Mentre gli Stati Uniti celebrano l’election day tra rituali laici e tensioni, Johnny Joo, un giovane fotografo di Cleveland, Ohio (guarda caso proprio uno degli Stati in bilico), sta continuando a raccogliere fondi per trasformare la sua serie “Americana forgotten” in un libro. Nel volume Johnny Joo vorrebbe documentare l‘abbandono del sogno americano.
O almeno di tutto quel patrimonio di architettura e design che lo evoca e lo rende vivo.
E si perché gli Stati Uniti, un po’ per il loro approccio pragmatico un po’ per la loro costante tensione al futuro, spesso trascurano il loro passato. Anche quando significa perdere una parte della loro identità. Dimenticare una piccola porzione di quel sogno che li ha fatti grandi nel mondo.
Di questo parla la serie di scatti “Americana forgotten” che ha impegnato Johnny Joo per dieci anni.
Un decennio, in cui Joo ha girato il Paese e ha fotografato case, drive-in, motel ma anche automobili e insegne abbandonati. Tutto quello che ci fa subito pensare agli Stati Uniti. Un insieme eterogeneo di simboli che risale al lasso di tempo che va dagli anni ‘40 dell’800 fino agli anni ‘70. E che si intensifica a partire dagli anni del boom economico.
“Il primo uso conosciuto del termine "Americana", risale al 1841- scrive Jhonny Joo - Ma oggi la parola sembra in linea di massima applicarsi a molti artefatti della nostra cultura del 1970. Il termine potrebbe riferirsi a qualsiasi cosa. Dipinti, disegni e targhe ma anche interi veicoli, oggetti per la casa come le lampade, televisori ed elettrodomestici da cucina. Senza contare certi locali pubblici, come gelaterie, diners, drive-in e così via. Fondamentalmente, si può legare questa parola a qualsiasi oggetto facilmente riconoscibile in uso tra il 1841 e il 1970. I bei vecchi tempi, insomma"
Johnny Joo ha un sito internet e un blog in cui si occupa con passione di questo patrimonio simbolico abbandonato, ma è anche possibile seguirlo sui social (Facebook, Instagram) o finanziare il suo libro su Kikstarter. (via Creativeboom)
