L’artista britannico Rob Kesseler realizza raffinate micrografie di semi, pollini, foglie e cellule delle piante. Ingrandisce il soggetto un numero imprecisato di volte con il microscopio , ne fotografa delle sezioni che poi assembla e colora. Con un mix di processi microscopici, scientifici, digitali e manuali, ottiene delle immagini spettacolari e cesellate. Talvolta drammatiche nel far emergere forme minuscole come stupefacenti protagoniste di una galleria di ritratti vegetali.
Rob Kesseler che ha usato vari medium espressivi si è alla fine soffermato sul rapporto di collaborazione tra arte e scienza. In una breve intervista ha così definito l’intersezione delle due discipline: "un processo e un prodotto, una sintesi morfogenetica di due culture espansive e un modo di esaminare il mondo attraverso una serie di filtri".
Secondo Kesseler l’arte e la scienza ora e in futuro intratterranno più spesso un dialogo costruttivo. Di certo c’è che lui lo fa abitualmente. Membro della Linnean Society, della Royal Society of Arts e della Royal Microscopical Society è presidente di Arte, Design e Scienza presso l’università Central Saint Martins. Sta poi lavorando a due progetti sul cambiamento climatico. In quello con il giornalista Mathew Tucker di BBC ha reso visibile la struttura di specie vegetali particolarmente resistenti a un aumento delle temperature,