Il collettivo multidisciplinare Teamlab (di cui ho parlato per esempio qui) ha realizzato un’installazione atipica per la National Gallery di Singapore. L’opera, che dà il titolo alla mostra (fino al 21 agosto 2018) si chiama ‘Walk, walk, walk: search, deviate, reunite’ e rappresenta gente d’altri tempi. O meglio giapponesi d’altri tempi, samurai ma anche contadini, vestiti con i costumi tipici dell’epoca, che camminano all’infinito.
Queste figure, caratteristiche eppure anonime, appena tratteggiate ma più o meno a grandezza naturale, interagiscono con il visitatore. Scherzano persino con lui come se si rendessero conto della sua presenza. Rigorosamente senza interrompere la loro marcia.
“L’installazione accoglie i visitatori in un labirinto di spazi, incontri e confronti che presentano infiniti cicli narrativi nella ricerca dell'illuminazione- spiega la National Gallery di Singapore- L'ambiente 3D è impostato in un modo che il viaggio introspettivo di ognuno venga continuamente sfidato dalla presenza di figure, che attirano, stuzzicano, rispondono scherzosamente allo spettatore, come se percepissero il suo movimento, il calore del corpo e la voce“.