Durante il 2022, le persone hanno ripreso con determinazione le proprie vite dopo la pandemia. Sono tornate, pienamente e con entusiasmo, alle proprie passioni. Arte compesa. Le mostre, dopo gli esperimenti digitali, hanno ristabilito, con gioia, il rapporto diretto tra pubblico ed opere, in un bagno di umanità di tutti i paesi e tutte le etnie.
In questo quadro, la Biennale di Venezia (arrivata alla 59esima edizione e intitolata “Il Latte dei Sogni”), dopo 3 anni di attesa, è tornata a raccontare il nostro tempo. Lo ha fatto in contemporanea con la manifestazione quinquennale, documenta di Kassel (di cui Artbooms non ha parlato). Entrambe queste importanti esposizioni, anche se in modi molto diversi, hanno cercato di modificare il gusto del pubblico. In una prospettiva sempre meno occidentalocentrica.
Nel frattempo, le grandi città europee ed americane hanno celebrato personali di artisti già star da tempo (recentemente, per esempio e solo in Italia: Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi di Firenze e Bruce Nauman al Pirelli Hangar Bicocca di Milano).
L’arte black e quella afroamenricana in particolare, sono diventate il nuovo oggetto del desiderio. Con impennate dei prezzi in asta e tanti bravissimi artisti, usciti da un semi-anonimato o comunque da una minor notorietà, per occupare il posto che meritano nel panorama artistico internazionale (tra loro per esempio: la fuoriclasse Simon Lee ma anche la giovane Precious Okoyomon).
La guerra in Ucraina, poi, ha toccato l’opinione pubblica nel mondo. Anche in quello dell’arte, dove le iniziative di beneficienza si sono succedute. Tra queste Artbooms ha parlato della seconda volta di “The Artist is present” di Marina Abramovic. Ma anche di Banksy che dopo un lungo, inconsueto, silenzio, è tornato in azione nelle città più bombardate dell’Ucraina, con 7 graffiti.
Per concludere, non vanno dimenticati gli NFT, che sono ormai entrati nel linguaggio comune, ma che si sono guadagnati il la notorietà, proprio poco prima del crollo del mercato delle cryptovalute (cui sono strettamente legati).
Artbooms ha raccontato tutte queste storie d’arte e tante altre ancora. Per abbozzare il quadro dell’attualità, attraverso l’evoluzione dei linguaggi visivi. Ha anche parlato di Fotografia e Design, toccando, ogni tanto, anche altre discipline (ad esempio: i film, la danza ecc.). Tutto ciò con lo sguardo il più possibile aperto sul mondo. Cercando di non rimanere imprigionati nella trappola del vicinato e di restituire al lettore un quadro più ampio. Artbooms ha, inoltre, in archivio, moltissimi altri articoli, da leggere con calma, spulciando il sito a ritroso.
A seguire le storie sulle quali i lettori di Arbooms si sono soffermati di più nel 2022
- Prima Parte -
La scultura iperrealista di Uffe Isolotto
Quest’anno le storie raccontate a Venezia durante la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte, “Il Latte dei Sogni”, sono tutte in vetta alla classifica.
Tra loro, tuttavia, una menzione speciale se l’è meritata l’artista danese, Uffe Isolotto, con la sua installazione “We Walked the Earth”, composta da una famiglia disfunzionale di sculture iperrealiste
“Can’t Help Myself” di Sun Yuan e Peng Yu è un robot social media friendly
l’inquietante robot spazza sangue di Sun Yuan & Peng Yu, “Can’t Help Myself”. Commissionato dal Guggenheim Museum al duo di artisti cinesi nel 2016 (dov'è attualmente conservata) e presentata alla Biennale di Venezia nel 2019, ha riscosso un graande successo sui social media (in particolare su Tik Tok) a scoppio ritardato.
L'opera, già molto amata, infatti, è apparsa invecchiata agli utenti dei social che, tra ironia, quesiti sulla durata delle opere create con materiali innovativi e sul restaturo dell'arte contemporanea, le hanno fatto guadagnare migliaia di condivisioni
Il ritorno di Banksy conquista, con 7 graffiti in Ucraina
Il famoso writer britannico, Banksy, dopo un lungo silenzio (per lui insolito) ,è recentemente tornato in azione, con sette graffiti in Ucraina.
Il pubblico ne è stato subito conquistato e qualcuno ha anche provato a portarsi a casa (illegalmente) un’opera, che rappresenta una donna con maschera antigas e babucce.
“You”di Maurizio Cattelan è un ironico autoritratto iperrealista
"You” di Maurizio Cattelan è una scultura iperrealista non priva di una certa macabra ironia. Si tratta di un autoritratto in cera dell’artista, vestito e pettinato e con un mazzo di fiori in mano. Mentre penzola da una corda, appesa al soffitto.
L'opera è stata presentata la primavera scorsa a Milano.
Le oniriche, fantascientifiche sculture, di Yunchul Kim
L’artista coreano, Yunchul Kim, è un disegnatore veloce, fanstasioso ed instancabile ma crea anche delle installazioni straordinariamente complesse in cui scienza e tencnologia si fondono.
Le sculture di Yunchul Kim, hanno un aspetto fantascientifico e, in effetti, sono molto innovative. A volte si muovono, altre assumono colori strani ed ammalianti, Quest’anno Kim, con la mostra “Gyre”, ha appresentano il suo paese alla Biennale di Venezia.