Delicata e poetica, ‘Beyond Time’, dell’artista giapponese Chiharu Shiota, è completamente bianca. Se si escludono i fili di metallo nero che disegnano un pianoforte tridimensionale da cui l’installazione si libra verso il soffitto della cappella del XVIII secolo dello Yorkshire Sculpture Park, tutto è candido e poco appariscente.
Per dare vita a quest’ennesima installazione di Shiaru Shiota sul tema della memoria, della perdita, dello scorrere del tempo, sono stati necessari ben duemila gomitoli di lana, tanti spartiti e un consistente numero di ore di lavoro. Shiota, infatti, concepisce le sue eteree sculture come pittura tridimensionale e per crearle intreccia a mano un fitto reticolo di fili. A volte inserendo degli oggetti nelle maglie (in questo caso degli spartiti). Il risultato, più complesso di una ragnatela, è spettacolare e poetico.
‘Beyond Time’ è un affresco tridimensionale dedicato alla storia dell’antica cappella dello Yorkshire Sculpture Park, che intorno al 1744 svolgeva la sua funzione catalizzando una comunità intorno a se. Ed è proprio alle esperienze individuali delle persone che la frequentavano che la scultura fa riferimento. Le loro intere vite dalla culla in poi, rappresentate come un reticolo di fili che s intrecciano tra loro intorno al ricordo di un pianoforte.
‘Beyond Time’, come quasi tutte le installazioni di Chiharu Shiota, è effimera e site specific (cioè creata per il luogo che la sta ospitando). A questo proposito tempo fa l’artista ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla rivista Artnet: "Prima di creare un'installazione, devo vedere lo spazio ed esserne avvolta. Sento come se il mio corpo e lo spirito trascendessero in una certa dimensione. Dopo questo processo, disegno uno schizzo e mostro la mia idea al museo. Ma il risultato sembra sempre molto diverso“.