Per il suo progetto personale “Microsculpture” il fotografo inglese Levon Bliss ha dovuto elaborare un procedimento che unisce tecnologia, metodo e pazienza. Ne sono nate una serie di immagini che mostrano gli insetti come nessuno li ha mai visti.
Gli scatti di Levon Bliss, li conoscono tutti, perlomeno quelli commerciali. O i ritratti a personaggio dello sport e dallo spettacolo (tra gli altri quello di Quentin Tarantino). Ma “Microsculpture”, che dal 27 maggio verrà esposto al Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford (fino al 26 di ottobre), è qualcosa di diverso. Per comporre ogni singola immagine della serie, sono stati necessari 8mila scatti. Poi combinati con Photoshop per produrre una sola foto
Bliss, infatti, ha voluto fare delle macrofotografie (quelle ad altissima definizione, per intenderci, che si usano per gli spot di moda e possono ricoprire un palazzo senza perdere la loro bellezza) a delle creature minuscole.
"Ogni immagine dal progetto Microsculpture è creato da circa 8000 singole fotografie- spiega Bliss sul sito web che ha dedicato alla serie -L'insetto bloccato è stato posto sul supporto di un microscopio modificato. In questo modo avevo il controllo completo sul posizionamento del provino di fronte alla lente. Ho scattato con una fotocamera da 36 megapixel che ha un obiettivo 10x collegato ad un microscopio tramite un primo obiettivo 200 millimetri.”
“Io fotografo l'insetto in circa 30 sezioni diverse- continua- a seconda della dimensione del campione. Ogni sezione è illuminata in modo differente con le luci stroboscopiche, per far risaltare la micro bellezza scultorea di quella particolare sezione del corpo.”
Gli insetti che Levono Bliss ha immortalato sono conservati al Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford. E le loro fotografie si possono comprare a prezzi assolutamente accessibili. (via Laughingsquid)