Ai Weiwei ha ricoperto con 14 mila giubbotti salvagente il colonnato della Konzerthaus di Berlino. L’installazione temporanea è stata montata nei giorni scorsi, per poter accogliere i membri della giuria del festival Cinema for peace il 15 febbraio, di cui il famoso artista era presidente.
Ai Weiwei con quest’opera ritorna sul tema dei rifugiati che sbarcano sulle coste europee, dopo un periodo di permanenza sull’isola greca di Lesbo. Durante il quale si è fatto fotografare nella stessa posa di un bimbo che non era sopravvissuto alla traversata.
L’installazione è costituita dai giubbotti arancioni, fissati l’uno all’altro ed ancorati al colonnato del Salone dei concerti, oltre che da un gommone.
E simboleggia le migliaia di vicende di uomini e donne cancellate dal disumano incedere della Storia. Diventando un’emergenza umanitaria di cui l’Europa non vuole farsi carico.
Dal punto di vista estetico ricorda una composizione di lanterne cinesi e ammorbidisce con grazia la pomposità del colonnato neoclassico dell’edificio.
I giubbotti salvagente sono quasi sempre di cattiva qualità, vengono fabbricati in Turchia e pagati un prezzo esorbitante dai migranti prima della traversata. (via Colossal e Designboom)
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