E’ un mondo onirico e disturbante, immobile ma pulsante, ironico eppure crudele quello che la coppia di artisti cinesi Sun Yuan & Peng Yu ha messo in scena nella lobby dell’antico hotel St Regis di Roma. Dove un’infilata di sculture talmente iperrealiste da sembrare vive, stupiscono i visitatori e, senza che se ne rendano conto, attraverso il paradosso, li portano sul poco confortevole terreno del dubbio.
Sun Yuan & Peng Yu, che solo pochi mesi fa hanno monopolizzato l’attenzione del pubblico della Biennale di Venezia con i loro macchinari feroci, per il St Regis Rome hanno scelto le tre opere: Teenager Teenager; Didn’t notice what I am doing e If I Died. Ognuna composta da un complesso di sculture iperrealiste in vetroresina che dal portone dell’hotel accompagnano i visitatori per tutta la vasta lobby fino all’area ristorante quasi mischiandosi al personale e agli ospiti dell’albergo.
Per prima si incontra Didn’t notice what I am doing, coposta dalle riproduzioni a grandezza più o meno naturale di un rinoceronte e un triceratopo. Posti a guardia dell’ingresso come i leoni della classica tradizione scultorea, sembrano due creature strettamente imparentate, qualsi indistinguibili nella distrazionne. Eppure niente li unisce, spingendo a interrogarsi sulla falllacia delle impressioni e sull’inadeguatezza della conoscenza.
If I Died è una sinfonia scultorea toccante, che installata nei vasti interni sfarzosi del palazzo romano dà il meglio di se. Al centro c’è l’anziana madre di Peng Yu che si libra nell’aria guidata da razze giganti e uccelli colorati. La scena descrive il modo in cui la donna immagina se stessa nella vita dopo la morte. Poetica fino ad essere struggente, l’opera ha in se anche un’intensa nota cruda.
Teenager Teenager, infine, nel sostituire dei massi alla testa di un vasto numero di sculture elegantemente abbigliate esprime in maniera plastica l’incapacità di comunicare e i conflitti generazionali.
La mostra di Sun Yuan & Peng Yu al St Regis Rome è stata organizzata da Galleria Continua che così sintetizza il lavoro del duo cinese: “Conosciuti internazionalmente per il carattere spesso destabilizzante e provocatorio delle loro opere e per l’uso di materiali singolari, Sun Yuan & Peng Yu hanno iniziato a collaborare in coppia dalla fine degli anni ’90. Le loro opere sono la dimostrazione di una costante analisi della vita attraverso l’esperienza a cui spesso anche il pubblico è invitato a partecipare nella volontà di trovare l’essenza e la sostanza che si nasconde dietro l’apparenza.”
Con una sede storica a San Giminiano e tre nel mondo, Galleria Continua è ormai un brand internazionale. All’interno del St Regis (nella sala Diocleziano) ha appena inaugurato il suo quinto avanposto. La mostra di Sun Yuan & Peng Yu nella capitale si inserisce nelle celebrazioni per questo nuovo matrimonio e per il trentennale della galleria. Le opere, rimarranno esposte fino al 26 aprile 2020.