Il candore delle cave di Carrara che nella fotografia aerea di Bernhard Lang si fa Astrattismo

all photos © bernhard lang

all photos © bernhard lang

La serie “Carrara Marble” del fotografo tedesco Bernhard Lang (di cui ho parlato qui e qui) sembra un susseguirsi di rappresentazioni astratte tono su tono. Molto raffinate, molto pittoriche, persino materiche.
In realtà, invece, si tratta di fotografie aeree delle cave di marmo di Carrara sulle Alpi Apuane.

Bernhard Lang, che nelle sue immagini mixa estetica e temi sociali, ha già riletto il paesaggio italiano nella serie “Adria” (sul litorale Adriatico). In “Carrara Marble” ha lavorato con la tavolozza composta quasi esclusivamente di toni del crema e del bianco, riuscendo comunque ad arrivare a delle immagini convincenti.

Perfarlo, Lang, senza abbandonare la fotografia aerea che è un po’ il suo marchio di fabbrica, ha dovuto cambiare spesso l’angolazione delle inquadrature.

“L’eccezionale qualità di questo marmo bianco è nota sin dai tempi dei romani- spiega Bernhard Lang- quando l’impero romano già lo usava per la costruzione dei suoi più prestigiosi monumenti e sculture. Il nobile marmo di Carrara è stato valorizzato da da vari artisti e maestritra i quali Michelangelo, Da Vinci, Bernini e Rodin. Le cave di Carrara hanno prodotto più marmo di ogni altro posto sulla terra. Lavorare nelle cave è stato pericoloso e continua ad esserlo ai giorni nostri”.

Del tutto priva di pericoli non è neppure la tecnica di Bernhard Lang, che per catturare i suoi scatti si sporge da piccoli aerei macchina fotografica alla mano.

Per vedere qualche foto in più di “Carrara Marble” o dare un’occhiata ad altre serie scattate dal fotografo con sede a Monaco, si può consultare il suo sito internet o seguire Bernhard Lang sui suoi account Instagram e Behance.

bernhard-lang-carrara-marble
bernhard-lang-carrara-marble-01
bernhard-lang-carrara-marble-02
bernhard-lang-carrara-marble-03
AV_Carraa003.jpg
bernhard-lang-carrara-marble-05
bernhard-lang-carrara-marble-06
bernhard-lang-carrara-marble-07
bernhard-lang-carrara-marble-08

La fotografia aerea di Berhard Lang che trasforma le costellazioni di allevamenti ittici nei disegni di un bambino

fotografia-aerea-bernhard-lang-fish-farms

Bernhard Lang ha scattato ‘Fish Farms’ sorvolando la costa greca con un elicottero. Una serie di immagini aeree in bilico tra l’astrattismo e i disegni dei bambini, che invece ritrae l’acquacoltura nel Mediterraneo.

E porta impresso lo stile inconfondibile del fotografo tedesco sempre in perfetto equilibrio sul crinale che separa lo stupore del vedere dall’impegno sociale.
Nel caso di ‘Fish Farms’ Lang riflette sugli allevamenti ittici e sui risvolti economico-ambientali di un argomento controverso (secondo alcuni sarebbero l’unico mezzo per aiutare i Paesi in via di sviluppo mentre altri ritengono che l’impatto ambientale sarebbe devastante).
Lang però in alcune dichiarazioni rilasciate a Colossal si limita a sottolineare quanto il futuro della Grecia e quest’industria siano legati.
"L'industria dell'acquacoltura greca è importante per il Paese” dichiara "E lo è di più a causa della cattiva situazione economica in Grecia. Il pesce, soprattutto spigola e orata, è una delle loro più grandi esportazioni agricole, accanto all'olio d'oliva ". Ma i prezzi del pesce d’allevamento sono scesi sempre più negli ultimi anni minacciando un settore cruciale.
Formalmente le costellazioni di allevamenti ittici di Bernhard Lang sembrano composizioni astratte tracciate da un illustratore di cartoni animati. Un succedersi di cerchi leggeri, vagamente infantili, su fondo blu. Come se la sola distanza avesse completamente trasfigurato il soggetto. Del resto questa è una caratteristica costante nella fotografia aerea di qualità.

Bernhard Lang si è specializzato negli scatti ad alta quota che cattura con coraggio. I soggetti sono vari ma il tema ricorrente è quello dell’industria e dell’impatto degli insediamenti produttivi sull’ambiente. Come nella recente serie ‘Manila’ o in ‘Tulip Fields’.  Per vedere altre immagini di questo fotografo si possono consultare i suoi account Behance ed Instagram.

bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-01
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-02
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-03
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-04
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-04
bernhard-lang-fotografia-aerea-serie-fish-farms-06

Kito Fujio ha fotografato scivoli e giostre che sembrano usciti da una fiaba nera ma sono l’attrezzatura dei campi gioco giapponesi

kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone

Kito Fujio ha abbandonato il suo lavoro d’ufficio nel 2005 per diventare un fotografo freelance. Da allora e per i 12 anni seguenti si è spesso occupato di edifici che dispongono di spazi d’intrattenimento per i più piccoli. Ma l’idea di creare la serie ‘Playground Equipment’ risale solo all’ultimo periodo, quando l’interesse di Kito Fujio si è concentrato sull’arredo modellato in cemento dei parchi gioco per bambini.

Ci sono pesci giganti e cavallette dalle lunghe antenne, teste di diavolo e corolle di tulipano ma anche robot ed elettrodomestici. Sembrano delle scenografie uscite da una fiaba nera o da un horror di serie B. Anche perché Fujio fotografa scivoli, giostre e quant’altro solo di notte, illuminando i giochi prima dall’interno e poi dall’esterno. L’effetto che ne esce è di mistero ed inquieta attesa.

Questi giochi per bambini modellati in cemento, in barba alla sicurezza sono installati un po’ in tutto il Giappone. D’altra parte sono quasi sempre oggetti vintage, molto amati in passato per la durata pressochè eterna e la scarsa manutenzione che richiedono.
Senza contare che l’uso del cemento per realizzare sculture in spazi pubblici ad uso dei più piccoli, in passato ha avuto i suoi sostenitori.

Il famoso scultore, architetto e designer Isamu Noguchi (che già nel 1933 creò arredi urbani per bambini) lo ha usato spesso. Ad esempio per una scultura-gioco donata alla città di Spoleto nel 1968 (‘Octetra’).

‘Playground Equipment’ è parte del libro fotografico di Kito Fujio in vendita sul suo sito internet. (via Colossal, Spoon&tamago)
 

ATTENZIONE: Non sono riuscita a verificare la correttezza delle informazioni sulla biografia dell’artista e sull’uso del cemento nei parchi gioco giapponesi ma propongo ugualmente questo articolo per la serietà delle due testate online da cui ho tratto le informazioni.

kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-01
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-02
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-03
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-04
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-05
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-06
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-07
kito-fujio-arredi-cemento-parchi-gioco-bimbi-giappone-08