L’ultima scultura di Joana Vasconcelos si intitola “Suspensao” (Sospensione) e rappresenta un rosario gigantesco. Come altre opere dell’artista portoghese ha suscitato polemiche. A qualcuno è piaciuta molto, ad altri no. Nonostante questo chiacchiericcio, che ha animato le pagine della cultura dei giornali portoghesi, d’ora in avanti la monumentale installazione saluterà i fedeli al loro ingresso nel santuario di Fatima.
Il monumento è stato inaugurato all’inizio di maggio in concomitanza con la visita di Papa Francesco.
Le dimensioni di “Suspensao” (Sospensione) sono notevoli: 26 metri d’altezza, 10 di larghezza per 540 chili di peso. I grani di questo rosario, un po’ kitsch e molto attento alla sensibilità di un pubblico particolare, sono 60 come i differenti misteri rivelati dalla Vergine ai pastorelli.
L’opera, completamente bianca, è stata realizzata in plastica e ha all’interno dei led che illuminano il piazzale di una luce fluorescente. Joana Vasconcelos, ha sottolineato che anche questo particolare è simbolico.
“Il mio rosario è unico per la sua integrazione nello spazio e perché illumina la notte di una luce fluorescente che è tipica delle immagini della vergine di Fatima- ha detto all’inaugurazione del monumento- Ha a che vedere con la relazione tra il cielo, la terra e la luce”.
Quello che colpisce nell’opera, è la capacità di completare con semplicità e una certa grazia, il paesaggio architettonico in cui la scultura è stata installata. Ma qualcuno con malizia ha notato, invece, la somiglianza con il rosario che un medico (Osmar Salles) aveva messo in Brasile negli anni ‘90 (sempre in concomitanza con la visita di un pontefice). Alle accuse di plagio l’artista ha risposto con una simbolica alzata di spalle: “Ci sono artisti che hanno fatto rappresentazioni di rosari- ha detto a El Pais- Nella recente visita papale in Egitto, hanno montato un rosario di palloncini”.