Queste complesse composizioni di ali d’insetto fanno subito pensare ai fiori. Grandi e suntuose fioriture, ma anche fiocchi o parti di vaporosi abiti d’epoca. Sfarzose e, sottilmente, inquietanti. Io le trovo anche molto francesi.
D’altra parte, Seb Janiak, vive a Parigi. Ed è lì che idea e compone i suoi lavori. Un processo, di solito, lungo e laborioso. Perché Janiak, da 25 anni un innovatore in fatto di fotografia, non si accontenta più di scattare e lavorare le immagini con Photoshop. Ma,dal 2011, utilizza esclusivamente le tecniche della fotografia analogica (doppia esposizione, superimposizione e fotomontaggio).
In particolare, per questa scenografica serie di immagini, che ha chiamato “Mimesis”. Prima di tutto, ha dovuto recuperare gli insetti da assemblare fino a comporre questi splendidi fiori, girando per vecchie botteghe e mercatini d’antiquariato. Poi ha scattato centinaia d’immagini ad alta risoluzione. Ala per ala, insetto per insetto. E alla fine ha messo insieme tutto attraverso l’ormai desueto fotomontaggio.
Dal punto di vista concettuale, “Mimesis”, come dice il nome, si ispira al mimetismo evolutivo. Da quello formale, è ricco di riferimenti alla Storia dell’arte, alle illustrazioni scientifiche e botaniche. Ma anche a cose molto più recenti (arte contemporanea, fotografia di moda).
Dal vivo, le foto di questa serie, devono colpire. Janiak, infatti, ha l’abitudine di stampare su grandi lastre. E “Mimesis”, con i suoi colori e le ricchezza di minuti particolari, su grande scala, deve lasciare davvero a bocca aperta.