L’installazione del giovane artista italiano Edoardo Tresoldi si estende per ben 7mila metri quadri. Rappresenta strutture architettoniche che ricordano il Rinascimento: colonnati, cupole ecc. Ci sono anche gli uccelli, che volano tranquilli, in questo paesaggio così inusuale per l’esotica Abu Dhabi. E tutto (volatili compresi) è fatto di rete metallica.
Per Edoardo Tresoldi si tratta di una cosa normale; lui scolpisce questo materiale rubato ad usi più pratici interamente a mano da diversi anni a questa parte. Di solito crea delle architetture, che riescono, contemporaneamente, a mostrare quello che già c’è, a reimmaginare il paesaggio e a porzionare lo spazio. A volte, tuttavia, effigia anche figure e forme affatto lineari. Con la rete metallica riesce a disegnare in 3d delle illustrazioni incredibilmente dettagliate e scenografiche.
Nel caso dell’ installazione di Abu Dhabi, l’artista puntava a creare un’atmosfera magica, dove realtà e sogno si fondessero nell’esperienza dei presenti. Ma anche a dividere lo spazio per renderlo più accogliente e meno impersonale. Infatti, l’opera era parte di un evento reale nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.