Il proprietario del garage su cui Banksy ha dipinto Seasons Greatings si è liberato del murale per... 100mila sterline

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Il proprietario del garage di Port Talbot su cui il famoso street-artist Banksy ha dipinto il murale Seasons Greatings ha recentemente venduto l’opera. Ian Lewis , così si chiama, si è portato a casa 100 mila sterline che per un operaio siderurgico non sono da buttar via. Ma non ha dimenticato la sua città. Per due o tre anni almeno il murale dovrà rimanere esposto nella cittadina inglese.

Sulla futura collocazione dell’opera non c’è certezza ma già questa soluzione è una buona notizia per la comunità di port Talbot che ha ricevuto in regalo da Banksy un’eco mediatica, globale e inattesa. E con quest’ultima un pellegrinaggio di turisti: si stima che nel mese di dicembre circa 20mila persone siano andate a vedere il dipinto.. Ma mentre le tazze e le calamite con l’immagine di Seasons Gratings cominciavano a fiorire nei negozi della zona, Ian Lewis si sentiva gravato di una responsabilità inattesa.e sperava di riuscire a risolvere la faccenda nel minor tempo possibile. Le offerte, a dire il vero sono arrivate piuttosto in fretta ma a Lewis dispiaceva privare la cittadina dell’opera. Fin quando il mercante d’arte John Brandler non ha concluso l’affare per 100mila sterline (circa 115 mila euro) e con l’impegno di mantenere il murale in esposizione a Port Talbot per qualche anno almeno. Brandler avrebbe anche intenzione di esporre altre opere insieme a Seasons Greatings creando, di fatto, un piccolo centro d’arte contemporanea.

Così Ian Lewis ha acconsentito a vendere l’opera contro il suo stesso interesse, perchè l’offerta del mercante non era la più alta che aveva ricevuto.

Nel frattempo ‘Love is in the Bin’ l’opera autodistruttasi in asta da Sotheby’s qualche mese fa, ha trovato la sua prossima collocazione. Dopo la mostra a Baden Baden, infatti, verrà spostata alla Staatsgaleerie di Stoccarda come prestito a lungo termine.. Il museo ha dichiarato che intende riprodurre diverse immagini dell’opera in vari punti della struttura per spingere i visitatori a cercare l’originale.

Va infine segnalato che anche il Giappone è in preda alla Banksy mania. Sono, infatti stati scoperti due murali in stile Banksy (un ratto con ombrello nella baia di Tokio e una ragazza con palloncino nella città portuale di Chiba). I social si sono scatenati, i media li hanno mostrati ed è cominciato un massiccio pellegrinaggio di curiosi. Tuttavia Banksy non ne ha attestato l’autenticità attraverso l’account instagram come fa di solito per distinguere i suoi interventi dai falsi. (via Artsy, Theartnewspaper, Thejapantimes)

love is in the bin
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La sculturona di Damien Hirst star della mostra di Venezia trova casa in un casinò di Las Vegas

Damien Hirst, Demon with Bowl, 2014, as installed in Palazzo Grassi in “Treasures from the Wreck of the Unbelievable.” Photo by Prudence Cuming Associates, © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS 2019.

Damien Hirst, Demon with Bowl, 2014, as installed in Palazzo Grassi in “Treasures from the Wreck of the Unbelievable.” Photo by Prudence Cuming Associates, © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS 2019.

La mega-scultura di bronzo Demon with bowl dell’artista Damien Hirst , che è stata al centro della mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable a Palazzo Grassi, ha trovato casa. Verrà collocata in pianta stabile nel Palms Casino Resort di Las Vegas (attualmente nel bel mezzo di una ristrutturazione da 690 milioni di dollari). Quanto abbiano sborsato per l’opera di Hirst quelli di Palms di preciso non si sa, ma una cosa è certa: è una cifra a sei zeri.

Alta oltre 18 metri, Demon with bowl fa parte di una serie di tre fusioni in bronzo. A cui si aggiungono due prove d’artista per l’esposizione veneziana. L’opera che hanno ammirato i visitatori di Treasures from the Wreck of the Unbelievable, invece, era una copia in resina dell’originale (troppo pesante per la bella e fragile città lagunare) ed è stata distrutta. Insomma, non si può dire che l’opera acquisita da Palms sia unica, ma fa parte di un club ristrettissimo ed esclusivo.

Quando i calchi vennero realizzati (nel 2014) le sculture erano prezzate a 14 milioni di dollari. Un portavoce del casinò ha tuttavia rifiutato di dichiarare il costo della transazione. Di sicuro non è l’unica. Al centro del bar di Palms, infatti, ci sarà uno degli squali in formaldeide di Hirst e poi , disseminati qua e là altri 16 dipinti dell’artista britannico.

