La psichedelica e cinematografica Casa Vicens di Gaudì nelle fotografie di David Cardelús

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Tra revival, architettura orientale e influssi moreschi, fusi e piegati fino a farne qualcosa di diverso, Casa Vicens di Barcellona, è la prima opera di rilievo di Antoni Gaudí. L’edificio, attualmente museo e patrimonio UNESCO, è adesso al centro di una serie di scatti del fotografo spagnolo David Cardelús, che sottolineano il contrasto tra linee rigorose e ricchezza delle decorazioni. Ma soprattutto portano alla luce la vibrante intensità del colore, tanto esuberante da sembrare psichedelico.

Casa Vicens è stata costruita su commissione tra il 1883 e il 1885 a Gràcia che allora era un villaggio separato da Barcellona. Costituì un pionieristico esempio di architettura neomudéjar. Per lungo tempo residenza privata è rimasta chiusa al pubblico fino al 2017 (ne ho parlato qui). I suoi interni quindi, sono ancora relativamente poco conosciuti e le fotografie di David Cardelús colmano questa lacuna con la nitida ricchezza di particolari (sempre bilanciate dal taglio chiuso e rigoroso).

Cardelús vive a Barcellona dove insegna fotografia all’Universitat Pompeu Fabra ELISAVA. Ha già ritratto Casa Batlló di Gaudí, la Cripta di Gaudí, Palau Güell e El Capricho e ha dichiarato che spera di riuscire a immortalare tutte le opere dell’architetto catalano.

Casa Vicens di Gaudì ha un suo sito internet che ne racconta la storia e il presente. Gli scatti di David Cardelús, invece, si possono vedere sia sul suo sito che sull’account Behance. (via Colossal)

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La prima casa disegnata da Gaudì apre al pubblico dopo 130 anni di Storia

© Casa Vicens, Barcelona 2017: all images by Pol Viladoms.

© Casa Vicens, Barcelona 2017: all images by Pol Viladoms.

Casa Vicens è stata costruita a Barcellona tra il 1883 e il 1885. Fu il primo progetto dell’architetto catalano Antoni Gaudì, che ai tempi aveva appena 31 anni. Da allora è sempre stata una residenza privata. E’ passata di mano, è stata rimaneggiata ma non ha mai aperto le sue porte al pubblico. Fino ad ora.
Dal prossimo autunno, infatti, Casa Vicens diventerà un museo. Dedicato a Gaudì, naturalmente.

L’edificio venne commissionato all’architetto catalano dal produttore di piastrelle Manuel Vicens i Montaner. Doveva essere una residenza estiva ma venne venduto già nel 1899 alla famiglia Jover che ne è rimasta la proprietaria per oltre un secolo.

Recentemente Casa Vicens è stata acquisita dalla banca indipendente di Andorra, Morabanc, ed è stata sottoposta ad un importante restauro che ha toccato sia l’esterno che gli interni. Le ricche decorazioni, le tele appese alle pareti e i muri stessi sono stati riportati al loro antico splendore. Non è stato possibile, invece, ricreare l’ampio giardino che originariamente cingeva la dimora. Tuttavia si è cercato di riprodurre l’atmosfera dell’area verde originaria.

A occuparsi del restauro sono stati gli architetti José Antonio Martínez Lapeña ed Elías Torres, dello studio Martínez Lapeña-Torres Arquitectes, e David García di Daw Office.

In Casa Vicens, Antoni Gaudì, si cimenta in uno dei primi esempi di architettura Neomudéjar. Adesso l’edificio, già decretato Patrimonio dell’Umanità da UNESCO, entrerà a far parte della Gaudì Route insieme ad altri dodici gioielli architettonici (tra i quali, ovviamente la Sagrada Familia). (via Dezeen, Colossal)

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