Tutta la bellezza di semi, pollini e cellule vegetali nella micrografia colorata di Rob Kesseler

Scabiosa cretica. Tutte le fotografie (c) Rob Kesseler via Colossal

Scabiosa cretica. Tutte le fotografie (c) Rob Kesseler via Colossal

L’artista britannico Rob Kesseler realizza raffinate micrografie di semi, pollini, foglie e cellule delle piante. Ingrandisce il soggetto un numero imprecisato di volte con il microscopio , ne fotografa delle sezioni che poi assembla e colora. Con un mix di processi microscopici, scientifici, digitali e manuali, ottiene delle immagini spettacolari e cesellate. Talvolta drammatiche nel far emergere forme minuscole come stupefacenti protagoniste di una galleria di ritratti vegetali.

Rob Kesseler che ha usato vari medium espressivi si è alla fine soffermato sul rapporto di collaborazione tra arte e scienza. In una breve intervista ha così definito l’intersezione delle due discipline: "un processo e un prodotto, una sintesi morfogenetica di due culture espansive e un modo di esaminare il mondo attraverso una serie di filtri".

Secondo Kesseler l’arte e la scienza ora e in futuro intratterranno più spesso un dialogo costruttivo. Di certo c’è che lui lo fa abitualmente. Membro della Linnean Society, della Royal Society of Arts e della Royal Microscopical Society è presidente di Arte, Design e Scienza presso l’università Central Saint Martins. Sta poi lavorando a due progetti sul cambiamento climatico. In quello con il giornalista Mathew Tucker di BBC ha reso visibile la struttura di specie vegetali particolarmente resistenti a un aumento delle temperature,

Rob Kesseler condivide le sue stupefacenti micrografie su Instagram e nei libri dedicati a pollini semi e frutta. (via Colossal)

Medicago arborea

Medicago arborea

Daucus carota

Daucus carota

Santolina chamaecyparissus

Santolina chamaecyparissus

Salix caprea

Salix caprea

Viburnum

Viburnum

La Monaco estiva, verde e rilassata, della fotografia aerea di Bernhard Lang

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Dopo Roma (di cui ho parlato qui) Bernhard Lang ha concentrato l’obbiettivo della sua macchina fotografica su Monaco. E la grande città bavarese, vista dell’alto durante l’estate, ne esce serena.e vivibile Come se i ritmi lenti della stagione calda le fossero congeniali

Il ciclo di immagini di Monaco si intitola, molto semplicemente, Aerial View Munich e fa parte della recente serie di fotografie aeree delle città europee Aerial View European Cities. E’ il primo che Lang dedica a una non-capitale. Le fotografie sono state scattate la scorsa estate.

D’altra parte Monaco è la città in cui vive: “Volevo catturare l’atmosfera e il carisma della città dall’alto”. ha scritto su Behance.

Come già negli altri cicli Bernhard Lang si concentra sui luoghi simbolo e ne fornisce un punto di vista inedito che completa la memoria e, allo stesso tempo, entra in conflitto con essa. Ci sono la Marienplatz e la Gaertnerplatz oltre a monumenti come la Torre Cinese e il Friedensengel (o Angelo della Pace). Ma Lang dedica molto spazio anche alle rive del fiume artificiale Eisbach e all’allegro mosaico di asciugamani colorati e biciclette parcheggiate alla bell’e meglio, che le punteggiano.

Specializzato nella fotografia aerea, Bernhard Lang, ha lavorato a lungo sugli insediamenti produttivi e su tutte le attività umane che tolgono spazio alla natura e modificano il paesaggio. In questi cicli di immagini che ritraggono le città, cerca di trovare un punto d’equilibrio tra la Storia di cui i monumenti e l’architettura sono muti testimoni e la vita che gli scorre incontro.

Per vedere altre fotografie aeree di Berhard Lang, sia di Aerial View European Cities, che delle altre serie, si può consultare il suo sito internet o seguire l’account instagram

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Un fotografo finlandese cattura la rara visione di una spiaggia ricoperta di uova di ghiaccio

uova di ghiaccio sull'isola di Hailuoto in Finlandia. Fotografia di Risto Mattila

uova di ghiaccio sull'isola di Hailuoto in Finlandia. Fotografia di Risto Mattila

Il fotografo amatoriale Risto Mattila, domenica scorsa passeggiava con sua moglie sulla spiaggia di Marjaniemi sull'isola di Hailuoto in Finlandia e si è imbattuto in una distesa di uova di ghiaccio. Centinaia di uova di ghiaccio. Una aveva le dimensioni di un pallone da calcio.

Risto Mattila ha scattato una serie di immagini poi condivise si Instagram.

Lo spettacolo irreale si è diffuso a macchia d’olio sulla rete e sui giornali di tutto il mondo. I media riportano che la superficie occupata dall’insolito materiale era vasta (approssimativamente 30 metri). Rendendo ancora più spettacolare il paesaggio autunnale dell’estremo nord europeo.

Quello fotografato da Risto Mattila è un fenomeno meteorologico raro. Che si può verificare una volta all’anno, solo se una serie di condizioni vengono soddisfatte contemporaneamente.

"Hai bisogno della giusta temperatura dell'aria (sotto lo zero, ma solo un po ') - ha detto a The Guardian Jouni Vainio dell'Istituto meteorologico finlandese- della giusta temperatura dell'acqua (vicino al punto di congelamento), una spiaggia sabbiosa poco profonda e digradante e onde calme (...). Hai anche bisogno di qualcosa che funga da nucleo. (...) "

Pare che il periodo più favorevole per il formarsi di uova di ghiaccio nelle fredde spiagge finlandesi sia proprio l’autunno. D’altra parte l’isola di Hailuoto d’inverno è collegata alla terraferma da una strada di ghiaccio. E non metaforicamente parlando.