Forse gli abitanti di Lione non si saranno scatenati nella danza ma di sicuro qualche brava fotografia l’hanno scattata quando si sono trovati davanti ad una betoniera stroboscopica. A rendere più magica e leggera la loro giornata ha pensato l’artista francese Benedetto Bufalino, che ha trasformato un angolo anonimo, malandato e mal illuminato della città in una sorta di discoteca a cielo aperto
Benedetto Bufalino è specializzato in interventi di street-art che portano stupore nel ordinario. Il contesto è quello della vita di tutti i giorni, gli oggetti anche, ma Bufalino riesce sempre a tramutarli in qualcosa di ugualmente conosciuto ma del tutto improbabile.
E’ quello che è successo anche a Lione dal ’8 al 10 di dicembre quando l’artista ha parcheggiato una betoniera su cui era precedentemente intervenuto in un cantiere. Facendone una pista da ballo per qualche ora al giorno.
Benedetto Bufalino ha ricoperto il miscelatore di cemento di piastrelle a specchio. A fare il resto, oltre al normale ruotare della parte posteriore del mezzo, sono bastati dei faretti e un po’ di musica.
L’architetto delle luci Benoit Deselle ha collaborato a questo progetto per aiutare Bufalino a mostrare come l’illuminazione possa trasformare lo spazio urbano. Ed in effetti le fotografie documentano come si possa fare di uno spazio anonimo qualcosa di completamente diverso.
Il risultato è simile a quello che ha ottenuto Anonyme quando ha ricoperto un bunker della seconda guerra mondiale con scarti di specchi (intervento di cui ho parlato qui). Ma se Anonyme ha sfruttato la luce naturale unita alla forza di rifrazione dell’oceano, Benedetto Bufalino si è servito di punti luci artificiali proiettati su strade e palazzi.