L'albero di ciliegio in fiore più grande del mondo è in Giappone e non sfiorisce mai perchè è fatto di LEGO

lego-3.jpg

L'albero di ciliegio in fiore in mattoncini LEGO più grande del mondo si può ammirare nel parco LEGOLAND Japan di Nagoya. In Giappone, ovviamente.

Sul fatto che superi di gran lunga tutte le opere simili realizzate fin ora non c'è alcun dubbio, perchè si è già guadagnato il suo spazio nel Guinness  dei primati. Per completarlo sono stati necessari ben 881mila e 470 pezzi di vari colori oltre a 6mila e 500 ore di lavoro per assemblarlo.  

Insomma un omaggio monumentale (ben 3mila e 333 chili di peso) in versione pop all'hanami e ai bellissimi sakura, che in primavera donano ulteriore fascino al Giappone. E ulteriore turismo.

L'albero di mattoncini LEGO non incrementerà certo così tanto gli introiti nel settore ma si può ammirare tutto l'anno con non pochi vantaggi. D'altra parte, si tratta di una scultura spettacolare, con un grande tronco striato, un piccolo tappeto d'erba di diverse sfumature e lanterne che si illuminano la notte. E qualche beneficio in termini di turismo può ben pretendere di portare.

Nel video qui sotto potrete vedere la costruzione e l'assemblaggio. (via My Modern Meet)

lego-1.jpg
lego-4.jpg
lego-cherry-blossom-tree-3.jpg
lego-2.jpg
lego-5.jpg

Hong Kong Ballet: Un po’ personaggi di un manga un po’ attori di un musical anni ‘50, i ballerini che danzano per le strade della metropoli

hk-ballet-05.jpg

La compagnia di danza Hong Kong Ballet ha appena presentato la sua nuova campagna pubblicitaria stagionale. Una serie di immagini spettacolari, che fondono gli angoli iconici della metropoli asiatica con le acrobazie dei ballerini. Già, perchè per realizzarla gli artisti hanno dovuto infilare le scarpe da punta e lanciarsi nelle figure più difficili della danza classica nel bel mezzo di Hong Kong.

La campagna pubblicitaria realizzata dall’agenzia creativa statunitense Design Army arriva insieme alla direzione artistica del cubano americano Septime Webre che dopo il periodo passato a tenere le redini del Washington Ballet è sbarcato in Asia con l’intenzione di dare ancora più freschezza e vigore agli spettacoli degli orientali.

L’Hong Kong Ballet, infatti, è attiva dal ’79 (una delle prime compagnie di danza classica in tutta l’Asia) e rappresentando opere che vanno dal XIX secolo ai giorni nostri, ha sempre puntato sull’innovazione.

La campagna pubblicitaria sottolinea, con la forza dei costumi, con i colori intensi e attraverso i luoghi simbolo della città, la voglia di stupire della compagnia pur mettendo in scena dei pezzi classici. Ma a lasciare a bocca aperta sono i ballerini che con la massima, apparente, naturalezza, si esibiscono in contorsioni e piroette in luoghi poco adatti a questo tipo di movimenti. Come su una barca o nel bel mezzo di una via del centro.

L'Hong Kong Ballet fa dei tour in giro per il mondo. Per tenersi informati sui loro spettacoli e sulle suggestive coreografie, tuttavia, ci sono il sito internet della compagnia ma anche il canale youtube e l'account instagram.(via Creative Boom)

hk-ballet-02.jpg
hk-ballet.jpg
hk-ballet-01.jpg
hk-ballet-06.jpg
hk-ballet-04.jpg
hk-ballet-03.jpg

‘Melting Memories’ di Refik Anodol è la prima installazione a mostrare come cervello evoca i ricordi. Dati alla mano

swish-2.gif

L’artista multimediale e designer di origini turche Refik Anadol ha fatto un lavoro monumentale per realizzare l’installazione ‘Melting Memories’. Perché l’opera, che si propone di mostrare come funziona il cervello nel tempo, non è di fantasia ma si basa sui dati degli elettroencefalogrammi.

Presentata nel 2018 alla Pilevneli Gallery di Istanbul, ‘Melting Memories’, già a vederla suscita stupore. E’ composta da un enorme schermo al LED (quasi 5 metri per 6) fatto su misura e da schiuma rigida fresata CNC. Per realizzarla, poi, Anadol ha combinato dipinti basati sui dati, proiezioni di luce e sculture poggiate sugli ‘augmented data’ (l’artista ha cioè aumentato il numero di immagini nel set di dati disponibili). 

Il risultato di tanta tecnologia combinata a una certa dose di rigore scientifico è morbido e cangiante. A momenti le forme che si creano sembrano fiori che sbocciano, poi montagne viste dall’alto, o nubi, onde e ghiacciai.

Per raccogliere i dati necessari a dare vita a questa incredibile installazione Refik Anadol ha condotto degli esperimenti al Laboratorio Neuroscape dell’Università della California (San Francisco). "Anadol raccoglie dati sui meccanismi neurali del controllo cognitivo da un EEG (elettroencefalogramma)- spiega il suo sito web- che misura i cambiamenti nell'attività delle onde cerebrali e fornisce le prove di come funziona il cervello nel tempo. Questi set di dati costituiscono gli elementi costitutivi degli algoritmi unici di cui l'artista ha bisogno per creare le strutture visive multidimensionali in mostra. "

Questa installazione parla di memoria e di come il nostro cervello si muove. Quindi in qualche modo anche di nostalgia e pensiero. Volendo persino di intelligenza artificiale. Anche se tutte le opere di Refik Anadol in fondo soprattutto esplorano la terra di confine tra realtà fisica e digitale. 

Per vedere altre opere di  Refik Anadol ci sono il suo sito web ma anche gli account Instagram, Vimeo e Behance. (via Colossal)

swish-1.gif