Presentata il 9 ottobre “Our Glacial Perspetives” di Olafur Eliasson è ad un tempo un modo per celebrare la bellezza delle cime ghiacciate e del cielo attraverso una scultura asciutta, ma anche di rivisitare antiche invenzioni. In un ottica dove passato e futuro convivono nell’esprienza del presente.
L’installazione permanente, è stata eretta sulla vetta Grawand (bel 3mila e 212 metri) del Giacciaio di Giogo Alto in Alto Adige. Un paesaggio che sembra fatto solo di rocce, neve e cielo. Aspro e desolato ma reso particolarmente fragile dai cambiamenti del clima.
Eliasson accentua questi aspetti. Dapprima con una serie di porte. Nove soglie, distanziate ad intervalli calibrati proporzionalmente alla durata delle ere glaciali, che accompagnano i visitatori per i 410 metri di montagna lungo la cresta scolpita nei detriti del ghiacciaio. E, via via, lo conducono all’opera vera e propria.
Olafur Eliasson la descrive così: "Sono davvero entusiasta di aver avuto l'opportunità di creare Our glacial perspectives, soprattutto per il Monte Grawand e il ghiacciaio Hochjochferner. L'opera d'arte funge da lente d'ingrandimento per l'esperienza molto particolare del tempo e dello spazio che questo luogo offre: vasto e sconfinato da un lato, locale e specifico dall'altro. È un dispositivo ottico che ci invita a impegnarci, dalla nostra posizione di carne ed ossa, su prospettive planetarie e glaciali. "
Una sorta di osservatorio d’acciaio e vetro, che, dopo aver dato informazioni incontrovertibili al visitatore semplicemente interrogando gli elementi, lo cala in un mondo antico e moderno, fatto di astronomia e minuscole variazioni di colore.
"Lo spettatore può utilizzare il padiglione come uno strumento astronomico- spiegano gli organizzatori- puntando lo sguardo sugli anelli circostanti, che seguono il percorso apparente del sole nel cielo in un dato giorno. Gli anelli dividono l'anno in intervalli di tempo uguali: l'anello superiore segue il percorso del sole nel solstizio d'estate; l'anello centrale segue l'equinozio; e l’ultimo il solstizio d'inverno. Ogni anello è a sua volta suddiviso in lastre di vetro rettangolari che coprono un arco di 15 minuti del movimento del sole attraverso il cielo, consentendo allo spettatore di determinare l'ora del giorno in base alla posizione del sole. All'esterno del padiglione, due anelli paralleli in acciaio incorniciano la linea dell'orizzonte, mentre i semianelli che sostengono la struttura indicano gli assi nord-sud ed est-ovest".
Mentre i vetri colorati sulla falsa riga del cianometro, riflettono e filtrano a luce del sole ma si possono anche cofrontare al tono di blu del cielo.