Alla steakhouse, invece, ci sarà un Jean-Michel Basquiat; sculture di Dustin Yellin al social club; opere di KAWS, Andy Warhol, Richard Prince e Christopher Wool, oltre a quelle di altri artisti contemporanei dai prezzi proibitivi completano la collezione.

La personale di Damien Hirst Treasures from the Wreck of the Unbelievable, salutata da molti come la rinascita dell’artista, si è svolta nel 2017 tra Palazzo Grassi e Punta della Dogana, in contemporanea alla scorsa edizione della Biennale d’arte di Venezia. Attualmente, invece, è possibile vedere tre opere di Hirst alle Gallerie d’Italia di Napoli dove è in corso la mostra London Shadow: La rivoluzione inglese da Gilbert & George a Damien Hirst. (via Artsy)

Damien Hirst, Demon with Bowl, 2014, as installed in Palazzo Grassi in “Treasures from the Wreck of the Unbelievable.” Photo by Prudence Cuming Associates, © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS 2019.

Damien Hirst, Demon with Bowl, 2014, as installed in Palazzo Grassi in “Treasures from the Wreck of the Unbelievable.” Photo by Prudence Cuming Associates, © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS 2019.

bar of the Palms Casino Resort. courtesy Palms Casino Resort

bar of the Palms Casino Resort. courtesy Palms Casino Resort

"Love is in the bin" di Banksy, autodistrutto a metà, vola in Germania per una mostra al museo di Baden Baden

Sono passati meno di 3 mesi da quando Girl with balloon di Banksy (2006) si è autodistrutta in asta da Sotheby con gran clamore mediatico e per l’opera , che adesso si chiama Love is in the bin, è cominciata una nuova vita. Con un neo-proprietario (il cui nome non è mai stato reso noto), con un certificato d’autenticità nuovo di zecca e un valore verosimilmente accresciuto dalla sua storia recente, il dipinto si appresta a volare in Germania. Il Museum Frieder Burda di Baden Baden, infatti, gli dedicherà una mostra.

Con buona pace dell’intenzione di Banksy di mettere in scena l’autodistruzione dell’opera per criticare il mercato dell’arte, l’esposizione, che si svolgerà dal prossimo 5 febbraio (fino al 3 marzo) nelle sale del museo tedesco, segna una sua ulteriore legittimazione (con conseguente consolidamento del valore commerciale). Love is in the bin viene addirittura definita dal materiale ufficiale: “la nuova icona globale”.

"Ci aspettiamo un grande interesse da parte del pubblico, in particolare dei giovani e dei fan di Banksy. Allo stesso tempo, dobbiamo resistere alla tentazione di mostrare l'immagine come un trofeo. Questo non sarebbe sicuramente quello che l'artista aveva in mente. Invece, stiamo cercando di aderire al suo approccio consistente nel democratizzare l'arte e stiamo attualmente discutendo su come rendere l'immagine accessibile a quante più persone possibili" ha detto il direttore del Museum Frieder Burda, Henning Schaper. E’ già confermato, comunque, che l’accesso all’opera sarà gratuito.

Nel frattempo, a Port Talbot il murale Season’s Greetings di Banksy è stato oggetto di un intenso pellegrinaggio durante l’intero mese di dicembre e di un attacco da parte di un ubriaco. Tanto che è stato necessario proteggerlo con un’intelaiatura di plastica. L’opera ha anche portato il proprietario dell’edificio su cui è stata realizzata a un accorato sfogo mediatico. Il signor Lewis, infatti, si era sentito ricadere sulle spalle (e sul portafoglio) la responsabilità di tutelare da solo parte del patrimonio artistico inglese. Inutile dire che il Comune di Port Talbot non se l’è fatto ripetere due volte, e si è offerto di farsi carico di ogni spesa in cambio di Season’s Greetings.

A questo punto, per chi non intendesse partire per la Germania o l’inghilterra, ma avesse un gran desiderio di vedere qualche opera di Banksy, va segnalato che al Mudec di Milano è in corso A Visual Potest- The Art of Banksy. La mostra non è stata autorizzata dal writer britannico, come del resto tutte le altre a lui dedicate.

Image via @Banksy

Image via @Banksy

Banksy, Love is in the Bin, 2018, Privatsammlung, Foto: Sotheby's, © Banksy

Banksy, Love is in the Bin, 2018, Privatsammlung, Foto: Sotheby's, © Banksy