Yoann Bourgeois è un ballerino, coreografo e artista francese, formatosi nelle arti circensi alla prestigiosa scuola Châlons-en-Champagne. Il primo con un simile background a diventare direttore di un Dipartimento Nazionale di Corografia (a Grenoble). E “Celui qui tombe” (2014) è uno dei suoi primi successi. Nella perforance un gruppo di danzatori si esibisce su una piattaforma che ruota e cambia angolazione.
Tre uomini e tre donne che corrono controcorrente (e quindi non si muovono), contano l’uno sull’altro per non pendere l’ecquliberio in un microcosmo semplice ma ostile, si avvicinano, si allontanano e assumono inclinazioni innaturali. Formano anche delle coppie per poi scioglerle e sacrificare l’altro a un movimento incessante e all’inevitabile caduta finale. Mentre “My Way” di Frank Sinatra li accompagna.
"Le esplorazioni dell'equilibrio del coreografo francese - in cui gli sforzi degli artisti per mantenere i propri piedi su strutture precarie acquisiscono una carica esistenziale" ha scritto del lavoro di Bourgeais, Laura Cappelle sul Financial Times.
Ed è vero. Bougeois insiste nel definire le sue performance come ricerche sulla forza di gravità. Eppure nascosta dietro l’apparente informalità, delle trame e dei costumi, dietro l’ironia, c’è amarezza, E le sue performnces possono anche sembrare metafore che alludono all’insensata corsa dell’umanità sulla Terra.