi, descrive in modo veloce e circolare la vta dei fiori: lo svilupparsi del seme, la fioritura, il ruolo degli insetti nella riproduzione, gli eventi metereologici, lo spargeri dei semi e il ricominciare del ciclo.

L'illustratrice inglese Katie Scott, che già si era cimentata in progetti simili (come il libro "Botanicum") per "Story of flowers" ha, a tratti, abbandonato il suo stile bidimensionale per intervallare la narrazione con immagini profonde e composite. Il risultato è poetico e delicato.

James Paulley ha fatto perfettamente la sua parte. D'altronde aveva già lavorato con la Scott e proprio per preparare una "carta da parati animata" partendo dai disegnii a tema botanico dell'illustratrice inglese.

Azuma Makoto, ben conosciuto per le sue performance ed installazioni in cui riscrive l'antica arte giapponese dell'ikebana con ironia e gusto cinematografico, in "Story of flowers" si è abbandonato al piacere della narrazione e a una delicatezza che di solito non è proprio la sua cifra distintiva.

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Biennale di Venezia 2017| Il Padiglione Nuova Zelanda di Lisa Reihana e lo splendido video che misura 23 metri x 10 anni di lavoro

in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

La personale di Lisa Reihana che rappresenta la Nuova Zelanda alla Biennale di Venezia 2017 si intitola “Emissaries“ (Emissari) ed è composta da oggetti e fotografie ma soprattutto da un video bello da mozzare il fiato.

“In pursuit of Venus [infected]” sembra un antico dipinto ambientato ai tropici invece è una video-installazione monumentale. I personaggi non sono figure create a tavolino ma performers che si muovono sullo sfondo lussureggiante.

Questo tramutarsi della realtà in pittura è frutto di un mix di tecnologie cinematografiche e di animazione. Proiettate su una superficie di 23 metri e mezzo di lunghezza (per 3.3 d’altezza).
D’altra parte, l’opera ha richiesto quasi 10 anni di lavoro. 

Lisa Reihana ha creato “In pursuit of Venus [infected]” ispirandosi al ciclo francese di pannelli dipinti su carta Les Sauvages de la Mer Pacifique (1804–05), anche conosciuto come “I viaggi del Capitano Cook” (prodotto da Joseph Dufour & Cie e illustrato da Jean-Gabriel Charvet).

Quest’ultimo, fa riferimento alle leggendarie spedizioni di Jean-François de La Pérouse, Louis Antoine de Bougainville e del capitano James Cook. Ma naturalmente la grande scenografia neoclassica viene re-inventata dall’artista neozelandese. La cultura dei nativi emerge prepotente, l’ottica dei colonizzatori azzerata, il confronto tra le due etnie si fa infezione che corrode la patina irreale della rappresentazione originale. Tutto però è storicamente corretto, sia che si tratti di una scena effettivamente svoltasi, sia che l’artista l’abbia inventata. 

Reihana colloca la morte di Cook alle Hawaii come il momento drammatico di rottura- spiega il materiale informativo del Padiglione Nuova Zelanda- Questa e altre storie sono messe in scena all’interno di un mondo di immagini e di suoni senza fine dove il tempo è ciclico.
 Un accompagnamento sonoro che combina scene riprese dal vivo, il ticchettio di un orologio originale utilizzato nei viaggi di Cook, e rare registrazioni di taonga pūoro (strumenti musicali Māori) che Cook raccolse esalta lo sviluppo emotivo dell’opera
“.

Il titolo del video vuole evocare il termine “punto di vista” (in inglese point of view) e, al contempo alludere attraverso la parola “Venere” alla missione scientifica internazionale per misurare i cieli documentando il transito di Venere nel 1769 (al fine di determinare la distanza tra la Terra e il Sole). 

A livello tecnico ci sono 1500 strati individuali digitali per un totale di 33 milioni di pixel in ogni singola inquadratura  di “In pursuit of Venus [infected]”. L’opera è proiettata con molteplici proiettori laser DLP  e ha una risoluzione di 15K.

Oltre a questo video l’artista presenta due grandi fotografie e oggetti antichi e non.

Sarà possibile visitare il Padiglione Nuova Zelanda di Lisa Reihana, alle Tese dell’Isolotto in Arsenale, per tutta la durata della Biennale di Venezia 2017. “In pursuit of Venus [infected]”, invece, lo si potrà vedere anche nell’autunno del 2018 alla “Royal accademy of arts al centro di una grande mostra sull’arte dell’Oceania organizzata per celebrare 250esimo compleanno dell’istituzione londinese.

NOTA: Le immagini a seguire di "Porsuit of Venus [infected]" sono tutti particolari. Il video di sotto è la versione breve realizzata in precedenza

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Dufour et Cie, printer & publisher, Jean-Gabriel Charvet, designer The Voyages of Captain Cook (Les Sauvages de la mer Pacifique) 1805, woodblock, printed in colour from multiple blocks hand-painted gouache through stencils, printed image (overa…

Dufour et Cie, printer & publisher, Jean-Gabriel Charvet, designer The Voyages of Captain Cook (Les Sauvages de la mer Pacifique) 1805, woodblock, printed in colour from multiple blocks hand-painted gouache through stencils, printed image (overall) 170 x 1060 cm, National Gallery of Australia, Canberra, purchased from admission charges 1982–83.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Captain James Cook. Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Captain James Cook. Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

Lisa Reihana, detail in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Ultra HD video, colour, sound, 64 min. Image courtesy of the artist and New Zealand at Venice.

in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

in Pursuit of Venus [infected], 2015–17, Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

Lisa Reihana: Emissaries, Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice.

Lisa Reihana. Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice

Lisa Reihana. Biennale Arte 2017. Photo: Michael Hall. Image courtesy of New Zealand at Venice