I negozi colorati, le strade vuote e una laboriosa popolazione multietnica. Vancouver a metà del secolo scorso era così. Ce lo racconta Fred Herzog in una serie di immagini da museo dedicate alla sua città adottiva. Tutte rigorosamente a colori.
Per tanti anni l’opera del fotografo Fred Herzog è stata considerata secondaria. I sui scatti violavano una regola non scritta che voleva le immagini di qualità in bianco e nero. Adesso si sa che Herzog invece è stato un pioniere capace di anticipare la ventata di colore degli anni ‘70 (la “New color photography”).
Nato in Germania nel 1930, Fred Herzog, si è trasferito in Canada nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.
La fotografia è sempre stata la sua passione e con il tempo si è trasformata in un lavoro (Herzog si è occupato di fotografia medica). Ma la sua opera non ha a che fare con le immagini che scattava per guadagnare. Si tratta di un affresco composito della Vancouver degli anni ‘50-’60 e delle persone normali che riempivano le sue strade. La quotidianità di una città tranquilla ed ordinata scandita dalle abitudini della sua working class.
Fred Herzog scattava con la pellicola Kodachrome e solo negli ultimi anni la tecnologia è stata in grado di restituire ai suoi scatti la vivacità dei colori originali. Adesso la sua opera è raccolta in un nuovo libro intitolato “Fred Herzog Modern Color”. Ben 230 immagini, molte delle quali mai riprodotte, e testi critici (in inglese) di autori conosciuti come David Campany (scrittore, curatore e artista) e Hans-Michael Koetzle (giornalista esperto di fotografia).
Il libro fotografico è stato pubblicato dalla casa editrice tedesca Hatje Cantz. (via Creativeboom)