Nella cittadina tedesca di Kassel l’artista concettuale argentina Marta Minujin, in occasione di Documenta 14, ha creato un’installazione di grande impatto. Un colossale monumento al sapere ed alla democrazia. “The Parthenon of Brooks” (il Partenone di libri), infatti, è una copia del Partenone a grandezza naturale fatta interamente di libri censurati in tutto il mondo.
La scultura di Marta Minujin è composta da libri donati dal pubblico, avvolti in un sacchetto di plastica trasparente, e ancorati ad uno scheletro metallico. L’opera è una riedizione, in scala monumentale, di un’installazione che la Minujin presentò nell’83 a Buenos Aires, dopo il ritorno della democrazia in Argentina. Ma se allora l’artista si limitò ad usare un numero molto minore di libri e si concentrò sulla politica interna, oggi eregge un mastodontico monumento (effimero) alla libertà d’espressione in tutto il mondo, a prescindere dal colore politico di chi ha negato quella libertà fondamentale.
Come già detto, ogni libro usato è stato messo al bando. A preparare una lista della letteratura sgradita a un regime o l’altro, hanno pensato gli studenti dell’Università di Kassel, che alla fine del lavoro hanno messo insieme un libercolo riempito con oltre 70mila titoli.
Una lista, che chiunque può scaricare e che i visitatori potranno portare via con se nella versione stampata.
In questo senso “The Parthenon of Brooks” ripropone il tema della partecipazione del pubblico e dell’opera corale; i libri che compongono la scultura sono stati donati, i visitatori in cambio possono portare con se una pubblicazione con l’elenco dei libri censurati. Ma non solo, perché è tutt’ora possibile cedere i propri “libri proibiti” e appenderli personalmente al Partenone ideato dall’artista tedesca.
“The Parthenon of Brooks” di Marta Minujin è stato eretto sulla Fiedrichsplatz di Kassel, dove, nel 1933, i nazisti bruciarono migliaia di testi cosiderati “degenerati”.