Le sculture dell’artista giapponese Tanabe Chikuunsai IV sono enormi. Si estendono dal pavimento al soffitto e spesso danno l’impressione di uscire nelle pareti delle stanze adiacenti. Fatte di pezzi di bambù intrecciati a mano (dopo essere stato inumiditi per fargli prendere la curvatura ideale) danno l’impressione di leggerezza e compattezza allo stesso tempo. Come fossero fatte di una materia liquida e vischiosa. O, perché no, come se fossero state tessute da un gigantesco insetto.
Per realizzare le sue sculture Tanabe Chikuunsai IV, attualmente in mostra nella dimora storica Domaine de Chaumont-sur-Loire, usa solo un particolare tipo di bambù: il bambù tigre (torachiku, torafudake) o bambù nero, che in Giappone cresce solo in un posto.
E se tutto questo non fosse abbastanza, lui il bambù spesso lo ricicla.
Le sue sculture sono molto simili e allo stesso tempo profondamente diverse da quelle realizzate dalla giovane artista inglese Ellen Bacon (ne ho parlato qui). Le forme e le dimensioni delle opere, insieme ovviamente all’abitudine di intrecciare il legno in installazioni site-specific la richiamano. Ma la libertà espressiva della Bacon in Tanabe Chikuunsai IV lascia spazio al rigore del metodo. E poi, per Chikuunsai IV intrecciare il bambù è un affare di famiglia.
Sia il padre che il nonno prima di lui già lo facevano. Così l’artista considera il suo lavoro una faccenda intima, un modo per ricongiungersi alle proprie radici personali e alla storia del suo popolo.
Laureato in scultura presso la Tokyo University of the Arts, ha insegnato l’arte di lavorare il bambù in una scuola a Beppu , sull'isola di Kyushu, in Giappone.
“La connessione con la natura in tutta la sua generosità è la fonte dell'esistenza del genere umano sulla Terra, della convivenza tra l'umanità e la natura- ha detto l’artista a proposito dell’opera realizzata al Domaine de Chaumont-sur-Loire- Per questa installazione, ho usato un elemento naturale, il bambù, che qui esprime questa connessione tra Natura, Genere Umano e Storia.”